"tu e jaden eh?"
"io cosa?!" esclamai dopo che colin mi aveva riferito ciò che era successo l'altra sera.
avevo praticamente ammesso che la sberla ad ava gliela avevo tirata per jaden, finendo in presidenza.
inoltre, ero salita in macchina sola con walton, e non avevo la minima idea di cosa fosse successo anche se, probabilmente nulla, siccome non c'era niente tra di noi, ed io sicuramente non mi sarei avvicinata a lui.
"hai capito bene, tu e jaden eh" disse guardandomi maliziosamente, io gli diedi una piccola spinta e un sorriso si formò sul mio volto, involontariamente.
"cos'era quell'espressione?!" lo notò colpendomi leggermente con il gomito.
"cavolo colin sei proprio ossessionato dall'idea di noi due insieme!" dissi esasperata, doveva arrendersi prima o poi.
mi aggrappai al biondo per non cadere, qualcuno mi aveva fatto lo sgambetto, potevo già immaginare chi fosse stato.
"walton!" mi voltai verso il moro che sghignazzava con dei suoi amici, i soliti idioti.
doveva sempre farmi innervosire, specialmente davanti alla sua 'gang'.
qualcosa di carino non poteva mai farlo, era troppo preso da se stesso per capire ciò che volevano gli altri.
non che io volessi altri tipi di attenzione da parte sua, ma almeno qualche frase carina poteva dirla ogni tanto.
mi bastava anche un piccolo gesto, qualcosa che poteva farmi capire che ci teneva almeno un po' a me.
perché io iniziavo a tenere a lui.
volevo ignorarlo per la millesima volta poiché non sapevo che altro fare, se gli avessi risposto a tono, sarebbe iniziato un battibecco.
e onestamente, non ne avevo proprio voglia.
ma colin mise ad entrambi le braccia intorno al nostro collo e ci accompagnò in classe nonostante lui avesse lezione in un'altra aula.
ci fece sedere vicini ed io aspettai che se ne andasse per cambiare posto.
suonò la campanella e la professoressa entrò in classe con il rumore dei tacchi che riecheggiavano tra le pareti.
"harris cosa ci fai nella mia lezione?" riprese colin, lui alzò le mano in segno di arresa e si avvicinò verso la porta prima di farci l'occhiolino, che non passò inosservato.
di sto passo la gente penserà che io stia insieme a jdub.
"mi scusi, me ne vado" disse voltandosi e uscendo dalla classe.
misi le mani sul banco e per sbaglio toccai quella di jaden, la tolsi facendo finta di niente.
che imbarazzo.
iniziai a risentire calore così mi tolsi la felpa per prendere aria.
"quindi, l'altro giorno mi ha scritto teddy, ci aiuterà sta sera ad entrare nell'ufficio per cercare i casi" gli dissi dopo essermi schiarita la voce, lui mi guardò ed improvvisamente mi resi conto che lui avesse gli occhi verdi e castani, non ci avevo mai fatto caso nonostante lo conoscessi da anni.
li ammirai per qualche secondo aspettando una sua risposta.
"okay" disse solo rigirandosi dall'altra parte, con freddezza.
si comportava come se non gli importasse niente, eppure era stato lui a chiedermi di essere il mio assistente, di essere aggiornato.
proprio non lo capivo.
io lo imitai, ignorandolo.
eppure una parte di me voleva mandare avanti la conversazione o comunque farmi notare maggiormente da lui.
come non capivo lui, non riuscivo proprio a capire me stessa.
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no crimes-jaden walton
Fanfictiondopo la morte della madre, la famiglia diaz si sente distrutta, senza speranze, senza risposte, ma yn non si scoraggia, in compagnia della persona meno sopportabile che ci sia, inizia ad investigare, riuscirà a trovare queste fatidiche risposte?