Avanguardie storiche
La prima guerra mondiale al prezzo di quasi 10 milioni di morti, sancirà definitivamente la fine della belle epoque, il rovinoso crollo degli imperi centrali di Prussia e di Austria Ungheria e il primo affacciarsi sulla scena internazionale della nascente potenza degli Stati Uniti d'America.
Esperienze artistiche dei primi anni del 900, dunque, maturano in un contesto generale più che mai ricco di incertezze e contraddizioni.
Gli studi che proprio in quel periodo Sigmund Freud sta compiendo sulla psicoanalisi, scoperchiando per la prima volta al mondo che ciascuno ha nel proprio inconscio e che, a volte, riesce a manifestarsi solo attraverso i sogni o desideri repressi, contribuiscono ad aprire ulteriori orizzonti di ricerca. L'arte, in altre parole, non deve trovare più le proprie motivazioni solo nella realtà visibile, quella che i filosofi chiamano fenomenica, cioè percepibile attraverso i fenomeni nei quali si manifesta, ma può aprire la propria indagine anche nel campo sconfinato della realtà interiore e del sogno.
Gli anni del 900 sono anche gli anni successi alla nascita della fotografia, considerata come la seconda crisi dell'arte. (Successiva alla prima, quella del manierismo)
L'arte che fin dalla preistoria ha cercato di rappresentare il reale, il verosimile, entra in crisi con la nascita della fotografia.
Proprio questa necessità dell'arte di dover necessariamente trovare un nuovo senso di esistere, nascono le avanguardie storiche. Il cubismo, L'astrattismo, il futurismo, il dadaismo e il surrealismo. Le avanguardie storiche possono essere quindi considerate come quei movimenti artistici che cercano di dare all'arte un nuovo senso di esistere, un nuovo scopo.
DADAISMO
Duchamp
Questo artista si chiama Marcel Duchamp ed è secondo me il grande genio del novecento allora molto spesso ci viene detto che il genio del secolo ventesimo sia Pablo Picasso, ma lui è stato il grande rivoluzionario del novecento per quanto riguarda la forma dell'arte; aveva creato un nuovo modo, una nuova forma di strutturare l'immagine attraverso la prima grande avanguardia che è stato il cubismo. Dal punto invece di vista concettuale/ mentale/ intellettuale il grande genio, colui che ha cambiato completamente la storia dell'arte contemporanea, è il genio irriverente, ironico, sarcastico e tagliente Marcelle Duchamp.
Nasce il 28 luglio 1888 e muore il 2 Ottobre 1968
Lui è conosciuto come il creatore del ready made: del già fatto; dell'oggetto già fatto
Duchamp scrisse molto. Ha realizzato anche una raccolta di tutti i suoi appunti nella famosa scatola verde. Letteralmente una scatola dove ha raccolto pensieri, gli appunti (molto spesso anche fuorvianti e misteriosi di spiegazioni delle sue opere)
Sin dalla preistoria l'essere umano ha sempre cercato di rappresentare il il reale e il verosimile; all'inizio del novecento con la nascita della fotografia questo non ha più senso. Abbiamo la seconda crisi della storia dell'arte la prima è stata il manierismo la seconda proprio questa. A qui quindi nascono le avanguardie le prime avanguardie storiche il cubismo all'astrattismo il futurismo il dadaismo e il surrealismo.
qui lo Duchamp descrive cosa è per lui l'arte: essa deve staccarsi ovviamente dall'arte secolare, dall'arte dei
millenni precedenti. "volevo far sì che la pittura servisse ai miei scopi e volevo allontanarmi dal suo lato fisico a me interessavano le idee, non soltanto i prodotti visivi. Volevo riportare la pittura al servizio della mente la pittura non dovrebbe essere solamente retinica o visiva dovrebbe avere a che fare con la materia grigia della nostra comprensione invece di essere puramente visiva. Gli ultimi cento anni sono stati retinici io ero talmente conscio dell'aspetto retinico della pittura che personalmente volevo trovare un altro filone da
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