"𝑰 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖, 𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒊𝒇 𝒚𝒐𝒖 𝒄𝒂𝒏'𝒕 𝒔𝒆𝒆 𝒎𝒆.."

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«𝑫𝒆𝒊..𝒑𝒆𝒕𝒂𝒍𝒊..?»

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6:24 di mattina, la sveglia era già suonata da un bel pezzo, ma Tecchou ancora non ne voleva sapere di alzarsi per andare a lavoro, era stanchissimo e si sentiva male beh...comprensibile dato che la sera prima l'aveva passata a piangere.
Dopo qualche minuto finalmente si alza, sistema il letto e...𝒔𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆..? C'erano delle macchie di sangue sulle coperte, Tecchou era un po' preoccupato ma non ci fece molto caso, pensava solo che gli fosse uscito dal naso.

Dopo ciò si veste e si lava, voleva fare colazione ma appena diede un morso alla sua colazione preferita, riso e zucchero, aveva un sapore 𝑫𝑰𝑺𝑮𝑼𝑺𝑻𝑶𝑺𝑶. Non poteva crederci, l'aveva sempre amata questa composizione di cibo, che per molti era strana, ma oggi...non era com'è sempre stata...provò anche il solito caffè e soia che beveva sempre, ma anche questo...𝑹𝑰𝑽𝑶𝑳𝑻𝑨𝑵𝑻𝑬.
Decise di non darci tanto caso perchè e da quando si è svegliato che aveva un mal di gola terribile, quindi pensò era per quello.

Si incamminò per andare a lavorare senza fare colazione, cosa non da lui perchè lui ci teneva a queste cose, e andare a lavoro senza energie sarebbe stato un problema.
Arrivò alla fermata dell'autobus che lo portava alla struttura dei Cani da caccia, là davanti trovò Jouno, un suo compagno nonchè amico, che anche lui aspettava l'autobus, quando Tecchou lo vide, provò una sensazione strana, era davvero felice di vederlo ma non lo dava a vedere, si avvicinò subito all'albino, anche se l'amico era cieco sapeva che l'aveva già sentito.

«Giorno Jouno» disse il corvino mettendosi accanto a lui.

«Uff finalmente! Ti ho aspettato per un bel po', sei in ritardo...non è da te, è successo qualcosa?»
Aveva la stessa voce di ogni giorno, sempre arrabbiata o annoiata, ma oggi era leggermente diversa, sembrava quasi preoccupato per l'amico, questo Tecchou l'aveva capito e ne era pure abbastanza felice, ma sicuramente non poteva dirgli la verità, ovvero che stava male.

«Umh si tutto apposto solo un po' stanco tutto qui.»
Disse lui cercando di mentire, ma lo sapeva che Jouno non se la sarebbe bevuta così facilmente.
«Non ti credo, anche dalla tua voce si sente, ma va bene, ti lascio stare.»
Rispose l'altro, anche se ovviamente aveva capito che qualcosa non andava, sia da come si conportava e sia dalla sua voce che era molto più spenta del solito

                                 ***
Arrivarono tutti e due a lavoro in silenzio, nessuno si azzardò a dire qualcosa, appena entrati salutarono gli altri e andarono in ufficio per sistemare alcune cose per il lavoro, insieme, dato che ormai erano diventati il duo più forte dei Cani da caccia lavoravano anche insieme sia in ufficio che in missioni.

Passarono tre ore velocemente, i due amici durante questo tempo avevano parlato un po' ma per lo più solo di lavoro, ora era pausa pranzo e andarono a pranzare insieme in un bar non troppo lontano dalla struttura in cui si ritrovavano sempre.
Tecchou di mangiare non ne voleva proprio sapere, stava malissimo, senso di vomito, mal di testa e altre cose che lo rendevano molto più debole del solito.

Jouno si accorse che Tecchou non stava mangiando le sue solite combinazioni strane di cibo, non sentiva nessun odore provenire dall'amico, si stava preoccupando anche se decise di non dire niente per non creare problemi.

Il corvino all'impproviso sentì un fortissimo senso di vomito.

«Scusa Jouno devo andare un secondo in bagno.»
Disse frettolosamente mentre corse subito per il bagno

Prima che Jouno potesse chiedere che cosa succedeva, Tecchou era già sparito, questo fece preoccupare ancora di più l'albino che però un'altra volta fece finta di nulla continuando mangiare.

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