Capitolo 7

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Marta;

Il GP di Misano si era concluso ormai da una settimana, ed io volevo solo dimenticarmi di Fabio e di tutto quello che c'entrava con quelle moto.
Non ci scrivevamo più, lui non mi cercava ed io ricambiavo con la stessa identica moneta.

Valentino era ritornato a gareggiare nel GT Word Challenge ed io ero rimasta qui, da sola, continuando a lavorare sodo per poter portare a casa qualche soldo in più.
Ormai il sogno di diventare una stilista era lontano e avevo perso le speranze e la voglia di lottare.

«Marta, che ti prende?» mi chiede Dory sedendosi accanto a me. Poggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi pensierosa.

«Nulla di che, mi sai dire che ore sono?» mi indica il suo orologio e annuisco ringraziandola con lo sguardo, era l'ora di ritornare a casa.

Mi allontanavo sempre da tutti per riuscire a stare bene, ma io mi sentivo affogare ogni giorno sempre di più e Milano mi stava portando sempre più in profondità.

Guardo il mio cellulare e sospiro notando una delle tante email di mio padre. Era fissato, non mi chiamava eppure si faceva solo sentire con delle stupide parole su posta elettronica.

Prendo gli occhiali che utilizzo per leggere e inizio la mia lettura.
Stavolta era così lunga che stavo per addormentarmi alle prime due righe.

Buongiorno Marta,
Spero che tu stia bene, nonostante le difficoltà che Milano sembra stia portando nella tua vita. So che hai sempre desiderato questa città, ma purtroppo, le cose non stanno andando come speravi.
Come sai, siamo stati una famiglia per ben 23 anni, hai condiviso con noi il tuo percorso di crescita, hai avuto un fratello, una madre e un padre che ti hanno amato profondamente.
I ricordi di quei momenti sono tesori che continueranno a vivere dentro di te e di noi.
Questo è un discorso che avrei dovuto affrontare molto tempo fa, ma per varie ragioni, è stato mantenuto segreto.
Non è stata una decisione presa alla leggera, ma sono consapevole che potrebbe risultare difficile da accettare.

Il tuo vero nome è Marta Rossi, non Marta Bezzecchi, e Valentino è il tuo padre biologico.
Quando tua madre biologica, Sara, rimase incinta, Valentino aveva solo 18 anni, ed era alle soglie di una carriera nel mondo delle corse che avrebbe cambiato la sua vita.
La morte tragica di Sara poco dopo il tuo parto lo ha sconvolto profondamente, al punto che non riusciva a prendersi cura di te in quel momento così delicato.
È stato allora che io e tua madre abbiamo deciso di accoglierti nella nostra famiglia.

Valentino non è stato un padre tradizionale, ma abbiamo sempre ritagliato per lui un ruolo fondamentale nella tua vita, anche se in una forma diversa da quella che potevi aspettarti.
Il tuo carattere forte e determinato, così come la tua debolezza, sono chiaramente ereditati da lui.

Sara, ti ha amata più di ogni altra cosa al mondo, e sono sicuro che, se potesse, sarebbe qui oggi per chiederti scusa

Tuo fratello, Marco, appena ha scoperto la verità, ha avuto reazioni così difficili nei tuoi confronti e non riusciva a metabolizzare.

Comprendo che hai vissuto 23 anni nella convinzione di essere parte della nostra famiglia, e mi dispiace profondamente per il dolore che questa rivelazione potrebbe causarti.

Ti chiedo di non dare la colpa a nessuno, nemmeno a Valentino.
Ho allegato un test del DNA che conferma quanto ti ho detto, affinché tu possa verificare la verità di questa situazione.

Con affetto,
Vito Bezzecchi

La mia vita era stata solo una fottuta recita.

𝐒𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚; 𝐅𝐐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora