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Sento bussare e suonare al campanello continuamente, ma ci metto un po' a capire che non lo sto sognando ma c'è qualcuno alla mia porta.
"Mortacci tua Ambra! M'hai fatto prende n'infarto" sento dire da una voce, quella voce.... Mi tiro su di scatto e me lo ritrovo davanti, "ma tu che ci fai qui? E come sei entrato" chiedo io confusa dalla situazione, "è arrivata mia madre per iniziare il turno e mi ha visto qua a bussare senza risposta, allora mi ha aperto lei con le chiavi" mi spiega, "e tu saresti venuto qua per? Tra l'altro oggi Anna iniziava alle 11, che ore sono?" Sono ancora leggermente addormentata e tutti questi non mi sta facendo capire niente, "Ambra sono le 11:05, Elisa mi ha scritto che non sei mai arrivata a scuola e mi sono preoccupato dato che sapevo fossi a casa da sola". La scuola......giusto, ieri ero talmente sommersa dai pensieri che ho proprio dimenticato di impostare la sveglia.

Alla fine mi sono alzata e contro il mio volere ho fatto colazione con Anna e Niccolò, ha detto che mi vede particolarmente asciutta ultimamente, e per questo quando ho risposto con 'non ho fame', mi ha presa di peso e mi ha portata in cucina. Tra noi non si è ancora risolta la questione, e si vede, però ora non so come comportarmi mentre siamo qui insieme, seduti vicini. "Tesoro stasera venite entrambi a mangiare a casa mia, ci sono anche Valerio e Lorenzo" mi dice Anna, "ma no Anna, figurati" le rispondo subito io, "non sei di troppo Ambrina, dai su venite entrambi" insiste lei. Non volevo sembrare una che se ne approfitta, però dall'altro lato so quanto lei tenga a me e le dispiace vedermi stare sola a casa, in più ha notato che non sto mangiando e sicuramente vuole farmi sentire bene.

Dedico il pomeriggio allo studio, avevo molte cose su cui portarmi avanti e ne ho approfittato. Il mio obbiettivo per quest'anno è sicuramente uscire con un buon voto dalla maturità, so che poi al 99% non me lo chiederanno mai ad un colloquio, però all'università spesso serve comunicarlo, e dato che ne ho la possibilità vorrei entrare in una buona università. Forse questa è la cosa che mi piace di più di me, il fatto che a me non freghi niente di comprarmi vestiti e tutte quelle cose che mi compra mia madre, l'unico ambito in cui sono fermamente convinta che ne valga la pena investire è l'istruzione, vorrei un giorno realizzarmi e fare un lavoro che mi porti magari anche a guadagnare bene, con la differenza che ai miei figli non insegnerò a vivere nel lusso, ma a sudare per poterci un giorno vivere.

Mi sono messa una tuta a caso, raccolta i capelli in una coda tirata e preso un taxi che mi ha portato fino qua a casa di chi mi ha invitata a cena. "Permesso, ciao Anna" saluto entrando in casa, "ciao tesoro, Niccolò stava giusto per scriverti, dato che non arrivavi voleva venirti a prendere lui" in effetti era strano che non si fosse offerto di passarmi a prendere, ci sediamo e iniziamo a mangiare, stasera Anna aveva preparato la pizza con le sue mani magiche.
"Allora come sta andando a scuola Ambrì" mi chiede Lorenzo, fratello del moro, "tutto bene devo dire, sto cercando di impegnarmi e non farmi distrarre" gli rispondo io mentre Niccolò sospira rumorosamente.

Mi alzo per portare in cucina i piatti rimasti a tavola da mattere in lavastoviglie, quando percorro il corridoio per raggiungere la stanza sento però Anna e Niccolò parlare, "Nicco parlale" dice lei, "mà, c'ho parlato, hai sentito com'è finita, ce semo urlati contro 10 minuti" le risponde lui continuando a tenere un tono di voce basso, "questo è perché entrambi siete nervosi per questa situazione, è già la dice lunga" gli dice sua madre, "io sono più spaventato, ho paura di essermi fatto prendere troppo, mentre lei mi vede solo come una relazione passeggera.....lo sai quanto ce soffrirei mà, lei mi fa battere il cuore in un modo fuori dal normale, quando dobbiamo vederci ti ancora quell'ansia che te viene la prima volta quando esci co quarcuno" dice con un tono dolce, arrossisco solo a sentire le sue parole, sua madre gli ribadisce di parlarmi ma non ce ne sarà bisogno, ho già deciso come fare io il primo passo.

Tu mi hai salvato da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora