Stop and Smell the Roses

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Le rose sono così sopravvalutate, pensò Harry togliendo ordinatamente le spine di un'altra dozzina che gli era stata ordinata. Non profumano neanche così tanto, pensò di nuovo. Sospirando, continuò il suo lavoro con attenzione in modo da non pungersi, non che si sia mai punto, Harry è molto delicato con i fiori.

Era il proprietario di un piccolo negozio all'angolo della strada. La fantasia dorata delle lettere che componevano Styles' Flowers sullo sfondo viola catturava l'attenzione dei passanti. All'interno, era dipinto di bianco, ma quasi non si notava per i brillanti colori dei fiori. C'erano tutti i colori, dal giallo al blu, dai gigli brillanti e orchidee luminose. Harry era orgoglioso del suo lavoro e dei suoi fiori. Lo tenevano occupato e felice, cosa poteva chiedere di più?

In tre anni di lavoro, Harry ha visto molti tipi di clienti: impazienti cavalieri per un ballo, mariti apologetici, anche madri in lutto. Ma mai aveva avuto un cliente come questo. Qualche giorno fa, un ragazza carina aveva ordinato una dozzina di garofani in un vaso color ametista con il collo stretto, un nastro con un fiocco e una piccola etichetta con scritto "buon compleanno". Harry pensò che fosse una perfetta scelta di colori, forse un po' sopra le righe, ma funzionò. Prese gentilmente l'ordine e assicurò alla giovane ragazze, che si era firmata come Tomlinson, che il vaso sarebbe stato pronto in pochi giorni per essere ritirato. Aveva lavorato sempre su questo ordine e la ragazza sarebbe dovuta venire a prenderlo presto. Harry tornò a fare le coroncine di fiori, era qualcosa che faceva anche per se stesso. Erano molto belle, sia quelle di fiori veri che finti. Le sue corone solitamente duravano un giorno, in quanto quasi tutte vere, ma la gente le comprava perché erano davvero belle. Continuò a lavorarci in silenzio, mentre l'IPod trasmetteva la musica indie che usciva dalle casse del negozio, ma il 'ding' della campanella sulla porta gli fece alzare lo sguardo.

Harry rimase quasi senza fiato. Come già detto, non aveva mai avuto un cliente come questo. Era un giovane uomo robusto con i capelli tinti di nero come i suoi vestiti, l'eyeliner ad incorniciare i suoi occhi. Quegli occhi - dio, quegli occhi, pensò Harry. Erano come due biglie che contenevano gli oceani della Terra, penetrando la parte più profonda di Harry. Indossava un cappello blu di lana e aveva un piercing al labbro, così come sul sopracciglio. Il mistero dello sconosciuto avvelenò la vivace atmosfera del negozio colorato.

Da questo ragazzo filtrava un carattere ombroso che puzzava di peccato. Sembrava pericoloso, ma oh, così intrigante. Le ginocchia di Harry già tremavano e il ragazzo doveva ancora fare qualcosa.

Il ragazzo valutò velocemente Harry guardandolo una sola volta. Quasi scoppiò a ridere. La checca che stava guardando dall'altro lato del balcone sembrava piuttosto sciocca con quell'enorme maglione lilla, degli skinny jeans neri e stivali. I suoi ricci erano carini, ma erano adornati di fiori di loto e ciò lo fece ridere.

"Cosa stai guardando?" sbottò contro Harry intenzionalmente, volendo fargli spostare lo sguardo dato che si sentiva un po' a disagio.

Arrossendo, Harry tornò alle sue coroncine di fiori, fingendo di lavorare, ma in realtà le mani tremavano troppo per riuscire a tirare e tessere i gambi in modo corretto. Con la coda negli occhi, Harry guardò il suo cliente sbuffare annoiato, roteando gli occhi lontano da Harry, girandosi e sbattendo la faccia contro la porta d'ingresso.

Harry decise di essere coraggioso. Si schiarì la voce, "T-ti posso aiutare per qualcosa?"

Il ragazzo si girò di scatto verso Harry, inarcò un sopracciglio e aprì bocca per dire qualcosa, probabilmente scortese, ma la porta si aprì di nuovo.

"Dio, Louis. Non mi potevi aspettare?" la giovane ragazza della settimana precedente si affrettò ad entrare e schiaffeggiò scherzosamente il braccio del ragazzo.

Stop and Smell the Roses || L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora