Primo giorno di scuola: veramente un giorno infernale.
la sveglia che parte alle 6:00 in punto mi fa sobbalzare
"che cazzo è già mattina?" dico tra me e me ancora appisolata.
mi sarebbe passato a prendere Lucas, il mio ragazzo, per le 7:00 così ci saremmo fermati a fare colazione insieme.
le cose tra me e lui non andavano molto bene, i primi due anni erano stati fantastici, era come se fossimo anime gemelle ma all'inizio di quest'anno le cose sono cambiate non in meglio.
lui era l'unico con cui avevo confidato il rapporto che avevo con mio padre.
rapporto poi, un parolone, non gli rispondevo più da mesi ormai e non volevo sentire la su voce.
quando ero piccola ha abbandonato me e mia madre dopo averla tradita con la sua segretaria poco prima che nascessi io.
Che razza di uomo lascerebbe la propria famiglia per una sveltina con la propria assistenza? beh la risposta era semplice: un maiale.
Scaccio via i pensieri che mi tartassavano la testa e mi alzo finalmente da letto.
mi vesto e preparo tutto il necessario per i'll fumo giorno di scuola.
ero emozionata molto siccome quell'anno avremmo potuto fare una vacanza-studio all'estero.alle 7:00 scesi di casa e li pronto ad aspettarmi c'era Lucas.
"ce ne hai messo ti tempo eh" disse lui partendo a tutta velocità. si vedeva che era incazzato, era successo qualcosa.
"cosa c'hai" disse guardandolo
"nulla"
la conversazione finí li.
molto simpatico eh? soprattutto quando è incazzato di prima mattina.
ogni volta che lo vedevo arrabbiato pensavo sempre "cos'ho fatto di sbagliato?" "ma è colpa mia?".dopo vari minuti di silenzio si decise a parlare.
"scusa Jane, non sono arrabbiato con te."
"allora cos'è successo? se posso sapere"
"potrei non essere più il capitano della squadra di rugby quest'anno"
cazzo, me lo sarei dovuta immaginare."cosa? ma stai scherzando? perché? sei il migliore com'è possibile?"
"è tornato Torres" si limitó a dire.
"chi?" non avevo mai sentito un nome del genere
"Noah Torres, uno del quarto anno. l'anno scorso era lui capitano all'inizio dell'anno poi non so cosa gli sia successo ma è sparito e hanno nominato me."gli presi la mano e gliela strinsi.
"non ti preoccupare amore sei il più bravo tra quelli della tu squadra sono sicura che ce la farai""ti ho mai detto che ti amo?" disse lui sorridendo
"mhhh no credo che sia la prima volta" dissi prendendolo in giro.
mia madre lo amava veramente tanto, forse perfino più di me. era come il figlio che non aveva mai avuto.
mio padre invece non ne sapeva nemmeno l'esistenza. ma forse doveva andare così.dopo 10 minuti arrivammo davanti al cortile della nostra scuola.
"non puoi capire quando cazzo mi sei mancata jane!!" senza rendermene conto mi trovai intrappolata in un abbraccio un po troppo stretto.
"Kiara cazzo mi fai male" dissi scoppiando a ridere
"come stai? come sono state le vacanze in italia" chiedi una volta finito l'abbraccio
"sono state bellissime!!! i tre mesi più belli della mia vita. abbiamo girato Roma su una vespa visto delle bellissime vie. Il cibo tu non puoi capire quanto è buono" disse saltellando tutta contenta.
"non sai quanto ti invidio Kiara"
"a approposito mia madre ti ha invitato in un posto con noi quest'inverno..."
"un posto? che posto?" dissi curiosa
lei rimase in silenzio guardandomi con un sorrisetto un viso.
"daiiii dimmelo non puoi fare così sai come sono fatta"
"ti hai invitata a parigi con noi !!!!! staremo una settimana, sai quanto sarà bello?" disse urlando.
rimasi a bocca aperta
"giuramelo."
"te lo giuro Jane!"
"non so cosa dire, non posso accettare sai quanto posso farci spendere?" dimmi iniziando a avviarmi verso la marea di studenti con la mia migliore amica al seguito.
"mia madre lo sa ma non le interessa, vuole più bene a te che a me a momenti ha detto che devo insistere fin quando non accetti, ha già parlato con tua madre è lei è d'accordo. quindi ci stai?"
"cazzo se ci sto Kaira grazie mille"
la abbracciai fortissimo e dopo aver salutato Lucas entrammo in classe.
alla prima ora avevamo poesia: la mia materia preferita.
Ogni volta che leggevo una poesia era come se entrassi in un mondo tutto mio. Amavo l'effetto che provavo ogni volta che leggevo.
"Jane" mi chiamó Kiara.
"dimmi"
"ci sono dei nuovi studenti quest'anno in questo corso lo sai?"
non ci avevo minimamente fatto caso ma me lo sarei immaginata
"sai chi c'è di nuovo?"
scosse la testa.
"fate silenzio per favore. Mi chiamo Frank Miller e sarò il vostro professore di poesia quest'anno. prima di iniz-" il professore venne interrotto dalla porta che si apriva.
"mi scusi il ritardo" disse il ragazzo senza preoccupazioni.
"tu chi saresti?" chiese
"Noah Torres professore" rispose il ragazzo.
Non era possibile, era lui quindi il ragazzo di cui mi aveva parlato Thomas.
Faccia da stronzo pieno di tatuaggi e l'odore di fumo arrivava fino in fondo all'aula.
"che tipaccio" pensai tra me d me arricciando il naso.
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OBSESSION
RomanceNon mi sono mai sentito amato da nessuno Jane, nemmeno dalla mia famiglia, ma con te è diverso: mi fai vivere in un mondo perfetto, quando ci sei tu tutto i miei problemi e le mie dipendenze svaniscono d rimaniamo solo tu e io. Non so amare, non ci...