𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟔. "𝐋'𝐔𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐚 𝐋𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐳𝐚"

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Aver terminato di registrare poteva significare solo meno stress.

Quindi, passare più tempo senza riempirsi la testa di pensieri.

Svegliarsi preso il mattino e addormentarsi tardi la sera.

Demet ha vinto la scommessa, perciò ha richiesto a Can di eseguire i suoi ordini per un giorno intero.

Pur di non pensare al dolore che prova.

Il ragazzo ha acconsentito, anche perché non aveva possibilità di scelta.

Can ha accettato soprattutto per distrarsi.

Per non pensare alle cose brutte che quei dolori possano portare.

Per ventiquattr'ore è stato dietro di lei, nel bene e nel male.

La sua ragazza ha richiesto molto spesso di avere massaggi, approfittandone un po' troppo, senza però mai mettersi a pancia in giù.

Can ha persino provato a calmare quei doloretti al basso ventre con i suoi movimenti, ma senza successo.

Difatti, hanno pensato che fosse stanchezza.

Una volta tornati a casa Yaman, immediatamente si è poggiata sul letto ed è crollata.

Can è rimasto ad osservarla.

A perdersi in lei.

Ha persino ignorato le chiamate dei genitori di lei, che richiedevano la presenza di Demet.

Prova poi a contattare Burcu.

Vuole sapere dove si trovi sua sorella e soprattutto, se ha intenzione di tornare a casa o di restare fuori, a casa di alcuni suoi amici.

Ma mentre aspetta la risposta di sua sorella, crolla anche lui in un sonno profondo.

Sogna tante cose belle.

Ma sognare si può.

Immaginare che la vita non sia una delusione, non porta a niente di brutto.

Così come succede con Demet, che è immersa in uno dei sogni più belli che lei abbia mai fatto.

Viene però risvegliata da un forte senso di nausea.

E non soltanto.

Sembra che i crampi siano aumentati.

Ha la netta sensazione che qualcosa non stia andando secondo il verso giusto.

Non riuscendo a muoversi, prova in tutti i modi a richiamare Can, con quel filo di voce che si ritrova.

Quando il ragazzo si sveglia, batte con la fronte su quella di lei, portandosi poi una mano su.

«Uff, sta attento» Il suo tono è bassissimo.

Quasi non si è sentito.

«Scusami... Cosa succede? Dem, sei pallida»

Subito scatta in allerta.

Si avvicina poco di più a lei, prendendole la mano.

Entrambi si rendono conto di un dettaglio importante.

Quel dettaglio che ha permesso al loro mondo di crollargli addosso.

«Stai perdendo sangue, Dem»

Quel sangue che dalla mano di Demet, è passato sulla mano di Can, unendo entrambi nel dolore.

La ragazza avverte il battito cardiaco aumentare.

Inizia a sudare.

Non sa se sia per la forte sofferenza, o per la paura che il suo bambino stia andando via.

𝐔𝐧'𝐄𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora