17 - UN'ATTRAZIONE TROPPO PERICOLOSA

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Quando Akira arrivò al locale di Chojiro erano già tutti lì.

Toru andò a prenderlo all'ingresso e da bravo organizzatore lo fece passare ai vari tavoli per salutare e ricevere i complimenti da tutti, imbarazzando Akira che non era abituato ad essere al centro dell'attenzione per qualcosa che non fossero le sue "cazzate".

Arrivato all'ultimo Akira rimase per un momento senza parole "Naoya" sussurrò.
Cosa accidenti ci faceva lui lì?
La risposta arrivò da sola e si diede anche del cretino per esserselo chiesto.
Era lì con Sachiko, la sua ragazza!
Ma perché non gli aveva detto che ci sarebbe stato anche lui?
Beh, neanche lui gli aveva parlato della serata.

Molto probabilmente per il suo stesso motivo: loro due non erano una coppia, non erano nemmeno amici, scopavano solo, all'insaputa di tutti. Quindi quella sera avrebbero dovuto fare finta di non conoscersi o comunque limitare i contatti a quelli di semplici conoscenti. Anzi, per tutti quelli intervenuti alla festa, loro erano rivali, si conoscevano solo grazie a Sachiko, uno era il fidanzato e l'altro un possibile amante. Quanto tutto questo fosse lontano dalla realtà, nessuno avrebbe mai dovuto saperlo.

Akira salutò cercando di sembrare indifferente alla presenza del moro.
Tutti gli fecero le congratulazioni per la vittoria, tranne Naoya, che rimase in silenzio e lo fissò con occhi di fuoco come a volerlo incenerire.

Naoya era da quando aveva saputo della serata che aspettava il momento per avere Akira finalmente davanti agli occhi, in quei giorni la sua rabbia non aveva fatto altro che aumentare.
Quel baka doveva dargli una spiegazione logica per giustificare il suo comportamento se non voleva finire male.
Se poi i suoi sospetti si fossero rivelati fondati, lo avrebbe fottuto a sangue da non permettergli di camminare per giorni, in modo da ricordargli che non poteva scherzare con Naoya Ishikawa.
Quando veniva assalito dalla gelosia, non si fermava nemmeno un momento a pensare che lui Sachiko non l'aveva lasciata e, anche se erano giorni che non ci faceva niente, forse anche Akira aveva il diritto di vedere una ragazza.

Ad Akira non era sfuggito lo sguardo minaccioso del moro, così preferì, invece di sedersi con loro, continuare a girare per il locale, parlando e ridendo con tutti, mentre la band continuava a suonare.
Quella era sicuramente la decisione più saggia, perché non sarebbe riuscito a rimanere seduto impassibile, facendo finta di niente, sarebbe esploso e avrebbe preteso da Naoya una spiegazione per quello sguardo accusatore.
Meglio aspettare l'occasione giusta per riuscire a parlargli senza destare sospetti.

Nel suo girovagare Akira incontrò Haru vicino al bagno.
"Haruchan sei appena arrivato? Pensavo mi avessi dato buca."
Haru sbuffò "Quel bastardo ha voluto scopare nel parcheggio... prima di entrare nel locale ha voluto entrare nel mio culo. E adesso sono tutto indolenzito, non è comodo farlo in macchina..."
Akira sorrise "Nuovo fidanzato?"
Haru lo guardò male "È solo uno che scopa da dio"
"Ok come vuoi tu" però Akira aveva notato qualcosa di diverso nello sguardo di Haru e soprattutto non gli aveva fatto nessuna proposta indecente, forse questa era la volta buona.
Era incredibile come uno che si era tatuato il kanji dell'amore ne fosse così spaventato, forse era un modo per esorcizzarlo.

Akira vide passargli accanto un ragazzo moro incredibilmente somigliante a Naoya che prima di infilarsi in bagno toccò delicatamente con una mano il fianco di Haru.
Il rosso lo seguì con lo sguardo e poi disse "Vado mi aspetta il secondo round" e entrò anche lui in bagno.
Akira sorrise se fosse stato il fratello di Naoya sarebbe stata una bella coincidenza.



Naoya non si era mosso, era rimasto tutto il tempo seduto ad osservare quel baka divertirsi con tutti.
La serata non poteva andare peggio, era stretto fra Sachiko e Rika, dopo che quest'ultima aveva provato per l'ennesima volta un approccio con Tetsuya miseramente fallito, si era arpionata al suo braccio per difendersi dalle avance di Toru, seduto fra lei e Nanami, che non disdegnava di provarci con entrambe.

Quando la band annunciò l'ultimo brano, Akira pensò fosse arrivato il momento buono.
Ritornò al tavolo dove c'era anche Naoya e rivolgendosi a Toru, ma lanciando uno sguardo eloquente al proprio amante, disse: "Vado a salutare Kimiko."
Toru si guardò attorno in cerca di Tetsuya, ex della ragazza, lo vide poco distante parlare con Chojiro. "Occhio a non far ingelosire Tetsu."
Akira sorrise "Si sono lasciati ... mi sembra."
Toru scrollò le spalle "Fa come vuoi. Io ti ho avvisato"

Akira lo sapeva perfettamente come stavano le cose fra il suo amico e Kimiko, visto che la ragazza era la sorella di Haru; erano ormai anni che i due andavano avanti con quel tira e molla.
Due caratteri forti che ogni tanto cozzavano, ma non si lasciavano mai veramente.
Akira non ci avrebbe mai provato con lei, la lealtà verso i propri amici era tutto, quella bugia gli serviva solo per stuzzicare Naoya.
Se aveva capito la gelosia e la possessività di quel bastardo, sicuramente avrebbe colto la sua provocazione e avrebbe trovato una scusa per seguirlo.
Era la soluzione migliore, visto che vicino ai camerini c'era un'uscita laterale, avrebbero potuto andare fuori e parlare alcuni minuti indisturbati senza essere visti da nessuno.

Akira fece un sorriso eloquente "Se tardo non preoccuparti" e dopo aver guardato nuovamente Naoya se ne andò per andare incontro alla ragazza.
Nel frattempo anche l'ultima canzone era terminata, il dj aveva fatto partire una musica martellante e in molti stavano raggiungendo la pista.

Jun che era al tavolino a fianco vedendo Akira andare incontro alla bionda cantante si sporse verso Naoya e indicando Toru disse "Mi sa che stasera mia cugina si dovrà accontentare di questo cagnaccio".
Naoya, sentendo la rabbia assalirlo prepotente, strinse i pugni, non c'era bisogno che glielo dicesse Jun, lo sapeva anche lui cosa andava a fare nei camerini quel puttaniere!
Era andato lì apposta per farlo sapere a lui, non certo per dirlo al suo amico, non gli era sfuggito lo sguardo di sfida che gli aveva rivolto.
Naoya non perse d'occhio nemmeno per un momento Akira mentre abbracciava la ragazza bionda, poi lo vide sparire con lei nei camerini.
Si disse che non ci sarebbe cascato, non avrebbe fatto il suo gioco, ma la sua determinazione durò poco, perché la gelosia gli stava facendo vedere tutto rosso, rispose in malo modo sia a Sachiko che a Rika che non se la smettevano di parlare anche con quella musica assordante.

UNA PIEGA IMPREVISTA (rivista e corretta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora