Hungry or Not

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　　　 　　　　　☆ 𝐡𝐞𝐫𝐞'𝐬 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭!
　　　 　　　　　@𝗀𝗂𝗇𝗀𝖾𝗋𝗍𝗁𝗈𝗋𝗇𝗌
　　　 　　　　　𝗍𝗁𝖾 𝖻𝗎𝗋𝗋𝗈𝗐, 𝗈𝗍𝗍𝖾𝗋𝗒 𝗌𝗍 𝖼𝖺𝗍𝖼𝗁𝗉𝗈𝗅𝖾, 𝗎𝗄
　　　 　　　　　𝟣𝟣 𝗀𝗂𝗎𝗀𝗇𝗈 𝟤𝟢𝟤𝟤 - 𝗅𝖺𝗍𝖾 𝗇𝗂𝗀𝗁𝗍 ☆
　　　 　　　　　𝘌 𝘩𝘰 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘢𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘦𝘳𝘦, 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘦 𝘱𝘰𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦. 𝘔𝘢 𝘊𝘰𝘳𝘢𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘶𝘰𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘰, 𝘴𝘪̀ 𝘊𝘰𝘳𝘢𝘭𝘪𝘯𝘦 𝘷𝘰𝘳𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘳𝘪𝘳𝘦
　 　　 𝑻𝑾: 𝑬𝑨𝑻𝑰𝑵𝑮 𝑫𝑰𝑺𝑶𝑹𝑫𝑬𝑹 - 𝑨𝑵𝑶𝑹𝑬𝑺𝑺𝑰𝑨

　　　 　　𝐟𝐚𝐦𝐞 : 𝟭. 𝗮. Sᴇɴsᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴠɪsᴄᴇʀᴀʟᴇ sᴛɪᴍᴏʟᴀᴛᴀ ᴅᴀʟ ʙɪsᴏɢɴᴏ ᴅᴇʟ ᴄɪʙᴏ﹐ ᴀᴠᴠᴇʀᴛɪᴛᴀ ᴀ ᴅɪsᴛᴀɴᴢᴀ ᴠᴀʀɪᴀ ᴅᴀʟ ᴘᴀsᴛᴏ, ᴅᴀᴘᴘʀɪᴍᴀ ɴᴇʟʟᴀ ғᴏʀᴍᴀ ʟɪᴇᴠᴇ ᴅɪ ᴀᴘᴘᴇᴛɪᴛᴏ, ᴘᴏɪ ɪɴ ϙᴜᴇʟʟᴀ ᴅᴇғɪɴɪᴛᴀ ᴅɪ ғᴀᴍᴇ, ᴄᴀʀᴀᴛᴛᴇʀɪᴢᴢᴀᴛᴀ ᴅᴀʟ ᴅᴇsɪᴅᴇʀɪᴏ ɪᴍᴘᴇʀɪᴏsᴏ ᴅɪ ᴄɪʙᴏ, ᴅᴀ ᴄʀᴀᴍᴘɪ ᴅᴏʟᴏʀᴏsɪ ᴀʟʟ’ᴇᴘɪɢᴀsᴛʀɪᴏ (ᴍᴏʀsɪ ᴅᴇʟʟᴀ ғ.), ᴅᴀ ᴍᴀʟᴇssᴇʀᴇ ᴇ ᴅᴇʙᴏʟᴇᴢᴢᴀ ɢᴇɴᴇʀᴀʟɪ ᴄʜᴇ ᴘᴏssᴏɴᴏ ᴄᴜʟᴍɪɴᴀʀᴇ ɴᴇʟ ᴅᴇʟɪϙᴜɪᴏ. ( … ) 𝗯. Cᴏɴ sɪɢɴ. ᴘɪᴜ̀ ᴀᴍᴘɪᴏ, ɪɴsᴜғғɪᴄɪᴇɴᴢᴀ ᴏ ᴍᴀɴᴄᴀɴᴢᴀ ᴅɪ ᴄɪʙᴏ, ᴄᴏᴍᴇ sɪᴛᴜᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴀʙɪᴛᴜᴀʟᴇ ᴏ ᴅᴜʀᴇᴠᴏʟᴇ ɪɴ ᴄᴏɴsᴇɢᴜᴇɴᴢᴀ ᴅɪ ᴘᴀʀᴛɪᴄᴏʟᴀʀɪ ᴄᴏɴᴅɪᴢɪᴏɴɪ ᴇᴄᴏɴᴏᴍɪᴄʜᴇ ( … ) 𝟮. Usɪ ᴇsᴛᴇɴs. ᴇ ғɪɢ. 𝗮. Cᴀʀᴇsᴛɪᴀ ( … ) 𝗯. Dᴇsɪᴅᴇʀɪᴏ ɪɴᴛᴇɴsᴏ, ʙʀᴀᴍᴏsɪᴀ ( … ) 𝑑𝑖𝑧. 𝑡𝑟𝑒𝑐𝑐𝑎𝑛𝑖

　　　　　　　　 ( … ) — ha sempre avuto fame, una fame insaziabile, una fame che le si è sempre potuta leggere negli occhi, del colore di quelli di suo padre e dall’espressività di sua madre, sul viso paffuto di bambina. Ha sempre avuto fame, una fame insaziabile di cibo, amore, cultura, libertà, risate, leggerezza. Ha sempre avuto fame di tutto ciò che la vita poteva darle: fame di libri, fame di scritti, fame di musica, di ballo, di sapere. Ha sempre avuto fame di vita, la vita nel più profondo senso di se stessa, quella vita che scorre in ogni cosa: nel sangue nelle vene, lungo le arterie, dal cuore al cervello e ad ogni arto del corpo, nella linfa vitale degli alberi, in quella degli steli d’erba e delle foglie, nei petali dei fiori, nel vento che scuote i rami, nella pioggia che lava ogni peccato e sporcizia, nei tuoni che fanno tremare i vetri nelle fredde notti inglesi. Ha sempre avuto fame di sapere, quello che lega la conoscenza alla persona, il sapere puro che rende grande un cervello, che rende pensante una persona, il sapere quello che rende grandi senza innalzare l’ego, senza far sentire superiori, solo e semplicemente vivi e coscienti. Ha sempre avuto fame di cultura, quella che arriva con il sapere, che ci cammina a fianco a braccetto, che segue i suoi passi, che aumenta la capacità di comprendere ed accettare, che apre la mente e slancia lo sguardo oltre ogni limite umano. Ha sempre avuto fame di libertà, quella che fa correre veloce, che solleva i piedi da terra e che fa volare verso mondi apparentemente sconosciuti, quella che non intacca l’altro, ma lo eleva a pari, lo fa correre allo stesso passo. Ha sempre avuto fame di leggerezza, quella che cammina a braccetto al fianco della libertà, che rende il quotidiano più semplice e imprevedibile, che fa sorprese senza che siano sorprese, semplicemente perché ogni piccola cosa è un regalo, ogni piccolo gesto o parola, ogni piccolo ritrovamento o scoperta. Ha sempre avuto fame di risate, quella che scaturiscono dal più profondo dell’essere, quelle genuine, reali, che non si possono fermare, che esplodono riempiendo l’aria tutta di un’armonia tanto naturale da non poter stonare in nessun contesto, in nessun luogo, in nessun momento. Ha sempre avuto fame di gioia, quella più pura, quella che ha visto illuminare gli occhi di sua madre e di suo padre quando tra le loro braccia si è posato un fagottino scalciante che ha preso il nome di Hugo ed è diventato il centro del loro mondo e del suo, quella gioia pura che illumina i suoi occhi quando arriva la primavera e tutto rinasce, profuma, colora il mondo di qualcosa di terreno e divino, allo stesso tempo, naturale e per questo etereo. Ha sempre avuto fame di vita, quella che esplode in una risata, quella che singhiozza in un pianto, quella che batte nel petto e che si espande con l’ossigeno, quella che muove i muscoli in una corsa, che resta aggrappata in un corpo ferito e agonizzante, quella che si colora nei sogni, nel sonno, negli occhi appena aperti che tornano a vedere la luce di una mattina.