18. Finalmente casa

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*DUE GIORNI DOPO*

POV ALE
Tra meno di due ore avrei potuto rivedere la mia amata Sicilia. Il mare era la cosa che mi è mancata più di tutte.

Camilla è venuta con me. Così avremmo potuto vivere un'altra vacanza insieme.

C: Prossimo viaggio ibiza?

A: Vedremo, spero di si.

Poche ore dopo arrivammo, prendemmo un taxi e ci dirigemmo nel hotel dove avremmo alloggiato per due settimane.

Dopo esserci rilassate un pò sarei andata a casa dei mie. Loro non sanno ancora che sono scesa, persino Sele non lo sa.

Quando arrivai nel vicolo di casa mia un sacco di ricordi mi ritornano in mente. Da piccola ď estate giocavo spesso con le mie vicine di casa e ci divertivamo molto a giocare a nascondino o altri giochi per bambini.

Arrivai davanti la porta di casa e suonai.
Riconobbi la voce di mio padre che si chiedeva chi fosse. Aprì e quasi non credeva ai suoi occhi.

P: E tu che fai qua?
Si chiese sorpreso.

A: Sicuramente non voglio rimanere qua davanti alla porta.
Mio padre si mise a ridere e ci fece entrare.

Camilla salutò mio padre e io nel mentre cercavo mia madre.

Da una porta vidi uscire mio fratello Salvo.

S: Aleee, sei venuta!!
Corse verso di me e mi abbraciò.

S: Ora dobbiamo recuperare il tempo perduto.

A: Certo amore, vedi che ti ho portato una cosa.

Frugai tra la mia borsa e gli porsi una scatola.

Poche settimane fà mio fratello ha compiuto 10 anni. Ma pultroppo essendo in piena sessione di esami non sono potuta venire prima.

Lo aprì e gli spuntò un mega sorriso tra le labbra.

S: Non ci posso credere! Mi hai portato la maglia firmata di Federico Chiesa.
Mi riabbraciò. Mi ha sempre detto che se avessi visto una partita della Juve allo stadio gli avrei dovuto firmare la maglia dal cuore calciatore preferito, quindi ho chiesto a Fede se mi poteva fare questo favore.

A: Sono contenta che ti sia piaciuto.

Mio fratello per ľ emozione non si accorse neanche della presenza di Camilla, la notò poco dopo.

S: Ah ma ci sei pure tu.

Si mise a ridere.

C: Sono sempre stata qui.

S: Voi due mi dovete sfidare a Fifa.
Io e Camilla ci guardammo con aria complice.

A: Allora spero che sei migliorato, perché perderai.

S: Si contaci.

A: Una domanda, la mamma dov'è?

P: È uscita. Presto tornerà.

A: Vabbene, intanto vediamo se Salvo è capace di batterci.

S: Ora lo vedrai.

C'è da dire che gli abbiamo concesso dei goal, però abbiamo vinto noi.

S: Ancora non sono forte come te.

A: Presto lo diventerai.

Dopo qualche altra partita a fifa sentì la porta chiudersi. Ciò significa che era arrivata mia madre.

Io e Camilla uscimmo dalla stanza per salutare mia madre e con lei mia sorella.

A: Ciaoo mamma.

M: Ale, amore mio.
Non se lo aspettava, mi abbraciò e quasi quasi si stava anche commovendo.

Ľ odio porta ad amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora