𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟔. "𝐕𝐞𝐫𝐫𝐞𝐢 𝐂𝐨𝐧 𝐓𝐞"

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Si crede che Can sia riuscito a calmare Demet.

A placare la sua ansia.

A eliminare la sua forte paura di non farcela.

Ma c'è qualcosa dietro: Demet ha ancora miliardi di pensieri per quanto riguarda quella serata.

E ha continuato ad averli, anche durante la cena.

È quasi un giorno che sono insieme, e il tempo sembra non passare mai, specialmente da quando la ragazza non rivolge parola a Can.

Non per chissà quale motivazione.

Semplicemente non riesce a parlare, data la troppa confusione che c'è nella sua mente.

Così, Can prende la palla al balzo, e prova a offrirle una delle migliori possibilità, a suo parere.

Per riuscire a non essere distanti.

Per restare insieme.

Anche per capire se lei ascolta.

O è davvero immersa nel suo mondo.

«Verrei con te a Milano»

Le parla, ma Demet non ha sentito neanche una parola.

Ha gli occhi completamente altrove.

«Dem... Ti sto parlando»

«Ohi»

«Allora sei con me? Pensavo fossi da tutt'altra parte»

«Ci sono, dimmi»

«Stai bene? Hai ancora ansia?»

«Come posso non avere ansia? Non sappiamo quando ci verranno a prendere, Can. Sto per perdere tutto, io lo so»

«Sei troppo negativa. Pensa positivo»

«È facile vero? Pensare alle cose belle, quando stai vivendo praticamente una situazione orribile»

«Non ho detto che è facile. Ho detto che sei troppo negativa, Dem... Devi cambiare questo lato di te»

«Si, e come? Ti rendi conto vero, che gli ultimi eventi che sono capitati nella mia vita, mi hanno destabilizzata? Mi abbattono da quattro mesi a questa parte, e tu lo sai»

«Appunto hai bisogno di una spinta, Dem, e io sono qui a dartela, perché so quanto ne hai bisogno»

«Parli della sfilata?»

«Non posso parlare d'altro, perché riguardo quell'argomento, non mi permetti di darti una mano»

Demet annuisce.

Rimane ad osservare Can, mentre pensa ad una soluzione che potrebbe risolvere il suo problema.

Poi sente alcune parole che la rendono felice.

Forse entusiasta.

Ma non sa come affrontarla.

«Io verrei con te»

Per un attimo non parla.

Resta in silenzio, senza mai distogliere lo sguardo.

Alla fine rompe il ghiaccio.

«A Milano? Con me?»

«A Milano. Con te»

«Dici davvero?»

«Dico davvero»

«Ma... Perché? Nel senso, preferisci venirmi dietro piuttosto che restare qui e lavorare? Can, non so quanti giorni potresti perdere»

𝐔𝐧'𝐄𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora