Il Segreto del Sangue: Una Saga Vampirica

- 8 -

Mentre continuavo a lavorare nel castello, cercando di combinare il suo antico fascino con tocchi moderni, riflettevo sulla nostra situazione. Caelum e io eravamo diversi in molti modi, non solo nella nostra natura vampirica, ma anche nelle nostre personalità.

Mi ero immersa nei corridoi silenziosi del castello, osservando come le ombre si allungassero con il trascorrere del crepuscolo. Caelum, con la sua mente enigmatica, era sempre stato un mistero per me, un rompicapo che non riuscivo a risolvere. Mi chiedevo cosa nascondesse dietro quegli occhi scuri e penetranti, cosa avesse visto nei secoli passati.

Mentre la notte iniziava a calare, sapevo che era il momento in cui Caelum ed io avremmo condiviso la nostra immortalità e la nostra passione. Mi avvicinai alla sua porta, determinata a renderlo parte integrante della trasformazione del castello.

"Battendo con decisione, aprii la porta senza aspettare una risposta. "Caelum," dissi con franchezza, "so che sei un uomo di poche parole, ma voglio conoscerti meglio. Voglio che il nostro matrimonio sia basato sulla fiducia reciproca. C'è qualcosa che desideri condividere con me riguardo al tuo mondo o alla tua ricerca?"

Caelum si voltò verso di me, il suo volto tradiva una piccola esitazione. "Isolde," rispose con tono più morbido, "ci sono molte cose che affrontiamo nel mondo dei vampiri. Ma mi preoccupo per la tua sicurezza. Forse è meglio che tu non sappia tutto."

Mi avvicinai a lui, prendendo la sua mano con delicatezza. "Caelum, sono disposta a condividere ogni aspetto della nostra vita. So che c'è molto che non comprendo, ma voglio essere al tuo fianco, qualunque cosa accada."

Lui mi guardò negli occhi, un'espressione indecifrabile attraversò il suo volto. "Grazie, Isolde. Sojo importanti per me queste parole."

Ci avvicinammo, la connessione tra noi che si rinforzava. Mentre la notte ci circondava e il castello si adattava gradualmente ai nostri gusti, sapevo che stavamo costruendo un legame profondo, uno che avrebbe sfidato l'eternità.