26.JOYCELYN.

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Scusate l'attesa🙏🏻
Per farmi perdonare pubblico due capitoli perché sono corti e introduttivi ad un terzo che sarà molto intenso❤️‍🔥

Buona lettura👀💭

"Che succede?"

Sollevai lo sguardo dal libro.

"Mh?"

Drew profumava di bagnoschiuma e di solito succedeva quando stava per uscire.

"Hai quella faccia"

"Quale faccia?"

Il suo corpo cadde come un meteorite al mio fianco. Avevo trascorso l'intera giornata sul divano, stavo leggendo il libro di Mel, forse perché non sapevo cosa fare o forse perché almeno così tenevo impegnata la mia mente, ma non mi ero resa conto che il sole era appena tramontato.

"Quella di una donna annoiata" sollevò gli occhi al cielo, "E io ho la soluzione giusta" sorrise.

A quel punto chiusi il libro consapevole che non avrei letto un'altra sola pagina in più perché Drew aveva proprio voglia di parlare.

"E quale sarebbe scusa?"

"Festa, ovvio"

Grugnì lasciando cadere la testa contro lo schienale del divano.

"Non ho voglia di andare ad una festa" fissai il soffitto.

Erano trascorse, sì e no, ventiquattro ore dalla partenza di Sean. Il mio umore non era migliorato neanche un po'. A volte sentivo quella costante sensazione di inadeguatezza insinuarsi così in profondità dentro ogni cellula del mio corpo che temevo di annegare.

Lui non poteva capire, non aveva la benché minima idea di cosa mi tormentava.

Avevo bisogno di prendere una tregua, ma Drew non sembrava intenzionato a lasciarmi andare.

Strinsi le maniche della felpa tra i palmi per coprire i lembi di pelle dei polsi che i miei occhi riuscivano a vedere sentendo ancora le parole di Cassandra camminarmi addosso. Non era facile. Avevo trascorso un'ora chiusa in bagno e avevo pianto. Sentivo ancora il dolore sordo alla gola. Gli occhi mi bruciavano ancora di lacrime trattenute.

Abbassai gli occhi consapevole che altri pochi secondi e sarei scoppiata a piangere di nuovo.

"E dai..."

Mi diede una leggera spallata e a quel punto riportai gli occhi nei suoi buttando giù il groppo fermo tra le tonsille.

"No, non se ne parla"

Dei passi ci interruppero. Mi sorprese vedere Alec proprio davanti ai miei occhi. Aveva sempre quella sua solita espressione in viso e il cuore per poco non si ruppe.

"Sei già pronto?" domandò Drew al suo amico.

Alec sbuffò che nella sua lingua equivaleva a dire sì.

Finalmente Drew si rimise in piedi andandogli incontro dimenticandosi di me.

"Bene" gli sorrise e poi si voltò di nuovo.

"Allora sei sicura che non vuoi unirti a noi?" tentò una seconda volta, non c'era niente che mi avrebbe fatto cambiare idea.

Continuai a guardarli. Quando furono alla porta Drew si infilò la sua giacca di pelle. Alec indossava una felpa con il cappuccio nera, sopra i suoi jeans scoloriti e aveva lo sguardo puntato direttamente su di me.

Sollevai il sopracciglio.

"Hai qualcosa da dirmi?"

La domanda mi uscì irruenta tanto che Alec rafforzò la sua espressione imbronciata provocandomi un sussulto. Litigare era l'ultima cosa che volevo fare, Alec ancora mi stava fulminando quando Drew gli diede una pacca sulla spalla.

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