Capitolo 9. Una nonnetta killer.

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Brandon era seduto sul pavimento,l'avevano pestato ancora,aveva provato a
reagire ma era inutile,lui era uno e loro erano troppi. Mentre era seduto a terra
nella sua cella,di fronte a questa c'era Baiko,con i suoi uomini. Brandon voleva
scappare,non da codardo,voleva andarsene per poter chiamare rinforzi e
sconfiggere Baiko una volta per tutte. Rinforzi,e pensare che lui aveva un
esercito,non aveva saputo guidarlo,non aveva saputo difenderlo,aveva perso
persino il luogotenente. Con questi pensieri Brandon si tormentava. Poi vide una
cosa strana che attirò la sua attenzione: Baiko aveva preparato una specie di
altarino,ci aveva messo delle candele,si era chinato ed aveva iniziato a salmodiare.
Si alzò del fumo dalle candele,aveva un odore forte,come l'incenso,fantastico! Non
puzza abbastanza qui?,pensò Brandon.
Quel fumo si concentrò sull'altarino e si fece scuro;ma non scuro,come dire nero,si
fece scuro come la notte quando non ci sono le stelle,scuro come un pozzo senza
fondo,scuro come quando,mentre fai un brutto sogno,non riesci ad aprire gli occhi e
ti sembra mancare la voce. Quel fumo concentrava l'Oscurità,quella vera.
Dissolvendosi apparve un'anziana donna,vestita con una lunga tunica dello stesso
colore del fumo. Era anziana,molto anziana,era bassa,rugosa e bianca in volto.
Aveva pochi capelli,ed erano neri,così come i suoi occhi:scuri come la pece.
Baiko si alzò. "Vostra Signoria,vi prego di perdonarmi per il disturbo ma ho bisogno
ancora di voi..".
"Ovvio,non puoi nulla da solo,senza di me questa guerra l'avresti persa mesi fa!"
La voce di quella donna era stridula e fastidiosa. Lei inziò a camminare per la
tenda,girando attorno al tavolo che era al centro,subito fu colpita da un
soldato,quello che aveva il bracciale di Brandon.
"E quello dove l'hai preso?" Disse rivolgendosi al soldato.
"Io..l'ho preso al prigioniero..." Rispose con voce impaurita indicando Brandon. Lui
sentendosi chiamato in causa si alzò,e si avvicinò alle grate. Anche la donna si
avvicinò a lui. Con la sua mano magra e raggrinzita lo prese per il mento,come
fanno le nonne coi loro nipotini,solo che questa nonna era agghiacciante.
"Dove l'hai preso?" Chiese a Brandon.
Lui si allontanò dalla sua presa e non rispose.
"Dimmi la verità:la conosci,conosci la fata col potere infinito?!"
"Chi siete voi che volete una mia risposta?"
"Non rispondermi con una domanda!"
"Allora non risponderò affatto!"
La donna con un gesto scaraventò Brandon a terra,lui ne dedusse che era una
strega.
La strega disse:
"Baiko,non perderlo di vista! Piccolo isolente che non è altro,non è ancora nato chi
mi tiene testa,alla fine vi piegate tutti!"
"Ma cero Vostra Signoria,riguardo a quell'aiuto che vi chiedevo.."
"Hai già chiesto abbastanza!"
"Sì ma..".
"Abbastanza.."
"Certo,certo,avete ragione.."
"Lo so! E la prossima volta non invocarmi se non per un vero motivo!"
Così l'anziana strega scomparve com'era apparsa:in una nuvola di fumo,scuro
quanto un incubo.
Baiko si girò verso Brandon e disse ai suoi uomini:
"Forza!" Gli fece un cenno con la testa indicandogli di andare da Brandon.
Questi entrarono nella sua cella,ancora una volta,lo bloccavano per le braccia e due
iniziarono a picchiarlo. Baiko gli si piazzò davanti:
"Dillo a me! Conosci la fata? Chi te l'ha dato quel bracciale?"
Brandon rimase in silenzio. Ecco che arrivò un altro pugno.
"Parlerai..." Disse Baiko.
Così lasciarono Brandon da solo nella sua cella.
Certo che è dura stare con la mia ragazza,adesso ci manca solo una nonnetta
killer! Pensò il ragazzo,mentre una delle ferite cominciava a sanguinare.

Continua...

Infinity Love 2. - Il Potere Del Ricordo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora