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Nel pomeriggio, il castello Ravenhart era avvolto in un silenzio che sembrava antico e misterioso. Caelum era immerso nei suoi affari nel suo studio, circondato da volumi antichi e pergamente ingialliti. Nel frattempo, avevo deciso di impegnarmi nella gestione del castello, cercando di adattarlo alle mie preferenze senza stravolgerlo completamente.

Entrai nella sala principale del castello, un vasto spazio dominato da alti soffitti e un camino in pietra massiccia che emanava calore. I servitori andavano e venivano, seguendo le mie istruzioni per cambiare l'arredamento in modo da renderlo più accogliente, senza perdere l'atmosfera gotica del castello.

Mi avvicinai a un tavolo, dove una delle cameriere stava collocando un vaso di fiori neri appassiti. "Spostate i fiori nella stanza delle rose, per favore," dissi con decisione, "e portatemi i tendaggi rossi per le finestre."

I servitori annuirono e si affrettarono a eseguire i miei ordini, mentre procedevo verso la biblioteca. Era un luogo di grande importanza per Caelum, e volevo rispettare il suo amore per i libri antichi. Tuttavia, avevo in mente di aggiungere alcune comodità moderne, come comode poltrone accanto ai scaffali polverosi.

Nel frattempo, nel suo studio, Caelum si dedicava alla lettura di documenti antichi e alla ricerca di informazioni sulle minacce oscure che pesavano sul mondo dei vampiri. La sua mente era concentrata e riservata, come al solito, mentre lavorava diligentemente.

Un colpo alla porta del suo studio interruppe il suo lavoro. "Caelum," lo chiamai, "posso entrare?"

Caelum alzò lo sguardo dai suoi documenti, i suoi occhi scuri che si posarono su di me. "Entra."

Aprìi lentamente la porta, guardando con curiosità il suo studio. Era un luogo di mistero e conoscenza, eppure volevo condividere quel mondo con lui. "Sto cercando di rendere il castello un po' più accogliente, senza cambiare troppo. Ho dato istruzioni ai servitori, ma volevo assicurarmi che tu fossi d'accordo."

Caelum sembrò prendersi un momento per riflettere, poi annuì lentamente. "Va bene, Isolde. Rispetta il mio amore per la storia e la tradizione, e sarò felice di condividere il castello con te."

Sorrissi, avvicinandomi a lui. "Grazie, Caelum. Voglio che questo castello sia il nostro rifugio, un luogo in cui possiamo costruire il nostro futuro insieme."

Caelum mi sorrise leggermente, i suoi occhi che tornarono ai documenti davanti a lui. "Allora, cara moglie, ti auguro un buon lavoro."

Uscii dallo studio di Caelum, determinata a rendere il castello un luogo in cui entrambi potessimo trovare la felicità. Era un processo lento, ma sapevo che con il tempo avremmo creato una casa che rifletteva la nostra unione. Caelum, sebbene disponibile alla collaborazione, manteneva sempre una certa distanza, mantenendo un tono più freddo nei nostri scambi.

Il Segreto del Sangue: Una Saga VampiricaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora