Capitolo 12

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DEREK

Ruby cercava di farsi amico il re riservandogli costanti moine, ed era assai divertente poiché si vedeva chiaramente che Jughead era geloso.

Sapevo che mia sorella non si sarebbe resa conto di come la guardava Jug, lei doveva guardare con il cuore, cosa che non accadeva quasi mai.

Mi spiaceva per lui, ma mia sorella non ci avrebbe mai perso tempo.

Dopo l'incessante sproloquio di Biscotto, il re ci accompagnò fino ad un faro abbandonato, lo osservai e chiesi a Ruby: "Ma perché siamo in un faro? L'unica cosa che vedo è un profondo buco che dà nell'acqua." Lei mi fissò e alzò le spalle.

Jughead guardò malissimo il re e chiese: "Cosa cazzo dovremmo farci qui? Lei non ci doveva aiutare? Non sarà una trappola spero."

"Ragazzo se avessi voluto catturarvi l'avrei già fatto. Inoltre il mio popolo non usa la violenza se non strettamente necessario... La violenza genera altra violenza." Disse il re "L'unico modo per arrivare in quello che definite come mondo reale è saltare dentro il portale. Il resto tocca a voi."

Porca merda ma qualcosa di meno pericoloso c'era??

Allora Jug si avvicinò al buco e prima di lanciarsi disse: "Tutto è possibile anche l'impossibile", io lo seguii e per far scena dissi: "A volte ciò che sembra sbagliato è giusto."

E poi mi lanciai in quel buco che sembrava un pozzo senza fine...

JUGHEAD

Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi fu un essere che mi fissava.

Lo osservai e potei notare che assomigliava a un leone mannaro ma molto più piccolo...

Di fianco a me qualcuno si mosse, mi girai e potei constatare di essere praticamente faccia a faccia con Ruby.

Mi alzai di scatto e la osservai in quegli splendidi occhi color cielo. Lei ricambiò lo sguardo e mi regalò uno di quei sorrisi che ti fa sciogliere sul posto.

Poi lei osservò il mini-leone e disse: "Gattinooooo." Io inarcai le sopracciglia per farle capire che non comprendevo, allore lei mi spiegò: "Questo è un animale della terra, è un cucciolo di gatto, perciò è un gattino"

"Quando ero piccola ne avevo uno e si chiamava Duffy. Non so neanche più che fine abbia fatto" mi raccontò.

Prima di conoscere i due gemelli pensavo fossero due viziati che si credevano importanti solo perché provenivano dal mondo reale, invece conoscendoli avevo imparato ad apprezzarli.

In questo momento Ruby aveva un'aria così spensierata che la faceva sembrare una bambina.

Da dietro di me arrivò anche Derek, che si guardò attorno e poi disse a Ruby: "Biscotto, secondo te dove siamo?"

Mi guardai attorno anch'io e potei constatare che ci trovavamo in un vicolo in mezzo a dei bidoni.

Ruby si girò e disse semplicemente: "Ragazzi siamo a Parigi."

Nel frattempo io avevo acquisito una faccia che significava: che cazzo significa che siamo a Parigi? Ma soprattutto cos'è Parigi?

Mi girai e vidi una costruzione che si alzava per metri e metri su da terra...

"Dai ragazzi avviamoci" disse Ruby.

"Sì, però dove andiamo? Non conosciamo nessuno ne abbiamo una casa dove andare. Cosa mangeremo? Non abbiamo neppure dei soldi per poter comprarci qualcosa" disse Derek.

"Beh, intanto camminiamo no?" risposi.

Così Ruby prese in braccio quel coso peloso e c'incamminammo.

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora