6 - Strada sbagliata

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Asaka

Siccome ero in bici, decisi di fare un salto al supermercato per comprare qualcosa per la cena. Legai il mio super-veicolo ed entrai, presi quello che mi serviva per cucinare un po' di insalata e del cibo istantaneo e poi pagai. 

Il sole stava già calando e la periferia cominciava a vibrare di pericolosità. Non era una zona tanto sicura, la notte giravano molti sbirri e spacciatori, chiudersi in casa era sicuramente la migliore delle opzioni. 

Un messaggio fece vibrare il cellulare e appena vidi la notifica, sorrisi. 

"Domani serata cinema?" era Quinn, le risposi subito e accettai.

"Solo se prima andiamo a fare shopping al centro commerciale" la risposi. Uscite come quelle erano comuni nelle mie routine settimanali, ed erano perfette per tenere la mente occupata da pensieri ostili.

Salii sulla sella e cominciai a pedalare con calma tra le vie, il vento che mi accarezzava la pelle e sventolava i capelli mori. Ad un certo punto mi ritrovai in un bivio, uno che si collegava ad una statale ma era la strada più lunga, così scelsi la seconda, sperando di tornare a casa più velocemente, dato anche che il mio stomaco cominciava a brontolare. 

Pedalai in un quartiere molto squallido, che mi provocò un brivido lungo la schiena. Notai solo in quel momento i gruppi di ragazzi della mia età scambiarmi sguardi malsani. Proprio quando stavo per svoltare l'angolo, un tipo vestito di nero mi fece cadere dalla bici, calciandola. Sbattei  il fianco per terra e gemetti dal dolore. Il cuore cominciò a battere furiosamente, un certo terrore mi pervase da cima a fondo appena realizzai cosa stava realmente succedendo. 

La vista divenne offuscata, soprattutto quando giunsi alla conclusione che prendere quella strada si era rivelata la scelta peggiore. 

≪No, no no ti prego≫ supplicai quando mi prese per il polso e mi trascinò verso la sua gang. Ghignò, e lasciò la presa quando gli altri mi accerchiarono. Era probabilmente della mia età, coperto da una tuta nera, un berretto e un borsello. Era moro e i denti erano consumati, forse per la droga e il fumo. 

Oh cazzo, pensai. E ora come ne esco? Mi alzai in piedi a  fatica, con le tempie che pulsavano dal dolore e la paura che scorreva nel sangue. Ero in trappola, circondata da dei mal facenti.  

≪Oggi abbiamo una bella trovatella, eh≫ uno di loro parlò, sorridendo e guardandomi la scollatura della canottiera. Il cuore galoppò nella cassa toracica, una sensazione di disagio che mi pervase. Stavo tremando dalla paura, un terrore così che mai avevo provato in vita mia, cosa mi sarebbe successo? Se mi fosse andata bene probabilmente stuprata, se bene si può definire così. Se fosse andata male, quelli sarebbero stati i miei ultimi minuti della mia vita.

Uno allungò le mani e mi palpò il sedere, mi scostai di scatto. Non erano in tanti, forse in 4. Se avessi provato a scappare...

In un lampo di coraggio, tirai un calcio al primo tipo che mi trovai davanti, dritto nei testicoli e lo stesi a terra. Lui si accovacciò in posizione fetale, quasi urlando. 

≪Puttana del cazzo≫ grugnì. Gli altri 4 si affrettarono ad agire, provarono a prendermi, ma con graffi e pugni alla rinfusa, mi liberai dalla loro presa sudicia. Uno si lanciò contro di me, gli tirai una gomitata in faccia e cadde, passai a quello dopo, che estrasse dalla tasca un coltello e il panico mi pervase.

≪Gattina cattiva≫ sussurrò in modo alquanto malvagio, così, gli bloccai il polso con cui teneva la sua arma da taglio, con l'altra mano gli ficcai le dita negli occhi e, per il colpo di bellezza, nonché la mia arma segreta, una ginocchiata nelle palle, e questa molto forte. Nel frattempo, gli altri due estrassero il cellulare per chiamare qualcuno, probabilmente della loro gang, ma con una sferza di calci e pugni nei punti deboli, stesi anche loro. 

Una mano mi afferrò la caviglia e mi girai di scatto, trovando uno dei 4 che cercava di trattenermi e bloccarmi. Con l'altra gamba, gli tirai un calcio in faccia e mi dedicai alla fuga, correndo verso la bici. Sacrificai la borsa della spesa e pedalai più veloce di quanto le mie gambe potessero permettersi. 

I 4 sbirri mi rincorrevano, e devo dire che anche loro erano molto agili. Si erano ripresi in poco tempo e sperando in un po' di fortuna, si sarebbero comunque fermati tra poco. Dopo pochi minuti, il silenzio riempì l'aria. Non c'erano più. Mi guardai dietro e aspettai di vedere qualche movimento, o qualcuno che sbucava fuori da qualche via, invece niente. Solo silenzio. 

Mi fermai un attimo per riprendere il fiato e poi tornai a casa, sempre con il timore che qualcuno potesse seguirmi.

Legai la bici e facendolo, notai solo in quel momento il tremore che scuoteva con forza le mie dita, il groppo che si arrampicava in gola e il fiato incastrato nei polmoni.  Salii in casa e mi chiusi dentro. Mi lasciai cadere contro la porta, pervasa da brividi di terrore e un freddo alla ossa. Scoppiai in un pianto non programmato, la tensione che mi tendeva i muscoli e tutto il terrore passato negli ultimi minuti. 

Mi sentivo sporca, come se il contatto con loro avesse potuto essere letale e doloroso quanto le ferite che incidevano nella coscienza di qualche altra ragazza meno fortunata di me. Io avevo avuto coraggio, ma soprattutto la loro minoranza mi aveva permesso di scorgere un lampo di speranza. Era stata tutta fortuna. Se non fosse stata per quella, mi sarei ritrovata in situazioni che facevano male solo ad essere immaginate. 

Mi strinsi la vita, le lacrime che continuavano ad uscire e i singhiozzi che mi scuotevano. E dentro di me, un altro pezzo si ruppe, un altro frammento da riparare, anzi, sapevo già che i traumi non vanno via, non si riparano. Stanno lì, a logorarti dentro, come un verme solitario che ti consuma finché di te rimane solo un cadavere, un corpo, un volto, ma niente sentimenti. Ma forse, vivere senza sentimenti era molto meglio di soffrire per colpa loro.



Universo Autrice

Ehyyy

come state? Il capitolo è un po' traumatizzante ma almeno ce l'ha fatta. 

AVETE VISTO IL COMEBACK DEGLI SKZ?? Io mi sono svegliata alle 5:50 per vederlo in live, e ODDIO SONO SCIOCCATA. Lalalala è abbastanza corta, però spacca e da l'energia giusta per tutto. Megaverse e comflex pure, sono siuperr belle, blind spot e cover me sono un capolavoro e leave nn l'ascolti senza piangere. cosa ne pensate voi?


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