Il Segreto del Sangue: Una Saga Vampirica

- 2 -

Le pagine ingiallite del diario di Caelum Ravenhart mi catturarono con la loro storia travagliata. Attraverso le sue parole, mi avventurai in un mondo antico e misterioso, un mondo in cui Caelum aveva affrontato orrori e tragedie.

Le sue prime annotazioni raccontavano di un giovane vampiro tormentato dal peso di una responsabilità immensa: la protezione della sua casata e del suo popolo. Aveva affrontato battaglie contro nemici che erano solo leggende per la maggior parte dei vampiri. Aveva sofferto perdite dolorose, aveva visto amici e familiari cadere nel corso dei secoli.

Nelle pagine successive, Caelum descriveva la sua solitudine crescente. Aveva rinunciato all'amore e alle connessioni per proteggere il suo cuore da ulteriori sofferenze. Il suo destino era stato segnato da scelte difficili, eppure era rimasto un guardiano silente delle tenebre.

La mia compassione per lui cresceva mentre leggevo, ma era accompagnata da una crescente inquietudine. Come avrei potuto entrare nel suo mondo segreto e aiutarlo a superare il passato? Era disposto a permettermi di farlo?

Mentre ero immersa nella lettura, sentii un rumore nell'ombra della biblioteca. Mi voltai, allarmata, e vidi Caelum, il Conte Oscuro, che rientrava in fretta. I suoi occhi incontrarono i miei, e potei vedere sorpresa e apprensione in essi.

"Isolde," mormorò il suo nome con voce profonda, "cos'è che hai tra le mani?"

Incapace di nascondere il diario che avevo in mano, glielo mostrai con franchezza. "Ho trovato il tuo diario, Caelum. Ho voluto capire il tuo passato, le tue sofferenze."

Caelum si avvicinò con passo lento, i suoi occhi che seguivano ogni mio movimento. Prese il diario dalla mia mano e lo chiuse lentamente. Poi, senza dire una parola, lo lanciò con forza contro il muro. Le pagine si dispersero nell'aria, frammenti di segreti e confessioni.

La sua espressione si era trasformata in una furia fredda, gli occhi scintillanti di rabbia. "Come hai osato leggere quello che non ti riguarda?" la sua voce era tagliente come una lama.

Mi sentii una colpevole intrusa nel suo mondo segreto. Ero stata catturata dal desiderio di conoscere la sua vera natura, ma ora dovevo affrontare le conseguenze delle mie azioni. Non avevo previsto la sua reazione, né capito quanto il suo passato potesse essere doloroso per lui.

"Caelum," iniziai con voce tremante, "sono spiacente. Volevo solo... capire."

Le sue spalle erano tese, e il silenzio era pesante tra noi. La mia curiosità aveva innescato una reazione che non potevo più ignorare. Dovevamo affrontare il nostro passato e il nostro futuro, ma in quel momento, era difficile dire quale direzione avrebbe preso la nostra storia.