Non farlo mai più

462 28 0
                                    

Charles

Ormai è sera, "ragazzo gli consiglio di tornare domani l'orario di visita è terminato" mi comunica un infermiere, "non me ne vado da qui fino a quando non mi diranno che sta bene" rispondo, "è per caso un parente?" domanda il ragazzo col camice, "sono il suo ragazzo" esordisco, "non posso farci nulla ho bisogno di un parente della ragazza" risponde il ragazzo, "non me ne frega, sono il suo ragazzo per la miseria voglio solo sapere se sta bene" dico "posso dirle soltanto che la stanno tenendo controllata ma per ore sembra dormire, ma nulla di più"

Hazel

Mi risveglio e vedo le mie braccia ricoperte di tubicini, mi guardò intorno e noto che ero in ospedale, "cos'è successo?" Chiedo appena vedo un'infermiere entrare nella mi stanza, "hai perso i sensi a causa del troppo sangue che hai perso" mi informa l'infermiere "come ci sono arrivata qui?" Domando, "un ragazzo ha chiamato i soccorsi che ti hanno portato qui, per poco non morivi, sei stata fortunata che gli abbia chiamati in tempo" mi comunica la l'uomo, "dove è il mio telefono ?" Chiedo al ragazzo, "non ti serve adesso, ti devi riposare" risponde calmo, "devo chiamare il mio ragazzo!" esclamo, "penso che sia in sala d'attesa colui che stai cercando".

Pov. Charles

"Ragazzo, ragazzo" mi sveglia un infermiere "c'è qualcuno che la vuole vedere" continua il ragazzo, mi tiro in piedi e seguo il ragazzo all'interno del reparto, fino alla sua camera, "si è appena svegliata, non farle troppe domande" mi informe l'infermiere, dopodiché mi lascia entrare; la vedo lì sdraiata quel letto, con i tubi infilati nelle braccia, aveva gli occhi chiusi, mi siedo sulla poltrona vicino al suo letto e gli stringo la mano "Hazel" dico piano, i suoi occhi si aprono lentamente, volte lo sguardo verso di me "Charles" dice sorridendo, sul suo volto, si poteva percepire la stanchezza, muove le labbra come per dire qualcosa "tranquilla non devi dire niente" esclamo, "vieni qua" dice indicando il suo letto, mi siedo affianco a lei sul letto a appoggio la sua testa al mio torace tenendo unite le mani, "non farlo mai più, quando sentì il bisogno di farti del male, chiamami e lo affrontiamo insieme, non sei sola Hazel ti aiuterò ad uscirne, ma non farti del male ti prego" concludo, "Ho paura Charles, sono una delusione per gli altri" esordisce lei, "non è vero, non devi ascoltare ciò che dice tuo padre e ti dimostrerò che non sei una delusione" dico, mi sorride e si addormenta, mi sposto e torno sulla poltrona e poco dopo mi addormento anch'io.

È mattina e mi suona il telefono, "Charles ho visto ora il tuo messaggio, come sta?" Mi domanda Alex, "sta bene ora sta dormendo, in teoria oggi la dimettono"rispondo
"Grazie Charles, io devo sistemare delle cose con mio padre, potresti portarla a casa tua poi passo a prenderla se per te non è un problema!, esclama lui "si certo nessun problema" rispondo per poi chiudere la chiamata.

Ormai è mezzogiorno quando la dimettono, la porta a casa mia, "cosa vuoi da mangiare?" Domando, "boh quello che hai" risponde; alla fine opto per della pasta al sugo; "ti sei migliorato dall'ultima volta" esclama Hazel, "SHAHAAH mi sono esercitato molto" dico ridendo, "il tuo allenamento ha dato i suoi frutti" esordisce lei, una volta finito di pranzare ci sediamo sul divano, accendo la televisione ed accedo a Netflix e metto una puntata di Friends.

Hazel

Stavamo guardando Friends ormai da due ore, quando mi venne fame ed il mio stomaco incominciò a brontolare, "Charles tu hai fame?" Chiedo, "adesso che mi ci hai fatto pensare si" risponde, "se vuoi possiamo ordinare qualcosa, in casa ho poco niente" esordisce lui, "eh se facessimo una torta?" Domando, "ok mi piace" esclama lui; andiamo al supermercato a procurarci gli ingredienti per fare  la torta, abbiamo deciso di fare quella al kinder Bueno bianco, torniamo a casa e ci mettiamo in cucina, io faccio sciogliere a bagnomaria il cioccolato  mentre Charles montare  le uova con lo zucchero fino, una volta ottenuto un composto spumoso, io setaccio la farina con il lievito per poi unirli al composto di uova, Charles tagli il burro in e ci unisce il cioccolato e lo uniamo al composto, successivamente lo mescolo fino ad ottenere un composto omogeneo, una volta ottenuto lo spostiamo in uno stampo imburrato ed infarinato poi lo mettiamo in forno a 170 gradi per circa 30 minuti, dopodiché la togliamo e la facciamo raffreddare completamente, successivamente ammorbidiamo a bagnomaria la crema spalmabile bianca e la versiamo sulla torta, la stendiamo sulla superficie, sempre a bagnomaria sciogliamo la nutella per poi metterla nella sac a poche con la quale ci facciamo dei disegni sopra, "non è venuta male" dice mentre ne assaggia una fetta che poi allunga anche a me, gli ho un morso "hai proprio ragione" esclamo, "hai una briciola sul lato del labbro" dice indicandomi il lato sinistro, provo a togliermelo con la lingua ma "uhm no aspetta" disse prima di avvicinarsi e laccarmi il lato del labbro, "ok adesso non c'è più" esordisce.

Charles

Mi sorride; non riesco a resistere al suo sorriso, gli prendo il volto fra le mani e lo avvicino al mio dopodiché mi impossesso delle sue labbra, la tiro su in modo tale che lei possa legare le sue gambe alla mia vita, dopodiché torno in sala e mi siedo sul divano con lei ancora attaccata a me, quando all'improvviso bussano alla porta, vado ad aprire "ciao Arthur" esclamo sorpreso , "ciao Charles, non troppo entusiasmo mi raccomando" dice ricambiando il saluto, "Oh ciao Hazel! non ti avevo visto" dice , "ciao Arthur!" esclama lei ricambiando il saluto, "che vuoi Arthur?" domando a mio fratello, "mi serve una bandana, mi chiedevo se tu potessi prestarmene una" esordisce lui, "si certo vai a prenderla" dico, dopo poco riascende, "Arthur vuoi un pezzo di torta?" Gli chiede Hazel, "si, certo volentieri, chi l'ha fatta?" Domanda assaggiandone un pezzo, "io e tuo fratello" esclama lei, "Ahahaha, impossibile che l'abbia fatta mio fratello è troppo buona" esclama Arthur, "ah ah ah simpatico" dico, "ed invece è proprio così" ribadisce Hazel a mio fratello, "allora sei riuscita a fare miracoli" esclama Arthur, "dopo questa puoi anche andare" dico scherzando, "va bene, vi lascio da soli" dice lui, "vai fuori" ripeto io, "va bene, ciao Hazel, ciao Charles" dice prima di andare via, "ahahahahahs, è simpatico tuo fratello" dice appena richiudo la porta, "ah si?" Esclamo, "si" ripete lei  la prendo e me la carico sulla schiena, "Charles lasciami giù" esordisce ridendo, la lascio cadere sul divano per poi fargli il solletico "Ahahaha Charles basta"dice lei "la smetterò quando ritirerei quello che hai detto" rispondo, "Ahahaha mai"; continuiamo così per circa mezz'ora poi arriva Alexander; "ci vediamo domani chèrie" esordisco, prima di lasciargli un bacio e lasciarla andare via.

Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora