Capitolo 28: Benjamin Gray

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Sento il campanello suonare e vado ad aprire ad Anthony. Lo faccio accomodare in salotto e salgo al piano di sopra per prendere il mio computer. Entro in camera mia e quando la trovo di nuovo in disordine mi ricordo che Bethany ha ancora il mio computer. «Bethany ho bisogno del mio computer!» le urlo dalla mia camera «Ce l'ho io» vado in camera sua e le ripeto «Posso riavere il mio computer?» lei continua ad ignorarmi «Okay, te lo ridò tra poco» risponde sovrappensiero «Beth!» urlo «Si, un attimo! Te lo porto giù tra un secondo. Te lo giuro» esco sbuffando dalla sua stanza e quando arrivo in salotto urlo «Sbrigati!» poi mi ricordo che c'è Anthony seduto sul mio divano «Scusa Anthony» dico imbarazzata «Chiamami Tony» dice lui sorridendo «Okay, come vuoi tu» Mi siedo accanto a lui e cominciamo a studiare. Dopo circa venti minuti arriva Beth e quando vede il mio compagno di classe sorride «Eccoti Amy... Chi è il moro?» chiede come se lui non potesse sentirla «Sparisci!» lei si gira e torna in camera sua canticchiando. Dopo circa due ore abbiamo finito il compito di storia. Lo accompagno alla porta, ma lui prima di aprirla si gira verso di me e mi chiede «Potrei avere il numero di tua sorella?» chiede «Sai forse l'avrei chiesto a te ma non penso che al biondino piacerebbe» E io che fino a qualche secondo fa pensavo che fosse un ragazzo simpatico. Stavo pensando a cosa rispondergli quando Beth spunta dietro alle mie spalle «Amy dagli il mio numero. Io devo andare a prepararmi» gli do il numero di mia sorella e gli sbatto la porta in faccia. È quasi ora di cena. Non è troppo tardi e quindi decido di andare da Lucy.

Mi apre sua madre e mi accoglie in casa. «Ti fermi a cena cara?» prima che possa rispondere Lucy mi salta addosso e mi abbraccia «Si» risponde lei per me «È un secolo che non vieni a casa mia» Andiamo in camera sua e ci sediamo sul suo letto una accanto all'altra «Allora, cosa racconti?» mi chiede «Non so, niente di che. Hai presente Anthony Owen, quello alto e bruno?» lei annuisce incuriosita «È insopportabile. Si crede chissà chi» lei mi scuote il braccio «Aspetta! È quello che ti corre dietro?» «Di cosa stai parlando?» chiedo sorpresa «Io e Izzy ne stavamo parlando proprio l'altro giorno. In classe ti guarda sempre, anche quando sei con Cameron» dice sorridente «Non è vero, anche perché abbiamo solo una lezione in comune» ribatto «Sei sicura?» «Comunque ci prova con la mia sorellina» cambio soggetto «Non era lei quella più grande?» chiede «Si... ma non sa badare a se stessa, credimi» lei si mette a ridere «Un cosa di famiglia allora» faccio finta di non averla sentita «A proposito di Isabelle, dov'è?» chiedo «Izzy è fuori con Jake» risponde Lucy contenta «Cosa? E perché non me lo ha detto» non posso negare di aver preso questa notizia male «Beh...» dice Lucy esitando «È da un po' che non facciamo niente insieme. Tu sei sempre con Cam e noi sappiamo quanto lui ti piace e quindi...» la porta si apre e noi ci zittiamo «È pronta la cena ragazze» annuiamo e in silenzio andiamo a mangiare. Dopo cena torno in camera della mia amica, mentre lei mi aspetta fuori dalla porta di casa per salutarmi. Richiudo la porta e vado da Lucy «Comunque riguardo a prima... Non voglio rimanere fuori dal gruppo, potete sempre parlare con me...» dico rattristata «Lo so» mi dice e mi abbraccia «Ci sentiamo domani prima di andare a scuola. Passo a prenderti»

Mentre io e Lucy andiamo in palestra scrivo un messaggio a Cam. Non è a scuole e meglio per lui se ha una buona scusa. Nello spogliatoio Izzy ci racconta tutto quello che hanno fatto lei e Jake ieri sera. Il luccichio nei suoi occhi quando parla di Jake mi fa sorridere, chissà come sono io mentre parlo di Cameron. Il bel momento passa quando arriva Sam sorridente «Cameron è proprio un ragazzo intelligente, non capisco perché ha scelto te quando poteva avere me» mi chiede sorridendo «Forse proprio perché il mio cervello non è vuoto?» ribatto «Però è uscito con me, più volte. E mi baciava come non ha mai baciato te» quasi strilla «Con disgusto?» le chiedo ridendo «Tu puoi dire quello che vuoi, ma tra una settimana sarà di nuovo mio» rido alla sua affermazione «Non è mai stato tuo, se solo tu sapessi perché usciva con te...» la prendo in giro. Samantha è rossa dalla rabbia e stava per urlarmi qualcosa ma Isabelle si alza in piedi e le punta un dito contro «Senti, è meglio che chiudi la bocca se ci tieni al tuo bel visino. Oppure, al posto di romperti il naso, potrei andare a dire a tua mamma le cose che fai con i ragazzi. Forse dovrei, lei pensa che tu sia una brava ragazza, ma sei solo una troia. E ora levati, se non ti dispiace» Inutile dirlo, Samantha non si è presentata a lezione.

È già passata l'ora di cena e Cameron non mi ha ancora risposto. Decido allora di andare direttamente a casa sua. Prendo la macchina di mio padre e gli dico che vado da Isabelle. Busso e entro senza aspettare una risposta. La casa sembra vuota, ma sento dei rumori al piano di spora. Vengono dalla camera di Cam. Quando arrivo in cima alle scale mi arriva un suo messaggio. Ero concentrata su esso e non mi sono accorta della persona davanti a me su cui vado a sbattere «Hei» dico convinta che fosse Cameron «Hei...» risponde il ragazzo moro sorridendo «E tu chi sei? Samantha?» chiede «Non sono Samantha! Tu chi sei?!» chiedo arrabbiata e sorpresa contemporaneamente «Sono Benjamin Gray. E tu sei?» «Cosa ci fai qui? Chi sei?» chiedo «Mamma mia, quante domande. Sarai pure bella ma sei pesante. E poi te l'ho detto come mi chiamo» Bella? Ma chi diamine è questo? «Si beh, non mi hai risposto» sento la porta sbattere «Ben ci sono ancora le tue cose in macchina, non aspettarti che te le porti in camera» si sorprende quando mi vede «Hei cosa ci fai qui? Ti ho mandato un messaggio» dice salendo le scale «Si, dopo più di quattro ore» ribatto «Lui chi è?» chiedo indicando il ragazzo alle mie spalle «Oh lui è Benjamin» «Si so come si chiama» lo interrompo «E lei chi è?» chiede Benjamin «Lei... lei è Amanda» dice a bassa voce «Aaah, eccoti qui. Complimenti» dice a Cam, facendogli l'occhiolino. Lui gli lancia le chiavi, che il ragazzo afferra senza difficoltà, e gli dice «Vai a prendere le tue cose, e mettiti addosso una maglietta» quando Ben gli passa da parte si scambiano un sguardo per me incomprensibile e si battono il cinque «Non riuscivi a resistere un giorno senza di me?» chiede Cam sorridendo «Ti piacerebbe» si avvicina a me e mi dà un bacio che non ricambio «E adesso che c'è?» chiede «Niente» dico, lui alza le sopracciglia e mugugna un "mmh" «Avevamo un patto noi...» borbotto. Lui strizza i suoi bellissimi occhi azzurri e dice «Lo so, lo so... Scusa, è che dovevo andare a prendere Ben all'aeroporto» annuisco e gli do un bacio sulla guancia. Torniamo al piano di sotto e aiuto Cam a sistemare le cose nel frigo «Allora, com'è andata con Samantha?» chiedo curiosa di sentire quello che ha da dire «Noioso» dice distratto «Noioso?» ribatto «Si, noioso. Non pensavo fosse così stupida» sorrido sentendo quello che pensa di Sam «Bene!» sussurro senza che lui possa sentirmi «E tu con quel Anthony Non So Cosa?» chiede, ora completamente concentrato su di me «Divertente» affermo «Molto divertente, non vedo l'ora di rivederlo domani a lezione!» scherzo «Ha detto che mi avrebbe chiesto il mio numero, però aveva para di essere ammazzato "dal biondino"» scherzo «Ah si?» chiede lui tirandomi verso di lui per baciarmi «Domani ci parlo io» dice ridendo «Non preoccuparti, ci sta provando con mia sorella adesso» Si piega per essere al mio livello e mi bacia di nuovo «Gli faccio vedere io chi è il biondino» mi dice tra un bacio e l'altro. «Mi date il voltastomaco, dico sul serio» dice il suo amico rientrando in casa. Richiude la porta e porta le sue valige al piano di sopra. Cam scioglie l'abbraccio e si mette a ride insieme al suo amico. Già non sopporto questo Benjamin «Quindi sei geloso?» chiedo riacquistando la sua attenzione «Pensavo di avertelo già dimostrato» risponde sorridendo. Probabilmente non dovrei farlo, ma con il suo amico Cam si comporta diversamente «Il tuo amico mi ha detto che sono bella» dico imbarazzata per ciò che sto facendo «Perché lo sei» dice spiazzandomi «Non preoccuparti, conosco Ben. Non ci proverebbe mai» mi limito ad annuire «Prima mi ha chiesto se sono Samantha» dico. Comincia a sorride «Prima si sono conosciuti, quando Samantha è venuta qui per finire il compito» perfetto, posso liberarmi di entrambi in un colpo solo «E si piacciono?» chiedo «Nah, non direi. Dopo cinque minuti nella stessa stanza le cose hanno cominciato a volare» ed ecco che tutte le mie speranze si riducono in polvere. Facciamo cena tutti e tre insieme anche se io avevo già mangiato a casa con mio padre. Ben dopotutto non è così antipatico, ma è un po' troppo sicuro di se. Come Cam. Non l'ho mai visto così spensierato con un'altra persona. A scuola lo vedevo che parlava con qualcuno ma non mi sembra avesse dei veri e propri amici come io ho Isabelle e Lucy. Ma comunque preferisco Cam senza di lui, è più dolce e io sono troppo egoista. «Allora Benjamin, per quanto rimarrai a casa di Cameron?» chiedo intromettendomi nel loro discorso. Cam sussurra qualcosa come "oh" invece il suo amico mi risponde sorridendo «Per un bel po'. Mi sono pure iscritto nella vostra scuola» gli rivolgo un sorriso falso «Che bello» dico poco convinta. Cam sembra accorgersene e mi tira un calcio sotto il tavolo. Lo guardo spalancando gli occhi. Credo che anche Benjamin abbia capito il mio poco entusiasmo ma continua a sorridere, facendo finta di niente. Dopo circa mezzora saluto Cam e il suo amico. Apro la portiera della macchina e metto in moto. Sento Cam chiamarmi ed esco dalla macchina «Che c'è?» gli chiedo «Non lo so, dimmelo tu» chiede tranquillo. Alla fine cedo sotto il suo sguardo «Il tuo amico, Ben, non mi convince» dico, anche se so che non è veramente lui a darmi fastidio, ma è il comportamento di Cam a infastidirmi. «Cerca di dargli un possibilità» dice Cam e io annuisco. Non voglio dirgli il vero motivo per cui sono "arrabbiata", penserà che sono una bambina viziata. Lui ripete il mio gesto «Ci vediamo domani piccola»

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