Come in un film

E' Nicholas a non essere ordinario ed intenso, sempre, in ogni cosa che vive.

-Lo sai-siamo seduti abbracciati, incastrati per ripararci dal vento, lui davanti a me, un po' più su della riva con indosso solo i nostri boxer e le nostre t shirt che si sono inevitabilmente bagnati a contatto con i nostri corpi appena usciti dall'acqua. Siamo in attesa che vengano a recuperarci-Su questa spiaggia, esattamente laggù-indica un punto oltre una barriera scogliosa-Ho dato il mio primo bacio a una tipa che veniva a scuola con me-resto in silenzio aspettando che il suo racconto prosegua-Eravamo in classe insieme a scuola ed eravamo qui per una gita. Avevamo 12 anni. Niente di romantico-taglia corto-E la mia prima volta è stata sempre qui -

-Spero non sia stata sempre qui altrimenti mio caro Nick, inizio a credere che questo posto sia come l'isola di Calypso per Ulisse-

-Taci stronzo ti sto spiegando una cosa carina di me-porta la testa all'indietro nel vano tentativo di colpirmi-E comunque non intendevo esattamente qui in questa baia ma qui a Paros-si concede un momento per ripercorrere con il ricordo quell'evento-E' stata con un ragazzo che ho conosciuto una di quelle sere in cui mi sentivo il ricco figlio ribelle della famiglia benestante che trascorre le vacanze estive nella sua villa in Grecia-

Quindi la sua prima volta è stata con un ragazzo. Non interrompo il suo flusso di coscienza.

-Eravamo a cena da amici su uno yatch ormeggiato al porto. Avevo 16 anni ed ero molto molto annoiato oltre che un po' brillo -incastro la mano nella sua-Così al momento del dessert sono sgattaiolato fuori da quella casa galleggiante e ho corso fino alla prima spiaggia vicina per fumare in solitudine una canna ma poi-alza lo sguardo all'orizzonte- Si è avvicinato lui-non dice il suo nome e lascio che non me lo dica-Era poco più grande di me, abbronzato, capelli scuri spettinati e due grandi occhi blu che riuscivo a vedere nonostante stessimo in penombra-Si gira a guardarmi-Scusami non so nemmeno perché te lo stia raccontando è così infantile...-

-Ti prego continua-adoro l'inflessione del suo accento britannico quando si perde nei discorsi. Adoro quando parla di sé e di argomenti seri.

-E' stato strano ma bello-si rannicchia ancora un po' sotto il calore del mio corpo-Non è stata una prima volta ordinaria ma è stata intensa-la barca che deve traghettarci al porto è all'orizzonte-Non l'ho mai più rivisto e in fondo va bene così-

E' Nicholas a non essere ordinario ed intenso, sempre, in ogni cosa che vive.

Durante tutto il viaggio di ritorno trascorriamo la maggior parte del tempo in silenzio, stanchi e  un po' provati dalla lunga giornata trascorsa assieme. Ci lasciamo alle spalle la notte che incalza veloce. Il cielo diventa in breve tempo scuro e costellato di puntini luminosi e qualche nuvola minacciosa copre il quarto di luna.

Dopo una breve doccia rigenerativa ognuno nelle sue rispettive stanze, ci ritroviamo in pigiama a cena seduti l'uno di fronte all'altro-Un applauso a Marisa che ci ha preparato la sua specialità la moussaka!-altro clichè (che però apprezzo moltissimo) con tanto di  passo accennato di sirtaki, e che accompagniamo a un buon vino rosso.

-Ti va di vedere un film insieme?-propone con quel suo fare innocente.-Nella mia camera in onore ai nostri alloggi al set?-

-Si-mando giù l'ultimo sorso di vino dal calice.-Ma stavolta il film lo scelgo io o finiremo per disperarci come due vitelli-

Non faccio in tempo a selezionare dal catalogo una valida opzione. Nick si è già infilato sotto le coperte-Non ho voglia di vedere alcun film-mi invita a prendere posto sul letto accanto a lui-Volevo solo che dormissi qua con me ma avevo paura che se te lo avessi chiesto apertamente mi avresti risposto di no perché avresti pensato che volessi fare altro-Scuoto la testa-E non voglio che tu pensi che io sia un maniaco sesso dipendente e che non riesca a trattenermi dal trovarti irresistibilmente attraente in questo pigiamino a righe bianche e nere che ti fanno somigliare a un arbitro di un incontro di pugilato-