Capitolo 1

1.2K 76 13
                                    

Un altro anno universitario era appena cominciato. Ormai la letteratura era diventata la mia passione e quella università mi dava la possibilità di fare esattamente quello che avevo sempre sognato.

Avevo sempre visto nella lettura dei romanzi una via di fuga dalla vita reale, la possibilità di dimenticarci di cosa ci circonda e una spiccata propensione all'immaginazione.

Così mi ritrovai a scegliere il dipartimento di lettere e a passare due dei migliori anni della mia vita.

Proprio due anni prima incontrai le mie attuali compagne di stanza e tutt'ora migliori amiche, Allison e Claire. Grazie ai corsi formammo un bel gruppo con Paul, diventato da questa estate il ragazzo di Alli e Josh.

Eravamo quindi inseparabili, e nonostante le scelte universitarie diverse trovavamo sempre il modo per vederci e stare insieme.

I corsi erano iniziati da qualche giorno, ed eravamo già tutti alle prese con le intense ore di studio.

Fortunatamente per quel semestre, dato l'orario, avevamo, quasi tutti, la pausa pranzo alla stessa ora, quindi sarebbe stato più facile vederci.

Dopo un'intensa mattinata tra linguistica e filologia romanza, tornai in camera per posare i libri per poi andare a mangiare.

Aperta la porta trovai Alli col corpo interamente sdraiato sul letto, mentre la testa penzolava in giù da un lato.

"Cosa ci fai in quel modo?" Chiesi ridendo animatamente alla vista di quella scena a dir poco buffa.

Alli era solita comportarsi in modo strano ed esuberante, ma questa somigliava più ad una scena di depressione cronica da ripresa dello studio.

"Sto meditando! Tre giorni sono bastati a far riaffiorare nella mia mente cosa significa rimettersi a studiare! Dovresti farlo anche tu Haylei!". Disse con la faccia tutta rossa per la posizione in cui era.

Risi ancora di più a quella affermazione e iniziai a riporre i libri sulla scrivania.

Aveva gli occhi socchiusi e lo stare a testa in giù le aveva fatto diventare il viso più rosato del solito. I lunghi capelli biondi invece, toccavano terra e sembrava assorta nei suoi pensieri.

"Alzati su Alli, finirai per farti scoppiare qualche vaso sanguigno al cervello e non essendo medico non sarò in grado di salvarti" scherzai, finendo di riporre tutto accuratamente.

Amavo l'ordine quando si trattava del mio lavoro, ma lo stesso non si poteva dire del resto. Ero in effetti, a volte molto disordinata e lasciavo cose ovunque, dimenticando spesso dove le avessi messe.

"Alli andiamo? Ho un bel po' di fame" dissi massaggiandomi lo stomaco e iniziando a fantasticare sul pranzo giornaliero della mensa.

Oltre a lasciare spesso i miei vestiti in giro per camera ero anche parecchio golosa e ormai chiunque mi conosceva sapeva che per farmi felice bastava anche un pezzo di pizza.

Lei non si preoccupò di rispondermi e batté una mano sul piumone sul quale era distesa, facendomi segno di posizionarmi accanto a lei.

Mi avvicinai al letto e cauta mi sdraiai nella sua stessa posizione. Rimasi per un po' in quel modo con gli occhi aperti, cercando di capire dove la mia amica volesse portarmi, e dopo qualche attimo di silenzio decisi di parlare.

"Alli" la richiamai sussurrando. Non sapevo nemmeno il perché parlassi sotto voce, ma la situazione era alquanto stramba e mormorare qualcosa a testa in giù, la rendeva ancora più misteriosa.

"Cosa stiamo facendo?" continuai quindi a chiederle.

Lei senza muoversi di un millimetro mi disse di fare silenzio e rilassarmi. Chiusi quindi gli occhi e l'assecondai.

The soldier's returnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora