Sono passati pochi secondi e non ho ancora metabolizzato la sua presenza.
Improvvisamente ho il terrore di perderlo di vista tra tutta quella gente e cambio idea.
Mi giro seguendo i suoi movimenti con lo sguardo, prendendomi tutto il tempo necessario per osservarlo passare tra la gente.
È così alto da sovrastare la maggior parte delle persone presenti in sala e con quel cappuccio è come se avesse un cursore sopra la testa che ne indica gli spostamenti. È impossibile perderlo, penso tranquillizzandomi.
Sorrido con tenerezza dell'ingenuità con cui ha tentato di mascherarsi, il mio cuore sta facendo le capriole.
Anche da lontano riesco a vedere a sprazzi il suo viso quando le luci lo colpiscono.
È bello in maniera disarmante.
Noto le ragazze voltarsi al suo passaggio e fare risatine, qualcuna lo saluta con un cenno.
Il mio sorriso si allarga ancora di più, perché lui, concentrato nella sua ricerca, sembra non accorgersi di nulla.
"Sta ovviamente cercando te" dice Checca, indicandolo con un cenno del capo, ancora incredula.
Mi siedo nuovamente sullo sgabello del bar che si trova rialzato rispetto alla pista. Da qui ho una visuale libera su quasi tutto il locale.
" Lo so, mi troverà. Sto aspettando che mi veda" rispondo sinceramente.
Non ho fretta, ho atteso per più di un anno questo momento e ho intenzione di godermelo fino all'ultimo secondo.
Mi sento in vantaggio ad averlo scorto per prima, seduta in questa posizione dominante, ma non sono affatto sicura di chi in questo momento sia la preda e chi il predatore.
Lo osservo fermarsi al centro della pista guardandosi intorno, si passa le mani sul viso strofinando l'accenno di barba che ha sulle guance e sul mento. È un gesto che fa spesso quando è concentrato verso un obiettivo, e in questo momento il suo obiettivo sono io.
Quella consapevolezza mi lusinga e mi da un brivido di eccitazione.
Quasi come se fosse riuscito a sentire quanto rumore stanno facendo i miei pensieri alza lo sguardo di scatto e mi punta addosso quegli inconfondibili occhi azzurri.Ho sempre amato il suo modo di guardarmi dal primo momento in cui l'ha fatto, così diretto, così imprevedibile... a volte trasparente e ingenuo altre malizioso e oscuro.
"Uno sguardo che ami tu e altri cinque milioni di persone" precisa la mia vocina interiore prima che la metta a tacere.Mi sta sorridendo e si morde il labbro inferiore, come da consuetudine.
È soddisfatto di sè e della reazione che ha ottenuto, e io mi sento avvampare.
Non so come farà il mio povero cuore a resistere a tutto questo.
Continua a fissarmi avanzando lentamente per evitare di scontrarsi con le persone, non sta guardando dove mette i piedi, viene verso di me senza mai staccare il contatto visivo. Mi sembra di essere in quelle scene nei film dove il tempo scorre a rallentatore.
Non voglio essere io a distogliere gli occhi per prima e comunque non ci sarebbe nient'altro che valga la pena guardare nell'intero universo. Ho paura che se sbattessi le palpebre scomparirebbe.Tutta la tensione che avevo accumulato durante la serata, durante questo ultimo anno, durante la mia intera esistenza, di colpo in questo istante è svanita.
Mi sento così serena, in pace con me stessa, e non riesco a pensare ad altro che alla sua presenza che riempie e cura tutti i miei vuoti. Lui è felicità allo stato puro.Si ferma a pochi metri da me e abbassa il cappuccio, il suo sorriso si allarga, è quasi una risata ora, e io sono perduta, o forse mi sono appena ritrovata.
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HIC IPSO TECUM (io qui con te)
RomanceTrovarsi, riconoscersi. Scavare, estrarre, donare. Capirsi, amare.