SABRINA'S POV
Tutto procedeva alla grande, questa mattinata in spiaggia è riuscita a farmi svagare il cervello, ma c'era qualcosa che mi faceva andare il cuore in caos, o meglio, qualcuno. Maria si comportava in modo strano, molto spesso si incantava e se ne stava con i suoi pensieri, mi domando quale sia la sua preoccupazione. Odio vederla così, mi manca il suo sorriso, bello quanto il tramonto, quanto il mare, volevo aiutarla.
"Marì, te posso chiede 'na cosa?" chiedo.
...
Rieccoci qui, non m'ha sentita. La guardo e noto che, ovviamente, è incantata.
"Maria?" le tocco la spalla.
"Sabrina, dimmi" risponde lei, scuotendo la testa. Sospiro, e le chiedo
"Qual è il problema? Te vedo tutto il tempo incantata e per i fatti tuoi, dimmi cosa c'è che non va, Marì." Non capisco, siamo tutti e cinque in spiaggia e lei si comporta così? Dev'essere un fattaccio. Il mio cuore non riusciva a sopportare tutto ciò, volevo vederla stare bene.
"È che...sono preoccupata per la prima puntata di Tu si que vales..." risponde Maria.
Maria preoccupata per una sua trasmissione? Non ci credo. Ovviamente stava mentendo, ma se lei non vuole dirmi la verità, allora sforzarla è inutile. Devo darle corda, almeno per questa volta.
"Preoccuparti? E pe' cosa? Tranquilla, ce divertiremo 'n botto!" le dico. Lei mi guarda, dritta negli occhi, e si morde il labbro inferiore. Rieccoci, mi sono persa nei suoi occhi. Questa donna mi farà uscire pazza, sia nel bene che nel male. Però, non mi sembrava giusto...Distolgo lo sguardo, anche se con fatica. Non era giusto per mio marito, Flavio. Sabrina, ma cosa stai facendo? Non voglio farlo soffrire, ne tantomeno fare brutta figura con Maria. Siamo solo amiche.
"Ragazzi, si è fatto tardi, io me ne vado." dico.
Prendo il telo e metto tutto dentro la borsa mare, ora posso anche andarmene.
"Aspetta!" esclama la biondina.
Mi giro e la guardo con aria confusa.
"Vuoi che ti accompagni?" mi chiede, indicandomi la sua macchina. Maria aveva un mezzo sorriso stampato in faccia, e se farmi accompagnare l'avrebbe fatta felice, allora dovevo accettare.
"E va bene, però togliete quel sorriso dalla faccia."
In realtà amo il suo sorriso, anzi, amo tutta lei.
IN MACCHINA
"Mettiti la cintura, scema" mi dice Maria, mentre osserva ogni movimento che faccio.
"Ma un po' de cazzi tua? Chiedo pe' un amico, eh." le rispondo, accennando una risata.
Siamo partite, Maria ha acceso la macchina e questo silenzio imbarazzante mi devasta. Guardo la strada, non voglio farle capire il mio imbarazzo.
"Senti, Sabrì, non te l'ho ancora detto, ma il tuo costume è proprio bello."
Sto sognando? No, non sto sognando. In realtà ero più felice del silenzio che è svanito, ma anche il complimento di Maria non era male. Quando l'ha detto ho sentito un brivido passarmi su per la schiena, avevo il cuore che batteva all'impazzata.
"Grazie, ma tanto lo sai che ogni cosa su de me sta a pennello!" le rispondo.
Maria ride, e gira la testa verso di me per guardarmi meglio. Con la coda dell'occhio noto che si morde il labbro inferiore, ma che problema c'aveva co' sto labbro? La ignoro, sapevo che se l'avessi guardata negli occhi mi sarei persa nel vuoto totale.
"Smettila de guardare tutta la mia bellezza, concentrati sulla strada."
Non ero riuscita a contenermi, ma vabbè, con Maria si può scherzare, è una persona che accoglie l'ironia a braccia aperte. Intanto, dopo aver sentito ciò, Maria scuote la testa e sorride, che bello, sono riuscita a farla sorridere. Accenno anch'io un sorriso, e la guardo, guardo ogni suo particolare. I suoi occhi, il suo naso, la sua bocca, sono perfetti. Lei è perfetta.
"Ehi, pashmina, sei pronta per la prima puntata di Tu si que vales domani?" mi chiede Maria.
La guardo e alzo le sopracciglia, perché proprio questa domanda?
"Te pare che non lo sono?" le rispondo, mentre gesticolo come al solito.
...
Maria non mi rispose, non so perchè, forse era troppo concentrata sulla strada, oppure era di nuovo per i suoi pensieri.
"Ah, e comunque se dice pashmirina" le dico.
Lei mi guarda e scuote la testa, ormai era abituata a me che la correggevo per ogni cosa.
"Eccoci, siamo arrivate, Sabri."
"Va bene, a domani allora..." le rispondo.
"Come a domani? Sono solo le due del pomeriggio e devo aspettare fino a domani per sentirti?" mi dice lei. Non capivo il perché di questa domanda, forse sono pe' davero importante per lei, e questa cosa mi fa strizzare il cuore di gioia. La guardo e sorrido,
"Non riesci proprio a stare senza de me per una giornata intera, eh?"
Maria mi guarda, e noto che c'è tensione nell'aria, meglio scendere dalla macchina.
"Beh, allora a dopo, biondina." le dico.
"A dopo." mi dice Maria, salutandomi con la mano. Mi dirigo verso la porta del condominio, ma c'è qualcosa che mi ferma dall'aprirla. La mano mi trema e non riesco a infilare la chiave nella fessura, cosa mi sta succedendo? In questi giorni ho così tanti pensieri nella testa che mi stanno per soffocare. Fra Maria, Flavio, le trasmissioni...ormai non mi sento più la testa. È tutto così...confuso. Sento le lacrime scendere dal mio viso, sembrano così bollenti da scottarmi e ustionarmi. Sento la voce di Maria, stava scendendo dalla macchina.
"Sabrina?" dice lei. Non voglio farle vedere che piango, così rimango girata dall'altra parte. Maria mi tocca la spalla, e poi mi abbraccia da dietro. Questo abbraccio era così inaspettato che è riuscita a farmi sentire le farfalle nello stomaco, in così pochi secondi Maria è riuscita a farmi cambiare umore. È così difficile capire chi amo, è tutto difficile.
"G-Grazie, Mery." le dico io, con una voce balbuziente. Ormai le lacrime mi stavano facendo annegare, a malapena riuscivo a parlare, singhiozzavo.
"Vieni, ti accompagno in ascensore."
Maria mi prende per la mano e ci incamminiamo verso l'ascensore.
"A che piano abiti? Il quarto, giusto?" mi chiede lei. Io annuisco, e così Maria schiaccia il pulsante del quattro nell'ascensore. Siamo in un posto così stretto che riesco a sentire il suo respiro affannato, è preoccupata per me.
Maria mi guarda, e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio,
"Io vado al sesto, lei?" mi dice. Rieccoci con la stupidità di Maria. Io rido, e le dico
"Ma la smetti de percularmi? Lo sanno tutti che ti è piaciuto quel film!"
"Ovvio che mi è piaciuto." mi risponde.
Sorrido, e intanto siamo arrivate al quarto piano.
"Grazie Maria, non so come avrei fatto senza...il tuo aiuto." Volevo dirle "senza di te", ma avevo paura che l'avrebbe presa male, non mi lascerò sfuggire la persona più importante della mia vita.
"Di niente, scema."MARIA'S POV
Sabrina stava quasi per chiudere la porta di casa, quando la mia impulsività agisce.
"Sabrina!" esclamo.
Sabrina mi guarda, e aveva un'espressione sia stanca che confusa, perchè l'ho urlato?
L'ho guardata per qualche secondo, e poi le ho detto:
"Ehm, che ne dici se...dormissi da te?" Maria ma perchè non ti stai zitta?! Non so il perchè gliel'abbia chiesto, sicuramente mi dirà di no perchè c'è Flavio e farò una delle mie solite figuracce.
"Certo." mi risponde lei. Mi ha veramente detto di si? Cerco di nascondere il sorriso, ma in realtà sento la gioia arrivarmi in gola.
"E Flavio?" le chiedo.
"Oggi dorme in studio, questioni...lavorative." Mi dice, guardando per terra. Sta mentendo, e non so il perchè, ma non voglio andare oltre.
Mi avvicino a lei e le do un bacio sulla fronte,
"Andrà tutto bene, okay?" le dico. Sabrina mi guarda, e appoggia la sua testa sul mio petto. È chiaro, la amo, la amo più di ogni altra cosa. Vorrei stringerla così forte da farle capire quanto è importante per me, vorrei baciarla, e dirle quel che provo. Sabrina si distacca, mi guarda e fa segno di entrare dentro.
IN CAMERA DA LETTO
"Che bello questo tuo pigiama, Sabri."
"Roba così te la sogni, fija mia!" mi dice.
È così bello indossare i vestiti di Sabrina, sento il suo profumo alle rose che riesco a riconoscere da chilometri di distanza.
"Vuoi stenderti sul letto con me?" mi chiede Sabrina.
"Certo." Mi sdraio sul letto insieme a lei, e intanto guardiamo qualche video sui social. Sabrina scorre fra tutti i video e le capita uno su di noi, su noi due. Era di qualcuno che ci vedeva bene insieme, che ci "shippava" alla follia. Guardo Sabrina e noto che diventa bordò, come se qualcuno le avesse tirato un pomodoro in faccia.
"Tutto bene?" le chiedo. Non vorrei che avesse il raffreddore, o addirittura la febbre, meglio accertarsi. Sabrina annuisce e mi stringe la mano. Quella stretta di mano può sembrare una cosa da niente, ma per me è il mondo, è come se le nostre anime si fossero unite per crearne una tutt'una. Mi sentivo connessa a lei, come quando abbracci qualcuno così forte da non riuscire a respirare. Feci scappare un sorriso, e la guardai dritta negli occhi.SABRINA'S POV
Non sono riuscita a non stringere la mano di Maria, il mio cuore batte ancora velocemente, come se avessi la tachicardia. Avete capito cosa me fa sta donna? Non riesco più a togliermela dalla mente.
"Ehi, Sabrina, ma cos'è successo con Flavio? Prima ti ho sentita titubante." mi chiede Maria, mentre mi accarezza la guancia con il pollice.
"'Marì, un casino. Ha detto che vuole una pausa, così adesso dorme in studio finchè non capisce cosa fare...Non so se lo amo ancora."
Sono finalmente riuscita ad esprimere a qualcuno ciò che provo verso Flavio, non ci ero riuscita nemmeno con mia madre, ogni volta che provavo a parlarne mi bloccavo. Di Maria mi fido ciecamente, potrei anche dirle le persone che odio, per me lei è come una seconda sorella. Con lei mi sentivo al sicuro.
"Spero che le cose fra di voi si aggiustano." mi dice, spostando il mio viso verso il suo. Non so se voglio che le cose si riaggiustino fra me e Flavio, quella scintilla che sentivo prima ormai è scomparsa. Sentivo di non amarlo più, non come prima. Guardo Maria e annuisco, poi faccio cadere lo sguardo verso il telefono. Più scorro, più mi capitano video di me e lei, ormai non riesco a nascondere quel maledetto sorriso che significa più di mille parole. Io e Maria passammo la giornata parlando, sorridendo e ridendo insieme, poi arrivò la sera...
"Non dormi?" mi dice Maria con un tono confuso.
"Si, si...ora dormo." le rispondo. No, non è vero, non riesco proprio a dormire. Maria, in qualche modo, l'aveva capito, e mi prende i fianchi per avvicinarmi a lei. Mi mette le braccia intorno al busto per abbracciarmi, e intanto mi faccio scappare un sorriso. Non avevo più le forze per parlare, così mi addormento fra le sue braccia invano. Domani sarà un'altra lunga giornata.
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Un amore contro le regole
RomanceUna storia d'amore complicata su Sabrina Ferilli e Maria de Filippi, che aspetti a leggerla?