Capitolo 17

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RUBY

"Capito, esco" sentii dire da Jug nell'altra stanza.

Aprii la porta nel momento in cui lui stava per posarci le nocche.

"Ehi, ciao!" dissi con anche troppa enfasi.

"Ciao.." disse lui dubbioso "Stai bene?"

"Certo, perché non dovrei? Insomma sta andando tutto benissimo." Forzai un sorriso.

I suoi occhi brillavano dalla risata che tratteneva, ed io lo guardai malissimo.

Ci sedemmo sul bordo del letto uno di fronte all'altra... rimanemmo a fissarci per un po' senza sapere cosa dire, poi Jug decise di parlare: "Tu sai di cosa vuole parlare Belle con tuo fratello?"

"No" risposi velocemente. Ero in ansia, mi sudavano le mani e continuavo a guardare per terra.

Che diavolo mi prendeva? Io ero una persona che parlava sempre e non aveva problemi a comunicare, nemmeno con i ragazzi.

Guardai Jug e notai che lui mi stava fissando "Ho qualcosa in faccia?" chiesi.

Lui si riscosse: "No no."

Non sapevo di cosa parlare e così feci una cosa veramente stupida: "Vuoi giocare a un gioco che fanno in questo mondo?" chiesi.

"Certo" disse Jug sorridendo.

"Si chiama obbligo o verità" dissi.

Ma che cosa mi veniva in mente?? Questo era un gioco che facevano i bambini, e in più si faceva in gruppo.

"Ok. Parti tu così capisco." Parlò Jug.

"Ah cosa?... Sì certo." Dissi a fatica. Avevo la gola secca e sentivo la faccia andare a fuoco. Speravo non avessi la faccia completamente rossa perché se no avrei voluto sprofondare. Non soffrivo di eritrofobia, ma sarebbe stato comunque abbastanza imbarazzante.

"Obbligo o verità?" chiesi.

"Verità" rispose.

Dissi qualcosa che non avrebbe messo nessuno dei due in imbarazzo: "Hai mai voluto essere qualcosa che non sei? Intendo non essere il principe?"

"Ovvio" sbuffò lui, "il lavoro di un principe è più difficile di quello che si pensa. Sin da piccolo mio padre voleva che assistessi alle sue riunioni. Quando ho compiuto quattordici anni ha voluto che diventassi il suo assistente e che prendessi gli impegni e quelle robe lì. Che cavoli! Sono suo figlio mica il suo schiavo."

"Mi spiace" dissi e lo pensavo davvero.

"Fa stesso... Allora Ruby, obbligo o verità?"

"Verità" risposi convinta.

"Hai mai provato a uscire dal castello senza farti vedere?"

"Che domande sono?!?!? Secondo me tutti i principi o le principesse lo hanno fatto almeno una volta. Ho preso il mio cavallo convinta di poter uscire e andare a caccia senza la scorta." Scoppiai a ridere, "mio padre mi trovò che cercavo di far salire il mio cavallo sopra le mura. Tentavo di sollevarlo!"

Jug parlò ridendo: "Anch'io ho tentato di uscire. Ma mi hanno beccato."

"Jug, obbligò o verità?"

"Obbligo" rispose, io feci una risatina crudele: "Okay, devi trasformarti e ascoltare quello che dice mio fratello."

Lui mi guardò malissimo, si trasformò ed entrò dentro le grate che c'erano in camera.

JUGHEAD

Così, seguendo l'obbligo di Ruby, entrai nella grata e cercai di carpire qualche informazione. Però, ascoltando Derek e Isabelle capii solo che volevano partire al più presto e niente di più.

Me ne tornai di fronte a Ruby e le posi la domanda: "Obbligo o verità?"

Pensavo veramente che quel gioco fosse abbastanza stupido, ma in quel momento metteva a suo agio Ruby, che aveva le orecchie rosse dalla vergogna. Per cosa poi?

Lei ci pensò su e disse: "Obbligo."

La guardai negli occhi, e pensai a tutti gli obblighi stupidi che le potevo far fare. Potevo farle leccare la coda di Arya. Potevo dirle di andare fuori dal motel e mettersi ad urlare o altre mille cose... Ma sapevo che solo uno l'avrebbe colta impreparata. Sapevo che a Derek avevo promesso che mi avrebbe dovuto baciare lei, ma io volevo farlo subito.

"Baciami" dissi. Lei sgranò gli occhi, ma rimase ferma, così capii che lei non si sarebbe mossa.

Allora mi spostai più vicino a lei. Le opzioni erano due: ho mi baciava o mi tirava un pugno sul naso. Scommettevo sulla seconda, ma speravo nella prima.

Ruby balbettò: "Jughead che vuoi fare? Non mi pare una buona idea."

Mi avvicinai ancora, mancava veramente poco.

Ruby inspirò "Ma..." non trovò una scusa abbastanza convincibile. Buttò fuori l'aria. Il suo petto si muoveva su e giù velocemente.

Isabelle spalancò la porta e Ruby scattò indietro diventando tutta rossa.

Entrò anche Derek: "E' successo qualcosa? Ruby hai una faccia quasi spaventata."

Ruby abbassò la testa e scoppiò in una risatina isterica.

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora