Un mese

307 28 0
                                    

Hazel

Ormai è passato un mese, da quando sono partita; "c'è posta per te" esclama Mark porgendomi quattro lettere; la prima da Carlos, Max e Lewis; la seconda da Celeste; la terza da Alec, mentre sulla quarta non lo so siccome c'è scritto da animo, "chi sarà mai?" Mi domando; apro quella di Dei ragazzi:

"mi manchi, Toto rivuole le sue trecce, ed a Roscoe mancano le tue coccole, so che sei una ragazza forte e sai quello che stai facendo, spero di riabbracciarti presto.
                 Lewis

Non sopporto più tua sorella, torna a riprendertela al più presto per piacere; scherzi a parte, mi manca la tua presenza in paddock, la tua risata, ci vediamo presto;
Ps. Non so se ti abbia scritto, ma se non l'ha fatto te lo dico io; gli manchi molto, so che hai capito di chi sto parlando.
Carlos

Non so cosa dire, se non che mi manchi, torna presto.
                                                                                                                                   Max";

Passo a leggere quella di Alec:

"So che mia hai detto molte volte, di non preoccuparmi, ma proprio non riesco ad accettare che mia sorella stia rischiando la vita per combattere una guerra, ma questo penso c'è tu lo sappia, ho provato più volte a farti cambiare idea, ma con la tua testardaggine non c'è stato verso, ed ora sei lontano, mi ero abituato a vederti ogni giorno in ufficio da quando ti sei trasferita, ma adesso anche quello è vuoto; ti voglio bene Haz, spero di rivederti presto e di stringerti forte, in modo che tu non possa più andare via".

                                                                                                                Il tuo fratello preferito, Alec;

"Se sono tutte così credo che finirò in lacrime" penso; passo a leggere quella di Celeste:

"Penso che tu sappia che mi manchi e poi la lettera strappa lacrime te l'avrà già scritta Alec, quindi passiamo alle cos'è interessanti, allora finalmente Isabelle si è dichiarata a nostro fratello ed adesso stanno insieme, sono passati da 0 a 100 siccome, Isabelle passa la maggior parte delle sue giornate a casa con Alec, ormai è come se vivesse li; Carlos è sceso per un po' di giorni a Milano; Charles, beh insomma oltre che correre la mattina, non fa altro che passare le sue giornate in casa, abbiamo provato a farlo uscire ma non c'è stato verso; mi ha ricordato un po' te, siete entrambi molto testardi; Pascale va lì quasi tutti i giorni per vedere come come sta; so solo che si sta concentrando per il Gp del Messico; detto ciò, ho detto tutto quello che dovevi sapere, ci vediamo presto.
Celeste;

Mi fa male il pensiero che Charles si sia rinchiuso in casa; predo l'ultima lettera quella anonima ed apro la busta, togliendo la lettera cade fuori un foto polaroid, è di me e Charles insieme, è l'ultima che abbiamo fatto; "non credo di potercela fare" esclamo, "se non la leggi ti pentirai di non averlo fatto" esclama Mark, "hai ragione" esordisco, così prendo un nel respiro profondo ed incomincio a far scorrere gli occhi sulle parole; non sono neanche a metà della lettera che ho gli occhi che sembrano due piscine per quanta acqua contengono; vorrei dirgli che non lo odio e non lo odierò mai, è vero ci sono rimasta male per le parole che mi ha detto e per il fatto che non mi ha ascoltata ed è saltato a conclusioni affrettate, ma questo non ha cambiato l'amore che provo ancora per lui.

Charles

È un mese ormai che è partita; sembra che io sono rimasto indietro mentre gli altri sono andati avanti, perché loro sembrano così sereni delle sua assenza, insomma è in guerra eppure sembra che loro continuino le loro vite indisturbati della cosa, mentre io sono qua devastato dai sensi di colpa, che non riesco più ad uscire di casa, perché ogni cosa mi ricorda lei, Monaco mi ricorda lei; non dormo neanche più nel nostro letto, ma nella camera degli ospiti e passo le mie intere giornate al simulatore, non suono neanche più il piano forte, prima c'era lei che mi ascoltava, mentre ora non c'è più, nulla ha più senso senza di lei; mia mamma viene qua per vedere se suo figlio è ancora vivo e sta bene; ad interrompere i miei pensieri è il campanello della porta, "Charles, apri" esclama una voce maschile, mi accingo alla porta, "oh ciao Alec, che ci fai qui?" Domando al ragazzo, "sono venuto a portarti fuori" esclama, "mi fa piacere, ma ho da fare" esordisco, "penso che quella pista adesso tu la sappia percorrere anche da occhi chiusi, per quanto tempo sei al simulatore" esclama Alec, "devo migliorarmi" esclamo, "Charles, stoppati" esclamo, ripongo tutta la mia attenzione su di lui, "non puoi stare al simulatore tutto il giorno, hai altro da fare nella vita" esclama, "tipo?" Domando, "non puoi annullarti, solo perché lei se ne è andata" esordisce Alex, "ma io sono nulla senza di lei" emetto, "Charles devi andare avanti" esclama Alec, "io non vado avanti senza di lei, non so come vado abbiate fatto, ma io non riesco" esclamo, "Charles, se Hazel ti vedesse così penserebbe?" Domanda Alex, "non lo sapremo mai siccome non c'è" esordisco, "smettila, con ste risposte Charles, non sei l'unico che stai soffrendo per questa cosa ok, non ci siamo dimenticati di lei come tu credi, é solo che la vita va avanti; so cosa stai passando, l'ho provato molte volte e non è bello, se succede qualcosa lo diranno, non cambia le cose stare qua chiuso in casa da solo, finisci solo per impazzire, Hazel non saprebbe felice vederti così per causa sua, fallo per lei" ribadisce lui, " non puoi sapere cosa si prova a sapere che la persona che ami più di ogni altra cosa al mondo, sta rischiando la vita in guerra e non sai se sia ancora viva" esclamo, "È MIA SORELLA CHARLES" ribadisce Alex, "hai ragione scusa" emetto, "muoviti che usciamo" esordisce Ale.

Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora