O'Leary era stato fatto accomodare su una sedia in cucina, mentre Ross spiegava brevemente la situazione a Deirdre che si era detta più che d'accordo a tenere in casa il nostromo, il quale nel mentre aveva iniziato a cantare sguaiato una canzonaccia volgare che coinvolgeva una signorina di Belfast e le sue sottane trasparenti, così prima che la padrona di casa cambiasse idea, MacLeod aveva trascinato a fatica l'amico per le scale, per poi scaraventato in una delle camere per gli ospiti del piano superiore. Quando il signore di Tremorvoren tornò per cena, di Colin si udiva solo il sonoro russare pur attraverso la spessa porta, e prima che andasse furioso a lanciarlo fuori dalla finestra, sua moglie era prontamente intervenuta per spiegargli lo stato delle cose.
Stanco e irascibile, James Lockhart mangiucchiò in camera, svogliato, un po' dello stufato preparato da Hazel ma non finì né quello né il pane d'orzo d'accompagnamento. Bevve il tè e si stese a letto, senza dire una parola e abbracciando Dee che si addormentò con aria tesa nel vedere la sua espressione incupita.
Dopo ore passate a fissare il soffitto senza riuscire a prendere sonno, nonostante fosse notte fonda, James si decise a scendere dal materasso, infilandosi calzoni e camicia, e uscendo nella fresca brezza di un'estiva notte cornica. Inspirò a pieni polmoni facendo vagare lo sguardo azzurro sul cielo sgombro di nuvole solo per metà. Infatti sembrava di fissare una strana coperta fatta a patchwork decorata a chiazze da puntini scintillanti e vibranti di luce. James aveva vissuto per molti anni della propria vita in grandi città dove gli alti edifici e l'impronta dell'uomo avevano concesso alla natura di sfogarsi liberamente solo rinchiusa dentro giardini e parchi. Pure in quel caso, in realtà la flora doveva sottostare alle regole imposte da chi se ne prendeva cura. Gli sovvenne il ricordo di sua madre, Lowenna Penrose, con i grandi occhi azzurri sognanti che bagnava con un contagocce alcune piante delicate della sua serra piena di esemplari botanici rari provenienti da ogni angolo del mondo, portati in dono da Jory Lockhart dai suoi viaggi. James aveva provato a farvi entrare Deirdre per mostrarle quelle meraviglie ma lei aveva cominciato a starnutire, quindi erano dovuti uscire subito. Lei gli aveva riferito che poteva essere una reazione legata al suo stato, perché non era mai stata intollerante ad alcuna pianta prima di quel momento, ma le era capitato ai tempi del precedente matrimonio di cominciare a starnutire senza freno quando si era trovata vicino a dei gigli bianchi, durante una delle gravidanze che non aveva mai portato a termine.
James si sedette sull'erba accanto a un alto cespuglio di buddleja, scostandosi dal viso una lunga ciocca scura sfuggita al codino e spinta dal venticello, osservando un paio di falene che danzavano nell'oscurità avvicinarsi poi alla lanterna che aveva portato con sé per orientarsi tra le grandi stanze buie di Tremorvoren.
Il sentimento che aveva provato quando aveva rivisto quella tenuta in cui aveva trascorso i primi anni della sua vita era stato pieno di contrasti. Da una parte c'era la felicità per essere tornato nel luogo dove aveva vissuto la sua adorata madre, dall'altro l'amarezza nel sapere che lei non lo avrebbe accolto a braccia aperte stringendoselo al petto che profumava sempre di fiori, chiedendogli con aria svagata se avesse imparato qualcosa di interessante durante le sue lezioni. Ogni volta James aveva a malapena il tempo di risponderle perché la mente di Lowenna vagava in continuazione: come le farfalle variopinte che amavano tanto svolazzare tra le sue piante, non si fermava più di qualche istante sullo stesso argomento, perdendo il filo del discorso e spesso senza nemmeno stare ad ascoltare la risposta che le veniva data.
Eppure la madre aveva una grandissima passione per la letteratura, e quando con il figlio maggiore parlava di quello, sembrava estremamente concentrata e lucida, più che in qualsiasi altra circostanza.
Il Capitano Lockhart si appuntò mentalmente per il giorno successivo di cercare se in casa ci fossero ancora quei vecchi libri che, ancor prima di Lowenna, sua nonna Julia Penrose aveva ricevuto in dono da Edward Nightingale. Gli sarebbe piaciuto che li avesse Deirdre e, dopo di lei, il loro bambino.
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Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREA
Historical Fiction[COMPLETA] Quarto capitolo della serie Of Seamen and Maidens. Seguito di VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI. Cornovaglia, 1801. Dopo anni di lontananza dalla tenuta di famiglia, il Capitano James Lockhart si ritrova ad abitare di nuovo tra le mura di...