♦Sono Felicity Lotner. Ho 16 anni. Dylan mi fa bene ma ho paura . Paura di perterlo presto ♦
La finestra si apre di colpo e una figura incappucciata scavalca la trave. Da quando dei ladri erano entrati in casa nostra e l'avevano svaligiata, tenevo sempre una mazza da baseball accanto al letto.
Così d'impulso la presi e diedi una botta così forte allo sconosciuto, che sarebbe stato fuoricampo massimo.
- Ahia! - urla tenendosi il braccio intorno al torace - non sapevo picchiassi così forte Fell -
E ad un tratto capii di aver commesso un errore esorbitante.
- O mio dio Dylan cosa ci fai qui? E perchè sei entrato dalla finestra? Pensavo fossi un ladro! - gli dico tutto d'un fiato-Calma una domanda alla volta- mi dice mentre si butta sul mio letto a gambe all'aria.
Dopo qualche secondo in cui mi rendo conto di avere ancora la mazza, la lascio per terra e mi butto sul letto davanti a lui.-Allora incominciamo da capo: cosa ci fai qui? - gli dico riprendendo fiato - Bhe mi hai chiamato ed eccomi qui - mi guarda negli occhi e io riaquisto un barlume di speranza: è venuto qui solo perchè gliel'ho chiesto io.
- Si ma perchè dalla finestra? - chiedo - Hai presente la casa qui ha fianco? Quella con quel grande albero? - giro la testa in direzione della finestra e guardo il grande ramo appoggiato al muro della mia casa.
- Si lo vedo - e da quel momento capisco tutto - È CASA TUA?- urlo con aria sorpresa. Abito lì da 14 e non ho mai visto nessuno abitarci nonostante fosse quasi nuova - Si - e a quella risposta gli vedo abbassare lo sguardo con aria sconsolata.
- Quella è la casa che i miei hanno comprato per cominciare la loro vita insieme. Io avevo 2 anni. Ero molto piccolo. Un giorno i miei andarono a lavorare fuori città ma durante il viaggio un camion deragliò e loro finirono fuori strada. Morirono sul colpo-
Vedo delle lacrime scivolare lungo il suo viso e non posso fare a meno di pensare a quanto quel ragazzo sia forte, sempre così gentile e sorridente, mentre la tristezza lo consuma dentro.
- Per tutti questi anni ho vissuto in una cittadina isolata da tutti con mia zia, ma ora è giunto il momento di tornare e incominciare una nuova vita - si asciuga il viso con la manica della felpa e ritorna quel Dylan felice , che aiuta le vecchine ad attraversare la strada e che riesce a far innamorare tutti del suo sorriso e della sua allegria.
Me compresa
- Non ti preoccupare , con me non ti devi nascondere- gli circondò le spalle con un mio abbraccio. Voglio che di me si fidi, che non abbia paura di dire quello che sente.
-Non voglio che ti preoccupi per me - mi dice lui guardandomi negli occhi - Questo è il problema, io voglio occuparmi di te!- gli prendo le mani e le stringo forte nelle mie.
Sento il suo respiro irregolare, il mio che esplodeva e i cuori sincronizzati sulla stessa frequenza.Lo vedo avvicinarsi a me, con le sue mani che mi avvicinano a lui e i suoi occhi che mi scrutano con amore. In questo momento nulla importa, ci siamo solo io e Dylan , i suoi occhi marroni, le sue mani delicate e il sorriso.
Le nostre labbra si toccano , le sue dolci come il miele mi accarezzano come per paura che mi posso rompere, le sue braccia che mi stringono e i suoi capelli che svolazzano da tutte le parti
- Grazie - mi sussurra dolcemente
Mi stacco da lui sorridendo e gli chiedo quale film vuole vedere.
Optiamo per Hunger Games, l'avrò visto almeno 10 volte ma Dylan non l'ha mai visto e io voglio che conosca un po dei miei interessi.Così quella serata passa in fretta fra i nostri abbracci, qualche pop corn fra i capelli e le battute sarcastiche fatte spontaneamente.
Sono ormai le 11 quando il film finisce e noi ci stacchiamo.-A domani Fell - mi dice lui arrampicandosi alla finestra - A domani Dyl - glielo dico e sorrido, lo amo troppo.
Quando si allontana non riesco a smettere di pensare a quello che può aver passato. Ero decisa, mi sarei occupata di lui. Avrei curato le sue cicatrici, gli sarei stata accanto.Mi preparo in un batter d'occhio per andare a letto, con la mia camicetta blu e gli short abbinati, e mi infilo sotto le coperte, nella stessa posizione di prima che Dylan andasse via
Dylan Dylan Dylan
Smetterò mai di di pensare a lui?
Probabilmente noAd un tratto sento un immenso bisogno di parlare con qualcuno di quello che è successo, non riesco a trattenermi. Lexie. Ero talmente immersa nella mia storia con Dylan che mi ero scordata di aver litigato con lei.
Le sarà passata l'arrabbiatura?
Decisi che il giorno dopo sarei andata da lei, avremmo parlato e si sarebbe sistemato tutto. Non riuscivo a stare lontana dalla mia migliore amica.
Mi addormentai serena , aspettando il domani.
La mattina mi svegliai rimpiangendo le vacanze estive, come ogni adolescente normale. Misi una felpa bianca con una fantasia a galassia, dei jeans strappati e le mie vans a scacchi, che a pensarci bene erano diventate il mio marchio.
Scendo in cucina dove mia mamma e mio babbo mangiano e conversano amabilmente.
-Buongiorno principessa - mi saluta mio padre passanromi il piatto della colazione - Buongiorno papà - rispondo stampandogli un bacio sulla guancia.Dopo qualche minuto che i miei conversano sul lavoro e sulla politica di casa, mio padre mi rivolge una domanda che non mi aspettavo
- Bhe Felicity vedo che hai trovato il ragazzo- per poco non mi strozzai di latte quando mi rivolse la parola - Cosa?- gli dico posando le posate - Si il nuovo vicino - mi dice lui continuando a guardare il suo piatto.Come da a saperlo? Guardo mamma per una spiegazione, lei è l'unica con cui ho parlato di questo, ma lei alza le spalle in segno di resa : è sorpresa quasi quanto me.
- Ti vuole bene? - continua a chiedermi imperterrito mio padre -Si - - Ne sei sicura?- ora mi guarda negli occhi.- Si - lo guardo negli occhi. Ne sono sicura. Lui mi lancia uno sguardo pieno di apprensione e ritorna a torturare le sue uova strapazzate. È così che è fatto mio padre, cerca sempre di proteggermi.
Finisco presto di mangiare e mi avvio in fretta e furia a scuola : io e la mia amica dovevamo fare un discorsino
×
Bene e anche questo nuovo capitolo è pronto,
spero vi piaccia ,
io sinceramente mi sto impegnando molto
per scrivere
ogni singolo capitolo
sperando
che questa mia storia
vi appassioni sempre di piùHo tante idee che mi frullano per la testa e vorrei sapere ( attraverso i commenti) che ne pensate del mio modo di scrivere, e se c'è qualcosa che avete da suggerirmi io sono qui pronta a mettere in moto il cervello per voi.
Un saluto
Martina
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Stay for me, please
RomansaFelicity Lotner Bella ragazza, lunghi capelli castani, occhi smeraldo e un fisico in forma, la classica adolescente modello. Il suo triste passato è ormai un miraggio, la bambina sperduta e solitaria se nè andata, portando alla luce un'altro suo lat...