Lost in the darkness Perdersi per trovarsi

PROLOGO

Avevo 13 anni quando provai a farmi del male, per zittire il dolore che provavo, avevo 13 anni quando aprii gli occhi e vidi mio padre per quello che era realmente senza difenderlo più, senza sperare che cambiasse perché non l'avrebbe mai fatto.
Avevo 13 anni quando iniziai a sentirmi sola , avevo 13 anni quando iniziai non uscire più per il timore che qualcuno potesse giudicarmi e l'ansia mi logorava lentamente. Avevo 13 anni quando ho perso una parte di me. Avevo 13 anni quando la mia vita cambiò .

Mi risveglio dall stato di trance in cui ero caduta e,
all'improvviso mi sento così piccola in questa casa così grande che non mi sento più me stessa. Il tempo sembra andare a rallentatore, il luogo che io avevo sempre chiamato casa non mi sembrava più una casa, ma una prigione;
mi sentivo in trappola.
Pensavo di incominciare un nuovo capitolo della mia vita, di metterci un punto definitivo in questa storia che va avanti da tutta la vita, ma sbagliavo, cè una virgola. Quando le cose vanno male sento un bisogno che mi conduce a farmi del male fisicamente e questo porta a farmi del male anche mentalmente;
avevo già avuto un periodo così e ora ci sono dentro di nuovo.
Le giornate sono sempre le stesse e ti senti in un loop che non finisce mai. Ti senti vuota, triste e profondamente sola;
Ti guardi allo specchio e i tuoi occhi sono spenti , la luce è scomparsa, e, ogni giorno sorridendo ti ripeti: resisti ce la puoi fare;
sopporta, ancora un altro po, ancora per poco e tutta questa merda magari un giorno finirà.
Non cadere a pezzi, non di nuovo;
Dai che ce la stai facendo.
metti la solita maschera sorridente e nessuno si accorgerà di niente.
Ma porca puttana non mi sono mai sentita così impotente e stanca in vita mia. Stanca , si sono stanca di tutta questa merda. Sono stanca di sopravvivere e non vivere.
Mi sono fatta del male una volta, ho provato a smettere, ci sono riuscita ma ci sono di nuovo.

Agguantai il coltello che nascondevo sotto il cuscino e iniziai. Un taglio, due, tre ,quattro...ho perso il conto di quanti me ne sono fatta. Un altro ancora, l'ultimo e poi smetto, il mio corpo grida basta ma non riesco a fermarmi.
Finché sento le orecchie che fischiano, le mani che tremano, mi gira la testa e mi si offusca la vista.
Cado a terra tremante e sanguinante;
chiudo gli occhi , poi il nulla più totale.
Silenzio, paura e tanto freddo.
Sento il battito del cuore diminuire ma il cuore aveva già smesso di funzionare tempo fa.
Ce l'ho fatta.