Capitolo 4
Finisce la settimana e con lei iniziano di nuovo le sedute dalla psicologa.
-Ma io dico poteva restarsene in vacanza? - Mi lamento con Luke mentre chiudo l'armadietto.
-Beh dovresti provare una seduta, poi se non ti piace non torni più- Morde la sua barretta ai cereali.
-Non penso metterò mai neanche un solo dito del piede là dentro-. Quasi mi vengono i brividi al solo pensiero.
Suona la campanella.
-Dobbiamo andare-.
-Quindi oggi resti? - chiede camminandomi affianco.
-A quanto pare- alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
-Ti farei compagnia ma devo andare a fare quella visita. Mi prometti che mi scrivi ogni ora e mi dici che va tutto bene?-
-Si tranquillo-.
Mi lascia un bacio leggero sulle labbra e ci dirigiamo in due aule diverse.
Arrivano le 19. Non so che fare. Sto già impazzendo in questa biblioteca.
Forse potrei...correre di nuovo...
No Lea che ti metti in testa. Dopo quello che è successo quella sera ti eri promessa di non farlo più.
Lo so ma...voglio correre.
-Hey Matt puoi guardarmi lo zaino un attimo?- mi rivolgo al bibliotecario.
-Certo Lea tranquilla-.
Esco fuori dalla scuola e comincio a correre. Corro di nuovo. La sera. Mi sento bene.
Arrivo di nuovo alla distesa verde, e mi siedo.
Rimango per dei buoni 20 minuti ad osservare il cielo ed indovinarne le costellazioni.
-Hey chi si rivede-.
Una voce femminile alle mie spalle entra nel mio campo uditivo mentre riprende fiato.
-Posso sedermi? -
-Certo-. Mi sistemo seduta e la osservo mentre con quei gesti delicati si sistema la coda.
-Corri? - le chiedo curiosa.
-Già, da quando ho 8 anni, ogni sera vengo a correre qui. Faccio lo stesso percorso da quasi 9 anni. Non ho mai saltato una sera- Sorride asciugandosi con la manica della felpa il sudore.
Le porgo la mia bottiglietta d'acqua.
-Hai sete? -
-Grazie mille, mi scordo sempre la mia-. Beve velocemente come un cammello e mi scappa una risatina.
-Che ridi? - chiede sorridendo.
-Ah niente-.
-È bello vederti sorridere- afferma.
Il mio cuore salta un battito.
-C-come? - chiedo balbettando.
-Intendo dire l'ultima volta che ci siamo viste eri in preda alle lacrime ed ora sorridi, mi fa piacere-. Chiude la bottiglietta e la poggia nella distanza tra me e lei.
-Anche tu correvi? - chiede.
-A dire la verità scappo-.
-Non sei un amante delle regole?- chiede.
-Perché mi fai questa domanda?-.
-Non so hai un po' la faccia da quella ragazza che scappa da ogni responsabilità e si rifugia in un prato alle sette e mezza di sera- ride.
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Un ricordo di noi
RomanceLea, 16 anni, si ritrova in una nuova famiglia a vivere una nuova vita. Il suo passato rimane chiuso nel cassetto, ma si ritroverà sempre la chiave in tasca per spingerla ad aprirlo ogni tanto. Correre è l'unica cosa a farla sentire viva e forse pro...