16 - ボールロ

99 6 2
                                    

SHOTA'S POV

era la sera del ballo, ed io ero più pronto che mai.

scendemmo tutti e due di casa alle sette precise e ci dirigemmo a scuola.

era stupendo, i nostri amici, vestiti appariscenti ma semplici, le ragazze erano bellissime e così i ragazzi, luci e musica sparati ovunque

<hey ragazzi! pronti per stasera?> chiedo ai miei amici che con il passare dei minuti erano arrivati tutti

prendemmo un tavolo, ed il buffet era alquanto fantastico e l'atmosfera tra di noi era piena di risate e per niente imbarazzante, mi stavo divertendo ed ero con persone che mi facevano bene.

<vuoi ballare?> Keeho mi chiese ed io mi stavo quasi strozzando sulla mia coca cola.. il silenzio calò tra noi sei e sguardi vari giravano fra i nostri occhi

presto, la situazione diventò di nuovo normale e decidemmo di ballare tutti quanti

la musica era bella, era pop e altra gente la vedevo scatenandosi

partì un lento ed io distratto dal vedere le coppie di giovani ragazzini innamorati ballare non sentii il tocco del maggiore sulle mie mani, che, mi prese le mani e me le posò sulle  sue spalle mentre mi teneva stretto il busto.

<...cosa...> sussurrai non capendo che intenzioni avesse... eravamo davvero solo amici secondo lui?

<ti piace?> mi chiese

<beh.. s-si.. credo, tutti quanti sono bellissimi insieme> dissi abbassando lo sguardo facendo ricadere vari dei miei capelli neri sul mio viso

<guardami> disse freddo, ma sorridendo

pian piano sentii il suo fiato sulle mie labbra, il suo gusto di labello alla fragola, e le sue labbra soffici,
lui mi stava baciando.

mi staccai immediatamente, mi dissi; "ma che stai facendo? è questo quello che vuoi?" e senza pensarci lo lasciai da solo sulla pista da ballo.

la mia direzione era una, stavo piangendo, così corsi in bagno dove potevo passare del tempo nel riflettere
"perché?".

i nostri amici ci fissavano, avevano visto sia il cuore di keeho frantumarsi, sia me fuggire in bagno in lacrime, però fra di loro jongseob si fece il pensiero di seguirmi in bagno.

<Shota! cazzo apri questa porta!> bussava. bussava ma non ci tenevo ad aprirlo, finché non riuscì ad entrare grazie a quella serratura della porta che fa schifo, che se un ladro avesse fatto irruzione ci sarebbe riuscito.

<non è successo niente> mi confortava abbracciandomi

<io non so che dire..> piansi, non volevo essere un piagnucolone, ma lo ero.

<ti accompagno io a casa, capisco se non vuoi stare con... sai.. keeho> chiese

spalancai gli occhi e smisi di piangere
<lo faresti?>

<si>

<grazie> ripresi ad abbracciarlo forte e c'è ne andammo, tanto tre minuti e sarebbe finito il ballo per tutti quanti.

life changing ; keesoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora