◤𝐓𝐇𝐄 𝐑𝐀𝐈𝐍◥ - ᴛᴏᴍ ᴋᴀᴜʟɪᴛᴢ

accelera!

Mi svegliai di colpo, stavo nel mio letto, come sempre.
fuori diluviava, come sempre.
e Amelia, urlava contro mia madre perchè non la lasciava uscire di casa con il suo "ragazzo" pazzo, come sempre.
in qualche modo lei lo amava, anche se ogni volta le faceva male, la violentava e la picchiava.
come se fosse un'oggetto, cosa che lei non aveva ancora capito

ancora mezza addormentata e scossa dal sogno, mi alzai con i capelli tutti annodati tra loro.
andai in bagno e mi vestì, dovevo andare a scuola, fra qualche giorno avrei avuto il mio esame di maturità.
come sempre misi vestiti larghi, solo che anche se eravamo a giugno, c'era un freddo fuori che era immaginabile; quindi misi sopra anche una felpa né troppo leggere né troppo pesante.
i capelli li feci come sempre, con una fascia (come nella foto del primo capitolo)
mancavano solo le scarpe, presi le mie comode sneakers e uscì dalla camera.

***

"giorno" dissi salutando le due che stavano facendo colazione, fulminandosi tra gli sguardi.
Amelia fece un cenno e mia madre come se non fosse successo nulla disse un dolce buongiorno di ricambio.
mi sedetti anch'io tra le due, e iniziai a mangiare i miei pancake.
"Amelia puoi alzare il volume" disse mia madre, dato che mia sorella era quella più vicina alla televisione.
così si alzò e andò verso il telecomando, e alzò anche il volume.

***

una volta finito colazione andammo a scuola, con l'auto di Amelia.
come sempre alzammo il volume al massimo ascoltandoci varie canzoni che a quei tempi spopolavano come non mai.
appena finisse una canzone la radio si accese automaticamente per un'avviso davvero insolito per i cittadini, diceva questo

"Da Lipsia, ci segnalano che gli abitanti hanno manifestato reazioni allergiche con dei problemi respiratori, da alcune testimonianze abbiamo capito che i sintomi siano comparsi dopo un forte temporale.
gli abitanti infetti dopo vari aiuti in ospedale sono deceduti tutti, ognuno nello stesso modo, si pensa che quel temporale sia stato letale per alcuni di loro"

questa cosa ci scosse a entrambe, non si erano spiegati abbastanza bene, delle persone erano porte per un temporale?

io e amelia ci guardammo storte, lei fece spallucce e continuò per la sua strada, mentre io avevo vari dubbi su queste segnalazioni.. se fossero state vere?

lasciai stare a quei pensieri perchè arrivammo subito a scuola, anche se era deserta.
amelia controllò l'orologio e vide che era l'ora giusta, eravamo in ritardo? pensai.
"magari siamo solo in ritardo, entriamo" dissi uscendo dalla macchina, per fortuna il tempo si era calmato un poco.

"il tempo.. cazzo" dissi esclamando, feci voltare di scatto amelia preoccupata.
"che intendi?" disse confusa.

"se quel temporale che ha fatto morire i cittadini a lipsia.. si stesse dirigendo anche qui a Berlino?" domandai, facendomi una cosiddetta opinione sulla situazione.

amelia sbuffò, noiosamente disse "piantala, è solo una fesseria" 
sarà pure una fesseria.. ma io ci credevo lo stesso.
detto questo entrammo nella scuola, erano tutti dentro già in classe, ecco perchè non c'era nessuno fuori.
amelia si andò a sedere nell'ultima fila circa, nell'angolo, con il suo "tipo", mentre io mi misi tra le prime file con le mie amiche, quel solito gruppetto da tre capite?
alla fine ci conoscevamo da ben 5 anni, con una invece, Erika, ci conoscevamo da 10 anni.
potevo dire che lei era quella che tenevo di più, non ci credevamo nemmeno noi che avevamo fatto ben 10 anni a sopportarci.. adesso invece le nostre strade si separeranno del tutto.

dopo ben 30 minuti di quella lezione di merda, ovviamente fisica, arrivarono i gemelli Kaulitz, anche loro li conoscevo fin da piccola.
c'era Bill, Bill Kaulitz, il gemello più piccolo, ma alla fine di soli 10 minuti, di mentalità era molto più intelligente dell'altro; era un bel ragazzo devo dire, lo è sempre stato, lui si faceva chiamare "emo" senza problemi, infatti era un po' dark; la matita marcata sia sopra e sotto i suoi occhi e un piercing al sopracciglio destro.
e anche lo stile, cosa che io amavo letteralmente insieme ai suoi capelli.