La comunicazione
Comunicazione rimanda al concetto della condivisione, di un'idea, di un pensiero, di un'esperienza. Anche concetto di trasmettere, trasmettere un messaggio. Trasferirlo da un soggetto: emittente, ad un altro che chiamiamo ricevente. Visione base della condivisione che fa riferimento al modello di jackerson. Modello lineare della comunicazione, che vede come Emittente, chi emette un messaggio — trasmette un messaggio attraverso un preciso canale, e utilizzando un preciso codice —> ricevente, chi lo riceve. Modello unidirezionale. È modello superato, a cui si deve aggiungere il feedback, comunicazione non lineare ma circolare. Per poter essere trasmesso dall'emittente al ricevente ha bisogno di un canale, ovvero del mezzo fisico attraverso cui passa il messaggio.
canale uditivo - vocale
Visivo - cinetico, comunicazione non verbale
Motorio - tattile, contatto fisico
Chimico - olfattivo, soprattutto per la comunicazione tra gli animali, poco sviluppato
Il messaggio è trasmesso attraverso un preciso codice, dove è un preciso sistema di regole della comunicazione. Il linguaggio rappresenta il codice fondamentale
Quali sono le condizioni fondamentali per la comunicazione
- Presenza di un canale: due soggetti sociali che entrano in contatto tra loro
Presenza di un messaggio condiviso: la comunicazione non può limitarsi a una trasmissione, ma implica una condivisione, o meglio, una cocostruzione di significati;- Presenza del codice comune: ossia di un linguaggio che venga condiviso: non si può comunicare se tra i soggetti non si condivide un linguaggio comune, nel nostro caso è rappresentato dal codice verbale.
Dal punto di vista sociologico il linguaggio rappresenta una costituzione, in quanto è costitutivo da regole (grammatica), che devono essere riconosciute e condivise. Ciò vuol dire che il linguaggio, soprattutto verbale, non è naturale, ma è frutto di una convenzione sociale tra gli individui
Rifacendoci a Durkheim: il linguaggio è un istituzione sociale, in quanto esterno (dall'individuo, non spontaneo) e coercitivo; in altre parole il linguaggio è sociale: sociale (non naturale) e coercitivo (obbligatorio)
Due forme di comunicazione: verbale e non verbale
La comunicazione verbale usa come canale principale quello della voce.
L'essere umano è programmato per parlare, e questo grazie a due strutture:
La laringe, che essendo in una posizione più bassa rispetto agli altri animali consente di articolare un linguaggio, e non solo versi come fanno gli altri animali. Lo svantaggio è di non poter respirare e bere contemporaneamente. Non è una capacità che avviene fin dalla nascita, ma si va sviluppandosi. Nasciamo con una predisposizione genetica per poter parlare, ma dopo questa condizione risente moltissimo delle culture di riferimento. Parlare implica una predisposizione genetica, Josky (genitismo) aveva identificato il LAD Landing Acquisition Device, Skinner (teoria del comportamentismo) è l'ambiente in cui noi nasciamo che è determinante a farci parlare. Il cervello, due aree che sono legate e socializzate e legate alla funzione del linguaggio, area di Broca e Werniche, legate la prima alla produzione del linguaggio, l'area di Broca è legata capacità di saper articolare i suoni, quella di Werniche legata alla comprensione del linguaggio.
Il linguaggio verbale ha tutta una sua struttura legata ai fonemi, che si articolano poi nei morfemi ( la parola ), più morfemi formano delle frasi, più frasi formano un discorso. Una particolarità è la sua complessità, per poter comprenderlo è fondamentale il contesto extra linguistico, cioè il contesto della comunicazione, senza conoscere il contesto si rischia di comprendere in modo errato i significati dei discorsi, delle farsi. Quindi è necessario conoscere il contesto extralinguistico se no non si capisce senso delle frasi
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