Charles
Sono già due settimane che Hazel è in coma; ho passato tutte le mie giornate fino ad oggi al suo fianco in ospedale, nella speranza che qualcosa potesse cambiare, mi sono categoricamente rifiutato di tornare a casa, perché la mia casa era lei, è lei e lo sarà per sempre; "Charles, dovresti andare a casa e riposarti" esordisce suo padre, "No" esclamo, "Charles so che è doloroso vederla così in questo stato; vedrai che cambiare aria ti farà bene" esclama lui, "non voglio lasciarla" esclamo in lacrime, "Charles, non va da nessuna parte, sarà sempre qui, ma devi staccarti e cercare di tornare alla tua vita" esclama Piero; decido di ascoltarlo, volto un ultimo sguardo verso di lei dopodiché esco.
Non so dove andare così vado sul lungo mare, il rumore delle onde mi ha sempre sempre rilassato; vedo un cane felice di giocare con il proprio padrone con il bastone; passo alcuni minuti a fissarli, fino a quando se ne vanno, così decido che devo andare a casa; arrivo in casa ed il silenzio mi trafigge il petto, così corro in doccia per darmi una lavata; l'unica cosa a cui riesco a pensare era a quel cane felice; finita la doccia mi siedo sul divano, incomincio a sentirmi estremamente solo e penso a quanto sarebbe bello avere qualcuno; apro Google e casualità vuole che mi esce un annuncio di vendita di cuccioli di Golden Retrievers, guardo dove si trova il luogo da cui è stato pubblicato l'annuncio; si trova in un paesino a tre ore di macchina da Monaco; contatto il proprietario e ci organizziamo, mi da l'indirizzo esatto in cui recarmi e l'ora; "piacciamo questa pazzia" penso, così mi alzo e mi metto in macchina e parto; dopo circa due ore di viaggio siccome non c'era molto traffico arrivo nel luogo prestabilito; "Bonjour, ça va?" Domanda l'uomo, "Bien, merci" Esclamo di cortesia; mi fa vedere i vari cuccioli, ma uno si attacca alla mia gamba, "je pense que je vais prendre celui-ci" comunico; passiamo subito alla compilazione di svariati documenti, successivamente gli faccia il bonifico e così mi posso portare a casa, quella palla di pelo, me lo mette in una scatola di cartone; al ritorno mi fermo in un negozio di animali per acquistare tutto il necessario, partendo dal trasportino, ciotole e guinzaglio, cuccia; lo carico in macchina sul sedile posteriore e torniamo a casa; apro la porta e lo metto a terra e lo lascio correre per casa, nel frattempo posiziono la sua cuccia affianco al pianoforte, "come potrei chiamarti" esclamo, "Egan, sarai Egan come il mito del fuoco, che definisce una persona che risplende di luce propria" esclamo, "proprio come lei" penso; "d'accordo Egan ora che mi hai distrutto i cuscini del divano possiamo uscire" esordisco; gli metto la pettorina ed usciamo, anche perché devo prendergli il cibo; dopo un giro durato due ore, ed ormai è sera facciamo ritorno a casa, gli do il cibo per questa sera, dopodiché lui si mette nella cuccia ed io a letto.
Sono le sei della mattina, mi sento tutta la faccia bagnata, mi volto e vedo Egan al mio fianco, mi sale sopra ed incomincia a leggermi tutta la faccia, "d'accordo mi alzo" esclamo, mi dirigo in cucina con Egan dietro che mi segue; facciamo colazione e poi usciamo; nel pomeriggio lo porto dal veterinario per fargli tutte le visite e vaccini richiesti.
"Egan scendi dal divano" affermo, non mi da ascolto, "ma ti sembra una cosa da fare" lo riprendo mostrandogli il cuscino distrutto; se ne infischia, siccome fa fare la stessa fine anche agli altri due; sale di sopra, io mi metto sul divano a guardare Netflix, dopo qualche minuto sento Egan mi salta addosso, "dove l'hai preso" esclamo notando un vestito di Hazel tra i suoi denti, faccio per toglierlo ma lui ha la meglio, "Egan, lascialo giù" esclamo, ma incomincia a correre per tutta casa, così lo rincorro, risale al piano superiore così lo seguo, e tra nella mia stanza ed incomincia a grattare sulla porta della cabina armadio di Hazel, "non c'è niente che ti possa servire li dentro" esclamo, incomincia ad abbaiare, così gli apro la porta, "sei felice ora?" Domando, Egan si lancia dentro, "si può sapere cosa stai cercando!" Esclamo, niente da fare, lascia il vestito e torna di sotto; resto qualche secondo a fissare la stanza per poi richiedermi la porta alle mie spalle.
Sono passate due settimana e finalmente posso portare Egan nei luoghi al chiuso, siccome risultato negativo a tutte le visite eseguite, "Egan vieni che ti porto a conoscere una persona" esclamo; andiamo in ospedale a trovare Hazel; gli hanno cambiato stanza per volontà e per riservatezza della famiglia Ferrari; appena arriviamo in stanza, Egan salta sul letto affianco ad Hazel, "Egan vieni giù" lo riprendo, siccome non si sposta, lo prendo e lo sposto, ma poco dopo ritorna su e questa volta gli lecca la faccia, "certo che voi due siete uguali" esclamo, "Egan vieni qui" gli faccio segno alla fine del letto, finalmente mi ascolta e si appallottola ai piedi di Hazel; "ciao Charles" esclama Celeste, "ciao" esclamo, "vedo che non sei solo" afferma lei, "ehm, no" affermo, "oddio ma che carino, come si chiama?" Domanda, "Egan" affermo, "è un bellissimo nome Charles; come il mito del fuoco" esclama lei, "come fai a saperlo?" Domando, "Hazel mi ha fatto una testa quadrata con i nomi degli antichi greci e non" spiega; "oh buongiorno ragazzi" saluta Lewis, "oddio e quella palla di pelo" esclama Lewis, "si chiama Egan" afferma Celeste, "ah già trovato il suo posto" esordisce Lewis; " Charles come stai? È un po' che non ti fai vedere" afferma Celeste, "avevo bisogno di staccarmi per qualche settimana, nel frattempo ho preso un cane e l'ho fatto ambientare in casa, ed adesso riecco i qui" chiarisco, "hai fatto bene, ti vedo meglio" afferma Celeste
Oramai è calato il sole, "Egan andiamo" affermo, non fa una piega, lo prendo e lo metto a terra, "andiamo che è tardi" emetto, risalta sul letto, "ritorniamo domani" affermo, ma Egan si appallottola ancora di più, "non possiamo restare dobbiamo andare a casa, torneremo domani a trovarla" affermo; sembra averlo convinto siccome da una leccata ad Hazel e salta giù.Mi risveglio nuovamente con Egan ma questa volta non sul letto ma sopra di me, "allora ragazzo, capisco che hai bisogno dei tuoi spazi, ma non pensi che così sia abbastanza eccessivo? "Domando, in risposta mi lecca la faccia, "la prendo come un no" esclamo; usciamo per fargli fare i bisogni e poi rientriamo e facciamo colazione, poi mi metto a suonare il pianoforte, Egan si sdraia al mio fianco ad ascoltare; è l'una di Pomeriggio, e passo il tempo facendo le coccole con Egan fino a quando suona il campanello e mi alzo per aprire; "ciao Carlos" esclamo, il piccolo Egan prende la rincorsa e salta addosso a Carlos, "e questo da dove salta fuori?" Domanda, "nuovo membro della famiglia" esclamo, "quanti anni ha?" Domanda Carlos, "4 appena compiuti" chiarisco, "oh anche lui di novembre, proprio come Hazel" afferma, "già" emetto, "quindi sei anche tu un piccolo scorpione" esclama Carlos stropicciando Egan, "comunque ero passato per chiederti se ti andrebbe di venire con me a trovare Hazel?" Chiede lui, "si certo, mi preparo ed arrivo" esclamo, "si certo io gioco un po' con il tuo cane" esclama; "ok possiamo andare" esclamo, mettendo la pettorina ad Egan; ci incamminiamo verso l'ospedale, "posso tenerlo?" Chiede Carlos, "si certo tieni" gli passo il guinzaglio, "oh, è piccolo ma tira" afferma Carlos; una volta arrivati Egan riprende il suo posto ai piedi di Hazel, "io farei attenzione perché qua ti rubano la ragazza" scherza Carlos.
Prima di tornare a casa passo da mia mamma e siccome è sabato so che sono li; "Charles che sorpresa" afferma lei, "ciao mamma" esclamo entrando, "come sta?" Domanda lei, "stabile ma nulla di nuovo" affermo; "passami quel batuffolo" esclama Arthur, "oddio è morbidissimo" esclama Arthur, "basta l'abbiamo perso" scherza Lorenzo, "Charles ti fermi per cena?" Domanda mia mamma, "si" affermo, "Arthur, non puoi farlo volare" ribadisco, "ma lui si sta divertendo" esclama il minore, "dalla sua espressione non sembra" afferma Lorenzo; la cena era da leccarsi i baffi ma ora è tempo di tornare a casa.
STAI LEGGENDO
Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||
FanfictionHazel é una ragazza italiana con la passione di dipingere, vive a Monaco, ha problemi di autolesionismo, un passato complicato ed un brutto rapporto con i suoi genitori ma con dei fratelli che le vogliono molto bene. Hazel fa parte nell'aeronau...