= CAPITOLO VERY HOT =
Anche se era domenica Akira decise di studiare, ultimamente per colpa di Naoya aveva trascurato l'università e gli esami si stavano avvicinando.
Aveva qualche giorno libero dal lavoro, perché Ryoma era fuori per partecipare ad un'importante manifestazione letteraria.
Gli aveva mandato però la bozza del nuovo capitolo da controllare.
Dopo circa un'ora che era seduto alla scrivania con la testa sui libri, Haru entrò nella sua stanza, gli si avvicinò e abbracciandolo da dietro gli baciò il collo e gli disse: "Che ne dici di una piacevole pausa?"
Akira gli bloccò le mani che si erano già intrufolate sotto la sua maglietta e buttò lì la scusa che usava sempre in quei casi
"Lo sai che i maschi non mi interessano"
Haru sorrise "Non attacca più, lo so che ultimamente ti vedi con un ragazzo"
Akira sentì il panico assalirlo all'idea di essere stato scoperto "No .... non .... chi te l'ha detto?"
Notando il suo terrore Haru volle rassicurarlo "Quando ti ho chiamato l'altro giorno ho capito che a farti una pompa era un ragazzo e deduco sia lo stesso che ti ha portato via dal club e che ti ha riportato a casa ieri... tranquillo manterrò il segreto"
Akira era troppo scioccato, non sapeva cosa dire, non se lo aspettava, non aveva mai preso in considerazione la possibilità che qualcuno potesse scoprirli.
Erano troppo presi dalla lussuria e dal desiderio per preoccuparsi veramente degli altri.
Dovevano stare più attenti, fortunatamente era successo con Haru, lui non si sarebbe certo scandalizzato e sicuramente avrebbe mantenuto il segreto.
Haru proseguì: "L'importante è non innamorarsi. L'amore è solo una cazzata. Ti rende stupido e debole."
Akira si affrettò a chiarire e minimizzare "È stato solo sesso"
Haru sorrise, portò una mano fra le gambe di Akira e disse "Se è stato solo sesso, perché non lo fai anche con me? Io ho sicuramente più esperienza con i ragazzi, saprei farti godere come nessuno..."
Akira ebbe un momento di incertezza, infondo con Naoya era solo sesso, quindi perché non provare anche con Haru per vedere se gli dava le stesse sensazioni?
E poi non si erano giurati fedeltà, Naoya se la faceva anche con Sachiko... a quel pensiero sentì l'irritazione invaderlo, ultimamente quando pensava a lei non riusciva ad impedire alla rabbia di assalirlo prepotente... che stesse cambiando qualcosa in lui?
No, non poteva essere!
Haru approfittò di quel momento di dubbio per essere più convincente.
Spostò leggermente la sedia di Akira e si inginocchiò fra le sue gambe.
Intrufolò la mano nei pantaloncini del biondo per liberare il suo sesso ancora rilassato.
Prese a massaggiarlo mentre con la lingua iniziò a dargli piccole lappate.
Akira non sapeva cosa fare, una parte di lui gli gridava di fermarlo, mentre l'altra gli sussurrava di lasciarlo continuare, così avrebbe dimostrato finalmente a se stesso che quello che c'era con Naoya non era niente di speciale.
Buttò la testa all'indietro e spense la mente.
Haru sentendo il sesso di Akira reagire passò a leccare e stuzzicare la punta, poi vedendo che l'amico non lo fermava sorrise soddisfatto, era finalmente arrivato il momento che aspettava da più di un anno.
Quando Haru lo prese in bocca, Akira sentì l'eccitazione invaderlo, senza volerlo la sua mente volò a Naoya e si immaginò fosse lui.
D'istinto abbassò lo sguardo, ma la testa rossa che si muoveva fra le sue gambe non era lui, sentì la voglia di fermarlo, così portò una mano fra i capelli di Haru per bloccarlo.
Lui però non voleva fermarsi proprio adesso, alzò la testa e guardandolo negli occhi disse "Fammi finire non ti pentirai... è solo sesso niente di più"
Akira a quella frase "è solo sesso" allontanò la mano, era quello che si dicevano sempre lui e Naoya.
Il biondo chiuse gli occhi e lasciò che Haru riprendesse il suo lavoro.
Anche questa volta però non riuscì ad impedire alla propria mente di pensare a una testa mora che divorava il suo sesso.
Quando venne nella sua mente c'era una persona sola, Naoya.
I dubbi non tardarono ad arrivare.
Era appena venuto nella bocca di un altro ragazzo che non era Naoya... i suoi gusti sessuali stavano cambiando inesorabilmente?
Non ne era certo, visto che per tutto il tempo aveva pensato solo al moro...
Non sapeva se sentirsi in colpa per aver pensato ad un altro mentre Haru gli faceva la pompa o essere incazzato per come l'amico si era approfittato della sua incertezza.
Così non disse niente concentrato solo a riprendere fiato.
Haru, dopo essersi pulito la bocca con il dorso della mano, si rialzò e sfiorando le labbra con un bacio gli disse "Se vuoi continuare vieni nella mia camera", ma sapeva perfettamente che l'amico non l'avrebbe fatto, il suo sguardo sconcertato parlava per lui.
Doveva accontentarsi di quello che aveva ottenuto, cosa che fino a qualche giorno prima non aveva nemmeno creduto potesse avverarsi.
Sperava che quello stronzo che aveva la fortuna di averlo nel proprio letto sapesse bene cosa si ritrovava fra le mani ...
Lui non era innamorato di Akira, per carità, però lo eccitava da morire e questo per lui era una cosa da non sottovalutare. Come il ragazzo moro che aveva conosciuto la sera prima in un locale e che adesso non vedeva l'ora di rivedere, poteva chiamarlo e sfogarsi con lui.
Prese il cellulare e compose il numero, dopo pochi minuti era già fuori di casa.
Dopo che Haru se ne fu andato, Akira rimase qualche minuto a guardare il soffitto senza sapere cosa pensare o come interpretare ciò che era successo, aveva solo una gran voglia di vedere Naoya.
Avrebbe potuto chiamarlo, gli aveva detto che si sarebbero visti in serata.
Cosa gli avrebbe dovuto dire?
Sicuramente niente di quello che era appena successo, infondo anche lui non gli aveva mai parlato di quello che faceva con Sachiko.
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UNA PIEGA IMPREVISTA (rivista e corretta)
Historia CortaIn un'università grande come quella di Tokyo è praticamente impossibile incontrarsi, ma il destino tesse trame inaspettate per stravolgere la vita di due ragazzi, trasformandoli da rivali per la stessa ragazza in amanti. Akira in quel momento si sen...