Capitolo sesto

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♦ Sono Felicity Lotner. Ho 16 anni. È tornato tutto come prima. Ora non ho più nessun amico. Mi sento sola♦

Nuova mattina a Los Angeles
Mi alzo dal letto, mi vesto , mi preparo e faccio colazione.
Fin qui nulla di strano, la solita routine mattiniera.
Sembrava essere una giornata come le altre.

In effetti era ritornato tutto alla normalità : io che non avevo nessun amico e io tornavo a essere la ragazza che rimaneva perennemente da sola nell'angolino a leggere.
Meglio, era stato così per tanto tempo, perchè cambiare proprio ora?

Eppure mi sentivo tremendamente sola

Uscii tardi di casa, come il primo giorno, per arrivare al suono della campanella. Non avevo nessun motivo di arrivare prima.

In effetti sembrava essere ricominciato tutto da capo : io da sola con la mia aria sconsolata, le cuffie nelle orecchie e i passi annoiati. Tutto perfettamente normale. No. Niente sarebbe stato più come prima.

Quel giorno la strada sembrava non finire mai immersa nei miei tristi pensieri . Arrivai in quell'angolo di strada in cui avevo incontrato Dylan per la prima volta e mi si strinse il cuore. Continuai a camminare alzando la musica che orai mi entrava nel sangue.Speravo che abbassasse il volume dei miei pensieri , ma fu ancora peggio

Improvvisamente una mano mi prende per una spalla e trascina indietro, poi ad un tratto un furgone passa davanti ai miei occhi a tutta velocità. Tolgo le cuffie con uno strattone e mi giro terrorizzata. È Tyler. Mi ha appena salvata da un enorme camion che stava per piombarmi addosso.

« Sei impazzita?potevi morirci lì sotto Felicity!» mi grida lui con tono di rimprovero
« Non urlarmi così » è la prima cosa che mi passa per la testa e non mi vergogno a urlargliela in faccia
Così mi strattono dalla sua presa e corro via, con l'adrenalina nel corpo che sale.

Non importa quando arrivai a scuola, so solo che mi beccai tanti di quegli sguardi provocatori e pettegoli lungo il tragitto che se potessi avrei ucciso mezza scuola. Ero io l'argomento del momento su cui spettegolare "l'ex amica di Lexie Fleccer la ragazza più popolare della scuola che gli ha rubato il ragazzo nuovo".

Odiavo tutti quei pettegolezzi. Corro con tutta il fiato che ho nei polmoni al mio armadietto per prendere il libro di scienze. Giro l'angolo e Dylan è lì che aspetta, poco più in la. Nonostante i nostri sguardi si siano incrociati per un secondo, mi giro e lo ignoro con la rabbia che gonfia il mio petto

Apro l'armadietto e lui come un soldatino viene verso di me -Fell lasciami spiegare - mi dice tutto d'un fiato
- Non c'è niente da spiegare - dico sottolineando quella parola. Continuo a frugare dentro l'armadietto per prendere il libro e togliermi al più presto da quella situazione imbarazzante.

- Ti prego lascia...- - Non voglio sentire dir niente da te O'Brien! Tu mi hai illuso per tutto questo tempo, pensavo fossi innamorato di me, tu mi piacevi e mi piaci ancora, ma non posso sopportare che tu mi abbia solo usato per arrivare a Lexie! Quindi ora vai dalla tua nuova fidanzata e non chiedermi più parola perchè abbiamo chiuso! - chiudo l'armadietto di brutto e lo lascio così, a bocca aperta ,mentre mi giro e mi dirigo verso il bagno delle ragazze.

Entro, chiudo la porta e mi lascio andare. Lacrime nere rigano il mio viso, sto piangendo. Ripenso a tutti i momenti che ho passato con lui e quelle poche gocce si trasformano in un fiume di tristezza, sto peggiorando. Un urlo silenzioso esce dalle mie pallide labbra, sto soffrendo. Le mie braccia che non riescono a reggere il peso delle mie spalle, sto tremando.

La porta si apre e una figura si piazza sulla soglia del bagno. Lexie. L'ultima persona che avrei voluto vedere. Mi giro dall'altra parte e tiro fuori un fazzoletto cercando di non dare a vedere che ho pianto.
« Felicity? Ma..hai..pianto..» almeno mostra un po di compassione quella vipera
« Non voglio parlarne con te » la sorpasso a passo svelto ed esco dal bagno.

La lezione è incominciata , mi siedo nell'ultimo banco in fondo all'aula e ascolto attentamente. Finalmente uscita posso dire dopo tanto tempo di non aver pensato ad altro che la scuola per tutto il giorno. Non volevo pensare ad altro.

Faccio per tornare a casa quando Tyler mi sbarra la strada -vuoi un passaggio? - mi chiede gentile. Aspetta un momento... Tyler gentile? Stiamo scherzando? - c'è un secondo sotto a tutte queste gentilezze? - -No- si precipita a dirmi -allora okay- acetto e salgo al mio posto.

Siamo ancora in macchina. Non sono abituata a vedere le case scorrere così velocemente, sono abituata solo a vederle più da vicino. Ad un certo punto ci sintonizziamo sulla stazione radio cittadina e parte la canzone She look so perfect , la mia preferita, e chiedo a Tyler - puoi alzare?-

Lui fa un sorriso di quelli suoi meravigliosi e alza a tutto volume. Comincio a muovermi come una pazza, non so resistere devo viverla quella canzone. Poi Tyler apre il finestrino in alto e mi incita ad andare a vedere.

Io mi aggrappo al finestrino e sporgo la testa fuori. Il vento sui capelli e la strada che scorre davanti con la musica a tutto volume, è decisamente una cosa fantastica. La canzone è finita e il volume è tornato normale ma io continuo a stare lì, aggrappata al tettuccio, guardando il mondo fuori.

Dopo tanto tempo mi sento viva.

La macchina accosta ,io ritorno al mio sedile in basso e mi sistemo i capelli scompigliati dal vento -grazie di avermi portato a casa Tyler - lo ringrazio sinceramente, mi ha fatto un grosso favore.
-Non c'è di che- mi risponde lui.

Scendo e chiudo lo sportello, ma lui apre il finestrino e mi chiede - Hey Felicity aspetta- io mi giro e lo guardo - Stasera c'è il ballo in maschera di inizio anno , tu ci vai? - lì su due piedi non so che rispondergli: io non ci ero mai andata

- Perchè me lo chiedi mai?- rigiro la domanda voglio prima che mi chieda lui - Perchè avevo pensato di accompagnarti-i sorride di nuovo e io non posso che non dire -Okay , allora ci sarò. Qui alle 7 va bene?- - Sarò qui ad aspettarti - detto fatto chiuse il finestrino e sfrecciò per le vie a tutta velocità.

Andavo al ballo quella sera. E con Tyler Posey, il ragazzo più popolare e bello della scuola. Cosa stava succedendo alla mia vita?

Stay for me, pleaseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora