Infinity Love 2. - Il Potere Del Ricordo.

Capitolo 20. Una nobildonna ci indica la strada.

Il Deserto del Jihkala era il più grande della Dimensione Magica,ed anche il più
pericoloso. Proprio per questo la sua superficie era attraversata da pochi. Tempi
addietro la maggior parte del Deserto era proprietà del Mish-Fahrat e nobili e
mercanti lo attraversavano per arrivare dal grande sovrano.
Quando il sovrano doveva prender moglie scelse la Principessa Ihssan,e
quest'avvenimento scatenò l'ira della Contessa De Amary,quest'ultima era una
fata,a detta di tutti,ma in realtà praticava la magia oscura. Qualcuno dice che fece
perfino un patto con l'Oscura,dandole in cambio del Potere Oscuro, il suo
potere,il Potere Infinito.
Ottenuto il Potere Oscuro,la Contessa De Amary fece innamorare di lei il MishFahrat,il quale fece imprigionare sua moglie Ihssan poichè sotto incantesimo.
Qualcuno racconta che Ihssan riuscì a scappare grazie all'aiuto del maggiordomo di
palazzo,la ragazza riuscì a far svegliare suo marito dall'incantesimo e lui cacciò via
la Contessa. Anche l'Oscura la punì,per aver sprecato il potere che lei le aveva
concesso,la condannò a vagare errante nel deserto come spirito,ma prima di
ricevere la maledizione la Contessa riuscì ad uccidere Ihssan. Il Mish-Fahrat non fu
più lo stesso e perse ogni cosa.
Tornando a noi,la squadra attraversava il deserto,i ragazzi non vedevano l'ora di
uscire da lì.
Il cielo pian piano si oscurò.
"Oh,speriamo che non succeda niente,non ne posso più!" Esclamò Flora guardando
il cielo.
Davanti a loro si alzò la sabbia in un turbinio e si materializzò una donna. Era una
bella donna,vestita elegantemente,aveva i capelli raccolti e portava dei gioielli. La
cosa strana però,era che sembrava un'ombra.
I ragazzi erano sconvolti.
"È un fantasma?!" Esclamò Nex.
"Io preferisco,ombra." Disse la donna. "Mi presento,sono la Contessa De Amary."
"E cosa vuoi?" Chiese cauto Thoren.
"Mi manda la mia signora." Rispose con una voce gelida e stizzita.
"E chi sarebbe?" Domandò Bloom.
"Lei è l'Oscura."
Flora capì.
"Cosa vuoi da noi?" Chiese Aisha.
"La mia signore mi manda ad avvertirvi e a dire alla vostra amica che deve
ubbidirle,altrimenti gliela farà pagare."
I ragazzi sulle prime non capirono,poi Flora disse:
"Dì alla tua signora che non ho paura di lei!"
"Invece dovresti averne,la sottovalutai,una volta,e guardami adesso!"
"Fa' una cosa: vai a dire alla tua signora che lasci stare i miei amici perchè loro non
c'entrano nulla,e dille anche che è inutile che mi minaccia,se avesse voluto farmi
qualcosa l'avrebbe già fatto!"
"Si aspettava che le avresti dato questa risposta,per questo mi ha detto di darti
questo!"
Tra le mani di Flora apparì il braccialetto di Brandon,quello che gli aveva dato lei.
"Brandon." Bisbigliò Flora preoccupata. La fata guardò la Contessa che rise
soddisfatta.
"Vedo che ti ho convinta! Andiamo,mi ha detto che devo portarvi fuori di qui,per
permetterti di andare quanto prima dove devi."
"Flora,ma che cos'è?" Chiese Thoren.
Flora non rispose e strinse il braccialetto fra le mani.
Improvvisamente intorno a loro divenne tutto buio,l'oscurità era fitta e non si
vedeva nulla. Poi le tenebre si dissolsero e loro si ritrovarono ai confini del
deserto:erano usciti,e quell'immensità si estendeva davanti a loro.
La Contessa era rimasta oltre il confine,nel deserto,infatti lei non poteva uscire.
"Missione compiuta!" La Contessa De Amery fece una riverenza.
"Hey,tu," si rivolse a Flora," un consiglio gratuito:non sottovalutarla e ubbediscile e
forse non farai la mia stessa fine." Disse con malinconia,poi,si dissolse nell'oscurità.
"Flora,ma che succede? Di cosa stava parlando?" Chiese Bloom.
"Ve lo spiego..poi,adesso abbiamo lo Scettro d'Oro,andiamo su Marbourne!"
Flora aveva liquidato la questione con tanta determinazione che nessuno chiese
altro.
Così grazie a quell'inquietante ombra erano riusciti ad uscire dal deserto in un
attimo,si diressero immediatamente su Marbourne. Erano contenti di avercela fatta
ma il morale della squadra si abbassò ricordando che in quel deserto ne erano
entrati in sette e ne erano usciti in sei.
Dopo poche ore raggiunsero Marbourne.
Quello che videro appena arrivati era una vera e propria catastrofe naturale:l'acqua
aveva distrutto tutto,aveva inondato le strade e c'era fango dappertutto.
Andarono presso il re. Al castello erano rifugiati i sudditi cui l'acqua aveva tolto
ogni possibilità di stare a casa.
I ragazzi,davanti al re,si inchinarono,poi Thoren disse:
"Vostra Maestà,siamo qui perchè lo abbiamo trovato,abbiamo trovato lo Scettro
d'Oro."
"Molto bene! Vi ringrazio da parte di tutto il Regno di Marbourne,ora per
favore,andate e salvate il mio Regno."
I ragazzi fecero un altro inchino ed uscirono dalla stanza,lì nel palazzo c'erano i
sudditi e una donna si avvicinò.
"Voi,voi siete tornati dal Deserto?"
"Sì.".
"E allora,ditemi: dov'è mio figlio?"
I ragazzi compresero che quella doveva essere la madre di Alan.
"Signora," cominciò Thoren,"suo figlio è un eroe.."
"No.."
"E lo ricorderemo sempre come tale,un soldato coraggioso e valoroso.."
La donna si mise una mano alla bocca per soffocare i singhiozzi.
"Mi dispiace..." Disse Thoren.
La donna fu raggiunta da un uomo,che doveva essere il padre di Alan,capì tutto
dalla reazione di sua moglie,le mise una mano attorno alle spalle,salutò i ragazzi
con un cenno della testa,e si allontanò con sua moglie.
I ragazzi uscirono dal palazzo e si diressero alla baia,tutto partiva da lì.
Allora Flora,Bloom e Aisha presero lo Scettro e formularono l'incantesimo:
Noi invochiamo il tuo potere
Dalla tua terra che venga il sole
E la sete che porti con te
Faccia ritirare l'acqua di sale
Nella sfera di cristallo sullo scettro,la sabbia iniziò a muoversi,in quella sfera si
stava svolgendo una tempesta di sabbia,lo scettro emanò una forte luce e le acque
che inondavano la città iniziarono a seccarsi,poi le strade furono libere,il livello del
mare si abbassò e tutto tornò alla normalità.
I ragazzi esultarono e si abbracciarono l'un l'altro soddisfatti.
"Torniamo a casa!" Disse Aisha come se si fosse tolta un peso dal petto.
I ragazzi si rimisero in viaggio e la sera stessa arrivarono ad Alfea.