Non riuscivo ad aprire gli occhi. Avevo un dolore che mi lancinava di continuo alle caviglie, e ai polsi. Ero legata come se dovessi formare una X, ad una parete, forse.
L'odore di sangue impregnava la stanza, e il rumore di una lama che veniva affilata risuonava nella mia testa.
Mi sforzai ad aprire gli occhi, ma era come se le palpebre si fossero incollate. Non avevo alcuna forza nel mio corpo.
Sentivo diverse parti del mio corpo bruciare, come se mi avessero tagliato con una lama bagnata dell'olio di glicine.
Potevo sentire la presenza di altre persone nella stanza. Il mio olfatto però era andato a farsi fottere con il sangue che mi circondava.
Percepii dei capelli sfiorarmi la guancia, ma il suo odore rimaneva ancora un'incognita."Sento il suo odore su di te"
Quella voce la riconoscevo. Potevano passare anche mille anni, era sempre la stessa. Era mio fratello, o ciò che restava di lui.
Provai a parlare. Sentivo la gola bruciare, forse per l'odore del sangue, o chissà cosa mi avevano fatto mentre non ero cosciente."Non parlare. Mantieni le energie che ti serviranno tra poco"
Sanemi's pov
Kagoya continuava ad andare avanti indietro nella stanza dove, tutti noi pilastri, ci riunivamo per questioni urgenti.
E il rapimento, la resa di Ichika era improcrastinabile.
Loro parlavano, anzi discutevano animatamente. Chi voleva trovarla, chi pensava fosse un atto nobile il suo sacrificio.
Che tutti potessero andare a farsi fottere. Non l'avrei lasciata nelle mani di quei mostri.
Mi alzai. Tutti i loro occhi si puntarono di me."Non me ne fotte un cazzo di quello che volete fare voi, io vado a salvarla"
Mi voltai per avvicinarmi alla porta ma la voce di Kagoya mi bloccò.
"Comprendo il tuo volere caro Sanemi, ma nelle tue condizioni, moriresti anche tu. L'ultima cosa che vedrà sarà te morto davanti i suoi occhi, è questo ciò che desideri?"
La mia mano era ferma e tremante sopra la maniglia. Aveva fottutamente ragione. Forse era anche ciò che speravano, che io corressi li a salvarla, per poi torturarmi davanti ai suoi occhi. Inoltre le ferite non mi avrebbero permesso di combattere a piena energia, anzi mi avrebbero remato contro.
Ritornai a testa china e passo lento al mio posto. Poggiai il mento sul pugno della mia mano, mentre loro riprendevano a camminare.
Avevano capito con il mio gesto, che la cosa migliore da fare era preparare un piano e salvarla.
La missione di recupero era appena iniziata. Costi quel che costi l'avremmo riportata a casa.
Tutti noi ci voltammo verso la parete. Alla spalle di Kagoya, che compreso lui si girò.
Non c'era nulla, ma era come se percepissimo l'aura di un demone all'interno di essa.
Eppure, non poteva esser entrato nessuno dentro la dimora.
Era impossibile."Lo sentite anche voi?"
Tomioka fu il primo a parlare. Lo percepivamo tutti. Annuì per primo.
Un grande buco nero si aprì all'interno della parete, come se fosse il monitor di un televisore.
Era la prima volta che vedevo una cosa del genere, che un demone riuscisse a portare le sue abilità vampiriche fino a noi.
Significava che erano vicini? Poteva aggredirci con i suoi poteri?
Quello schermo nero iniziò a mostrarci una stanza. Le pareti gialle erano macchiate da schizzi di sangue. Non c'era niente se non quelle chiazze rosse. E poi, la mia testa ebbe un mancamento. Lei era lì. Legata come se fosse un mostro da uccidere e torturare. Polsi e caviglie erano strette al muro ai loro opposti, e la sua testa era china su se stessa. Ichika era priva di sensi.
Eravamo tutti in silenzio a guardare il suo corpo inerme.
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Sanemi's Light
FantasiFurono le sue attenzione, le sue delicate carezze e il suo dolce sorriso a farmi innamorare di lui. Ero sempre stata la ragazza che osservava gli altri innamorarsi, senza mai capire cosa significasse davvero la parola amore, finché un giorno non dec...