Sociopatico? Bhe potrei amarlo lo stesso giusto?! || Volume 2

capitolo 45

La mattina seguente mi svegliai e andai di sotto a fare colazione dove ad aspettarmi c'era mio padre e zio voldy.

S: buongiorno figliola

Io: giorno papà

Dissi sorridendogli per poi addentare il cornetto

Voldy: come sta la prossima erede al trono?

Io: notevolmente bene

Voldy: e mio figlio? Dov'è mio figlio?

Io: mi stavo facendo la stessa domanda dato che, se non si muove, faremo tardi a lezione

S: vado a chiamarlo

Io: tranquillo papà non c'è ne è bisogno

Io:" amore mio ti amo tanto ma devi muoverti a scendere, ti stiamo aspettando"

Mt:" arrivo madmoiselle"

Risi a quel nomignolo così stupido ma allo stesso tempo cosi carino

Voldy: comunicate attraverso le menti?

Io: già

Voldy: ambigua come cosa. Riesci a farlo con tutti?

Io: non lo so,  non credo.

Vedevo Voldemort alquanto incuriosito da questa cosa, era come se non se lo aspettasse.

Poco dopo scese Mattheo, insieme a tutti gli altri, presero un cornetto al volo e poi ci smaterializzammo ad Hogworts dove abbiamo dovuto correre verso l'aula di pozioni per non beccare una punizione da Piton.

Tempismo perfetto noi entrammo con il professore dietro, per questo non poteva dirci niente.

Piton 0                Rachele 1

Inziò a fare lezione sulle creature sovrannaturali spiegandoci, per ogni singola specie, tutte le caratteristiche estetiche, fisiche e mentali e quali sono le differenze tra una specie e un'altra.

Invece, io, sono un'eccezione dell'eccezione. Una specie sovrannaturale scaturita da un insieme di poteri sovrannaturali.

Sono unica lo so. No a parte gli scherzi, veramente non esiste nessuna persona uguale a me?

Questa cosa sarei andata ad approfondirla più tardi nella biblioteca, adesso non mi restava altro che ascoltare il professore e sopportare Mattheo che si lamentava ogni due secondi perché aveva fame, aveva sonno e non voleva sentire la lezione.

Giuro che il mio livello di sopportazione è pari a zero, per questo, non so quale santo mi abbia aiutato a non urlargli contro.