tw:presenza di vampiri, sangue ed eventualmente morte.
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❧buona lettura
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.「4013 parole」
“Siamo arrivati! Siamo finalmente arrivati a New York" urlò un ragazzo svegliando Yoongi dal suo piccolo sonnellino durato più di dieci ore.
Erano arrivati nella grande mela e forse,finalmente, qualcuno avrebbe riconosciuto il suo talento e lui si sarebbe fatto strada nell'ambito musicale, era quello che aveva sempre sperato sin da bambino.
Yoongi infatti, era un giovane ragazzo di appena vent'anni, con ancora tutti i sogni rinchiusi in un cassetto e la speranza stretta nel cuore.
A sei anni, i genitori avevano iniziato a sfruttare questo suo talento nella musica per farlo esibire per strada e racimolare un po' di soldi, di fatti, proveniva da un famiglia povera che in alcune sere, faceva fatica anche a portare un piatto davanti ai loro figli.
Solo una pianola era stata lasciata in eredità da suo nonno, e Yoongi, aveva subito provato a suonarla, riuscendoci dopo diversi tentativi.
Era come se la musica scorresse nelle sue vene, ed in parte lo era; anche il suo defunto nonno era un pianista che con quella stessa pianola, suonava per le strade di Daegu..ma Yoongi non voleva fare la sua stessa fine, anzi, voleva brillare a più non posso nella lucentezza della musica.
Mise sotto un braccio la pianola e nella mano destra teneva la valigia di cartone con tutto lo stretto necessario per iniziare una vita lì.
Era inizio inverno quando arrivó lì, e a dirla tutta, si sentiva un pesce fuor d'acqua.
La maggior parte delle persone lì, era bianca, e tutti sembravano guardarlo per scrutarlo al massimo.Di Coreano come lui, c'erano solo altri dieci ragazzi, che erano saliti in nave assieme a lui, ma ora, invece, neanche l'ombra.
C'era tanto freddo, e lui aveva solo un leggero strato di vestiti a coprirlo.
Camminava a testa alta, cercando di arrivare alla via principale della città; in lontananza, vide l'inizio di un grande mercato, ed un piccolo sorriso si impossessó sul suo viso.Camminó più velocemente, arrivando davanti ad una bancarella che vendeva frutta, lì, era così diverso dal suo paese natale che quasi, era stordito.
Sapeva poco l'inglese, il giusto necessario per chiedere del cibo, lavoro e alloggio.
Si schiarí la voce, indicando delle mele, e parlando con un accento molto pesante, chiedendo un paio di mele, in tasca, dei soldi che aveva scambiato tempo prima.
La signora dietro al bancone, alquanto grassoccia e lucida, lo guardò con uno sguardo che non riuscì a capire, come se lo stesse giudicando male per il suo essere semplicemente diverso.
Dopo nemmeno cinque minuti, era nel bel mezzo del casino mattutino, mentre attentava una delle tante mele che aveva preso, erano succose e buone, talmente tanto che fecero sorridere appena Yoongi.
Vide ragazzini che scorrazzavano da una parte all'altra, con dei cappellini in testa.
Sospirò, guardandosi attorno, cercando un cartello che dicesse 'cercasi personale', ma così non fu.
Camminó ancora, la mela era ormai finita da un pezzo, le strade si stavano svuotando essendo quasi ora di pranzo e Yoongi vagava ancora per la città.
Si sedette sopra un gradito di una specie di palazzo, non ci fece nemmeno caso, a dir la verità, mentre sospirava sconsolato.
Pensava realmente fosse stato diverso, che un lavoro sarebbe piombato davanti al naso.
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❧Insatiable|jhs;myg ✓
Fanfiction[COMPLETA] 「vampire au」 "Vorrei durasse in eterno,Yoongi.." Siamo a New York, inizio 1900,dove Hoseok é un vampiro di 120 anni e Yoongi un semplice pianista che cerca fortuna nella grande mela.