A drink for two, Woosan

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Ship: Woosan (Wooyoung x San);
Genere: Smut;
Top: San;
Bottom: Wooyoung;
Trama: San lavora in uno dei locali notturni più popolari di Seoul. Wooyoung si ritroverà controvoglia in quel locale, trascinato dai suoi amici, ma dopo aver conosciuto l'attraente ragazzo dietro il bancone ci ritornerà volentieri.
Word Count: 4300.

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Se Wooyoung avesse potuto scegliere, sarebbe rimasto a casa per dormire e recuperare il sonno che aveva perso nei giorni precedenti a causa del lavoro. Ma la scelta non gli fu data, siccome i suoi tre migliori amici si presentarono davanti alla porta di casa sua, pronti a trascinarlo in una serata poco promettente.

Dietro la porta si trovava lui, in pigiama con i capelli corvini scompigliati ed un'espressione poco allegra stampata sul viso. La cosa non era da lui, certo, ma quella sera aveva proprio voglia di farsi una bella dormita.

Dall'altra parte, invece, c'erano gli altri tre: da un lato Mingi con un ghigno sul volto, dall'altro Hyunjin che squadrava Wooyoung per il suo abbigliamento, e proprio al centro invece c'era Seonghwa, con un ampio e dolce sorriso disegnato sulle labbra.

-"No." Disse Wooyoung prima che uno dei tre potesse anche solo aprire bocca, facendo per chiudergli la porta in faccia, ma fu bloccata dal piede di Mingi.

A quel punto il corvino sospirò, incrociò le braccia e guardò i tre.
-"Solo un minuto." Per provare a convincerlo, intendeva. Non aveva alcuna intenzione di cambiare idea, ma sapeva che non si sarebbero arresi.

-"Lo sappiamo che sei stanco per tutto il lavoro, Woo. È solo una serata in un bel locale. È da almeno due mesi che ci dici di no, non è da te e siamo preoccupati. Hai bisogno di staccare e divertiti un po', Woo." Fu Seonghwa a parlare, con il suo tono così gentile da riscaldare il suo cuore e quel dannato sorriso troppo dolce da rifiutare.

Wooyoung sospirò. Seonghwa era come l'arma segreta del gruppo, non si riusciva a dire di no a quel suo fare così gentile.
-"Stavo per andare a dormire, andate a casa." Disse il corvino, anche se doveva ammettere di star rivalutando la cosa.

Infondo aveva ragione; la sua voglia di divertirsi non era mai scomparsa, semplicemente non aveva mai il tempo di soddisfarla.

Forse quella era l'occasione. Forse serviva davvero che quei tre, con i loro sorrisetti da deficienti, si presentassero sotto casa sua senza lasciargli una scelta se non andare con loro.

-"Hwa ha ragione, hai proprio bisogno di divertirti. Hai un aspetto orribile, sembri depresso." Disse Hyunjin con un'espressione disgustata sul volto, guardando il corvino dall'alto in basso. Venne messo a tacere da un piccolo colpo da parte del ragazzo affianco a sé, che subito dopo riprese a parlare.

-"Avrebbe potuto esprimersi meglio, sì. Quello che cerchiamo di dire è... insomma, quante volte ci hai detto di no per il lavoro o perché eri stanco? Quand'è stata l'ultima volta che hai fatto serata con noi?" Disse, cercando di convincerlo. "Andiamo, Woo. Lasciati andare, solo per stasera."

Ci fu qualche momento di silenzio. Neanche lui riusciva a credere a quello che stava per dire.

-"Datemi 10 minuti, e sarò il più bello di tutto il locale."

Dette quelle parole, ottenne degli urletti di festeggiamento da parte dei tre ragazzi. Richiuse la porta e sfrecciò a prepararsi.

-"E non è servito neanche che parlassi." Disse Mingi, ridacchiando.
-"E menomale. Avresti solo fatto danni." Ribatté Hyunjin, roteando gli occhi.
-"Come se tu non gli avessi detto che ha un aspetto orribile e che sembra depresso." Controbatté. Seonghwa sospirò ed incrociò le braccia, scuotendo la testa con disapprovazione.

Ateez OneshotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora