16 - QUALCOSA MANCA ...

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Naoya arrivò alla cena con mezz'ora di ritardo, suo padre e suo fratello lo stavano aspettando in salotto, notò con sollievo che Sachiko non era presente.
Quando Tokuma lo vide gli rivolse uno sguardo di fuoco, si alzò e passandogli accanto gli disse senza guardarlo "La puntualità è sinonimo di rispetto".
Naoya abbassò lo sguardo "Ho avuto un impegno inderogabile".
Suo fratello seguì suo padre e mentre lo oltrepassava, vedendo il succhiotto sul collo, sorrise e disse "Un impegno focoso".
Naoya si portò d'istinto una mano al collo e Yukio rise soddisfatto, mandando il più piccolo su tutte le furie.
Prima di seguirli in sala da pranzo cercò uno specchio per sistemarsi meglio la camicia e nascondere l'opera di quel baka.
Doveva ammettere che era stata l'esperienza più travolgente che avesse mai fatto, ma ne portava tutti i segni.
Aveva diversi succhiotti, fortunatamente in posti poco visibili, escludendo quello sul collo, i polsi e le caviglie erano segnati e doloranti a causa delle corde che lui aveva strattonato spesso durante il rapporto e soprattutto faticava a camminare normalmente, Akira ci era andato giù piuttosto pesante.
Si sedette al tavolo cercando di essere più normale possibile e per tutta la durata della cena finse di ascoltare i discorsi del padre, mentre la sua mente non faceva altro che ritornare a quello che aveva fatto quel pomeriggio con il biondo.

Quel baka trovava sempre qualcosa di nuovo e perverso da fare!

Ripensò alla masturbazione via web, al pompino mentre parlava al telefono con Sachiko, quello mentre guidava, il sesso fatto in ascensore con tutti quegli specchi e infine il giochino di quel pomeriggio.
Certo anche lui lo aveva ammanettato al letto, ma lo aveva fatto perché era arrabbiato, mentre Akira era perfettamente lucido! Quel lavoro gli faceva male alimentando la sua mente già di per sé perversa...
o forse gli faceva bene? 

Doveva ancora deciderlo, però una cosa era certa, non aveva mai goduto così tanto...


Infilò la mano in tasca e sentì la chiavetta usb che Akira gli aveva dato prima di salutarlo dicendogli semplicemente "Buona visione". Chissà cosa conteneva?
Non vedeva l'ora di andare a casa per scoprirlo.
L'aveva preparata probabilmente mentre lui faceva la doccia, perché uscendo aveva trovato il biondo che trafficava con il portatile.

Doveva smettere di pensare a lui se non voleva eccitarsi!


La cena fu un vero tormento, suo padre e suo fratello parlarono solo di affari e di politica e lui, come sempre, fu trattato come un ragazzino venendo completamente escluso, non che la cosa gli dispiacesse, quella sera non aveva nessuna voglia di partecipare ai loro discorsi.

Fortunatamente tutto si concluse senza ulteriori contrasti.

Aveva sentito diverse volte la voglia di parlare a suo padre di Sachiko e di quell'inutile fidanzamento, ma alla fine ci aveva rinunciato. Gli avrebbe semplicemente cercato un'altra ragazza e in quel momento riusciva meglio a gestire Sachiko che una nuova piattola.
Non voleva certo raccontargli di Akira, non poteva, non aveva senso, non poteva farsi diseredare per del semplice sesso... magnifico sesso certo, ma comunque sempre solo sesso...

E poi anche se non fosse stato solo sesso cosa cambiava?
Due ragazzi non avrebbero potuto sposarsi, non avrebbero potuto avere una famiglia ...
due ragazzi non avevano futuro...
sarebbe stato la vergogna della famiglia ...
Cercò di cacciare la tristezza e l'amarezza che sentì salire ...
Akira non aveva niente a che vedere con il rapporto complicato che aveva con suo padre ...


Alla fine della cena Naoya sentì la necessità di uscire in giardino per fumare una sigaretta.
Non lo faceva praticamente mai, solo quando si trovava a dover affrontare quelle serate cosiddette "di famiglia".
Da quando sua madre se ne era andata, uccisa da una terribile malattia, non sopportava di rimanere in quella casa, la sua assenza diventava opprimente e gli sembrava di faticare a respirare, aveva bisogno di qualcosa per rovinare quell'atmosfera fintamente perfetta.

Sembrava che nessun altro a parte lui ne avvertisse la mancanza. Suo fratello era sempre in viaggio e suo padre si era immerso totalmente nel lavoro.

UNA PIEGA IMPREVISTA (rivista e corretta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora