† DEATH BALLAD † MINSUNG
Yes or No (Golden 2023)
Di JungKook
Minho conosceva bene la sua natura di Alpha e, ancora meglio, conosceva i suoi doveri di capo branco.
Doveva trovare un altro Alpha che potesse generare i suoi futuri eredi, e non importava che fosse maschio o femmina, doveva solo contribuire a mantenere il sangue puro.
Ma a Minho non era mai importato trovare qualcuno con cui condividere la propria vita o avere eredi che prolungassero la stirpe; voleva essere uno spirito libero.
A lui interessava solo ballare e far si che il proprio popolo si divertisse e stesse in armonia.
Così credeva lui.
Lo credeva fino a quando, al suo 19° compleanno, al suo villaggio non vennero a cercare rifugio un paio di ragazzi in fuga dalla guerra contro i cacciatori.
Minho li aveva accolti uno per uno, aveva stretto loro la mano e li aveva accompagnati al rifugio dove si rifocillarono e si scaldarono dopo lunghi giorni di intensa corsa contro il tempo.
Aveva accolto sette ragazzi nel suo villaggio, ma solo uno di loro era stato capace di far uggiolare e graffiare il lupo interiore di Minho, la belva feroce che faceva di lui il futuro capo branco del suo villaggio.
Era un ragazzo poco vistoso, i capelli di un bellissimo blu marino ricadevano disordinati sul suo viso aggraziato e dal vago sentore esotico.
Quando Minho gli aveva stretto la mano, il profumo di limone e miele lo aveva inebriato fin dento le ossa lasciandolo incapace di respirare.
La mano piccola e delicata si incastrava perfettamente con la sua un po' più grande, la pelle bollente e così invitante tanto da far perdere il forte autocontrollo di cui tanto si vantava.
Minho aveva riconosciuto in quel ragazzo il proprio destinato, l'impulso di morderlo e proclamarlo come suo era stato irrefrenabile e insensato, ma sapeva come ci si doveva comportare ed era riuscito a distogliere lo sguardo quasi subito.
Con fatica, certo, ma ci era riuscito e questo era l'importante.
In fondo, Minho, come futuro capo Alpha del suo villaggio, aveva dei doveri da portare a compimento e far sentire a proprio agio dei rifugiati politici era uno di questi.
Li aveva accolti e sistemati nelle stanze aggiuntive nell'edificio centrale, li aveva divisi in coppie e condotti nelle proprie camere dove riposarsi e riprendersi dopo la loro lunga disavventura.
Aveva capito la natura di quasi tutti i sette ragazzi, le varie coppie che faticavano a nascere con il clima di terrore a cui erano stati sottoposti.
Minho aveva un arguito senso nel riconoscere certe situazioni.
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† Death Ballad † Minsung
Short Story"Giù. Le. Mani. Dal. Mio. Omega!" ringhiò baritonale e forte, una parola dopo l'altra intervallate dai feroci ringhi che partivano dalle viscere del suo stomaco; la voce da Alpha era forte e tuonante. I segni lasciati dagli artigli riprovevoli e orr...