La mattina seguente al castello Ravenhart, mi svegliai con la consapevolezza che qualcosa non andava. Il mio consorte, Caelum, solitamente un risveglio silenzioso e calmo, non era accanto a me.
Mi alzai dalla nostra ampia e confortevole alcova e notai che il suo lato del letto era vuoto. L'orologio segnava un'ora insolitamente tarda, e la preoccupazione iniziò a farsi strada dentro di me. Dov'era Caelum?
Mi avvolsi in una veste di seta e scivolai fuori dalla stanza alla ricerca di risposte. Nel corridoio, incontrai una delle cameriere, Sarah, che stava passando con un vassoio di tovaglie.
"Sarah," dissi con un tono preoccupato, "hai visto Caelum questa mattina? Non è a letto, e sono preoccupata."
Sarah sembrò sorpresa dalla mia domanda. "No, signora Isolde, non l'ho visto stamattina. Di solito è nel suo studio o nella biblioteca a quest'ora."
La sua risposta non fece altro che aumentare la mia inquietudine. Caelum aveva un'abitudine precisa, e il fatto che non lo avessi trovato nelle solite stanze sollevò una serie di domande nella mia mente.
"Ti prego, cerca di scoprire se qualcuno ha visto Caelum o ha notizie su dove possa essere," le dissi con urgenza.
Sarah annuì e si affrettò a svolgere il compito che le avevo assegnato, mentre io mi diressi verso il soggiorno, sperando che Caelum potesse essere lì e che avesse una spiegazione per la sua assenza. Nel frattempo, l'incertezza mi avvolgeva, e la mia mente era colma di domande su dove potesse essere il mio consorte e cosa potesse averlo portato via dalla nostra alcova quella mattina.
Mi diressi con passo deciso verso i giardini del castello, cercando Caelum e sperando di trovare delle risposte riguardo alla sua improvvisa assenza quella mattina. Mentre mi avvicinavo, notai una scena intrigante: Caelum era seduto su una panchina di pietra con Vladmir, e al loro fianco c'era una donna dalla bellezza straordinaria.
La donna aveva capelli scuri come la notte e occhi magnetici, la cui profondità sembrava nascondere segreti insondabili. Il suo sorriso aveva un'aura magnetica, e il suo abbigliamento era elegante ed enigmatico.
Mi avvicinai silenziosamente, ma Caelum mi notò prima che potessi dire una parola. "Isolde," mi salutò con un sorriso gentile, "non volevo svegliarti questa mattina."
Mi sentii sollevata nel vederlo sano e salvo. "Non sapevo dove fossi, mi hai preoccupata. Chi è questa signora?"
Caelum si voltò verso la donna al suo fianco. "Victoria, permettimi di presentarti mia moglie, Isolde. Isolde, questa è Victoria."
Victoria si alzò dalla sua posizione, sorridendomi con grazia. "È un piacere conoscerti, Isolde. Caelum mi ha parlato molto di te."
Corrisposi al saluto con un sorriso, ma l'atmosfera era densa di mistero. "E cosa state facendo qui nei giardini questa mattina?"
Vladmir prese la parola. "Stavamo discutendo di alcune questioni importanti. Victoria è un'esperta in molte questioni che riguardano il Consiglio, e abbiamo pensato che la sua esperienza potesse esserci utile."
Mentre ascoltavo, iniziai a comprendere che questa donna, Victoria, aveva una conoscenza profonda degli affari del mondo dei vampiri.
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Il Segreto del Sangue: Una Saga Vampirica
VampireNel mondo oscuro e intrico dei vampiri, dove le alleanze e i segreti sono tanto pericolosi quanto il desiderio di sangue, la giovane vampira Isolde della Casata Darkthorn è destinata a diventare la Sacerdotessa del Sangue. Il suo destino si intrecci...