Siamo felici. E liberi.

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Credo fermamente nel fatto che esista un girone dell'inferno che somigli a Los Angeles nel mese di agosto. Sono a bordo della mia Ferrari gialla nuova fiammante, col tetto scoperto e non passo inosservato. Soprattutto adesso che a bordo sta salendo, dopo essere appena uscito dall'aeroporto, questo bel faccino coperto dagli enormi occhiali da sole griffati che cerca per primo, invano, di confondersi tra la folla portandosi dietro un borsone nero, vestito come un comune mortale.

-Questa camicia ti sta uno schifo Tay-

-Noto che il tuo soggiorno in Grecia non è stato abbastanza rilassante da renderti meno stronzo Nick-

La sua pelle candida è leggermente arrossata da una lieve abbronzatura, per quanto gli inglesi come lui possano notoriamente abbronzarsi, sotto la t-shirt bianca a righe blu. I suoi capelli sono tornati ad essere quasi del tutto castani, pettinati con la riga da un lato, il che lo rende strano, diverso ma è sempre lo stesso. Il suo profumo, il suo sorriso, le sue labbra.

-Mi dispiace non essere riuscito a passare a trovarti-imposto il percorso di ritorno sul navigatore posto sul cruscotto dell'auto-Sono stato incastrato da alcuni impegni a lavoro-

-E' per questo che ho attraversato il globo terrestre per trascorrere le ultime due settimane di agosto in questo posto di merda-si toglie via gli occhiali portandoseli allo scollo tondo della maglia-Sono un fidanzato esemplare io, al contrario tuo-

Non posso fare altro che dargli ragione. E' da più di un mese che non riusciamo a conciliare i nostri impegni per trascorrere di nuovo qualche giorno insieme. A dirla tutta, verso la fine del mese di giugno sono andato a trovarlo in Inghilterra facendogli una sorpresa, ma in quei 10 giorni abbiamo comunque passato metà del nostro tempo a rilasciare interviste e dichiarazioni anche improvvisate, in strada, a chi ci incontrava, mano nella mano, o ci vedeva abbracciati al fine di rispondere alla domanda che tutti da un po' stavano cominciando a porsi:

 "STATE INSIEME?".

Si, stiamo insieme. Per quanto due persone all'apice del loro successo possano stare effettivamente insieme. Due persone famose giovani e belle, dello stesso sesso, che si dichiarano ufficialmente una coppia fanno sempre scalpore anche in tempi come questi dove si viaggia nello spazio all'ordine del giorno e si vendono foto dei piedi per milioni di euro. 

Il che fa ridere ma anche riflettere.

Ed eccoli, appena le nostre labbra si incontrano per assaporarsi di nuovo, i flash, il vociare, la folla. E no, non stiamo su alcun set e questa non è recitazione. Cinture allacciate e piede sull'acceleratore quanto basta a questo bolide per rimetterci in viaggio senza investire nessuno sul nostro cammino. Salutiamo come il Papa o la buon anima della Regina Elisabetta, con la manina, chiunque ci capiti a tiro, paparazzo o fan o curioso chicchessia.

-Fa che questo viaggio ne sia valsa la pena Tay o giuro su Dio che ti cito per danni all'immagine considerando che non dormo da 36 ore e le mie occhiaie ne risentono drasticamente dei jet leg-

Quando entro nel vialetto della mia villetta stile liberty fresca di ristrutturazione tutta imbiancata e con tanto di piscina mi merito un'espressione a metà tra l'incredulo e l'estasiato-Tu sei un pazzo Taylor!-si stropiccia gli occhi attraversati dalla luce del sole- Questo posto è tutto quello che ho sempre desiderato senza dover girare in lungo e in largo per averlo!-

-Questo posto è anche tuo-sorrido di fronte alla sua reazione così fanciullesca-Ti dovevo un regalo di compleanno-alzo le spalle con finta modestia-E se ti affacci dal terrazzo-glielo indico sul tetto dell'appartamento-Puoi vedere anche il mare-

-Si ma purtroppo resterà solo un orribile Oceano Pacifico-E' tipico di Nicholas sdrammatizzare e provare a sminuire ogni situazione quando sente di essere al massimo dell'imbarazzo quando non sa esattamente cosa controbattere.

-Non avrà mai nulla a che vedere con le meraviglie dell'Egeo o del Mediterraneo ricordalo-Sbatte quanto basta la portiera della lussuosa auto che lui stesso mi ha regalato.

A me l'unica meraviglia di cui importa è quella che mi ritrovo davanti agli occhi. Gli lascio il tempo di appoggiare il borsone sulla panchina in ferro battuto nero piantata nel giardino e lo raggiungo incastrandolo contro la colonna di marmo del porticato esterno. –Non ti è andato proprio giù che non ti sia venuto a trovare in Grecia in questo periodo eh?-

-No-ammette senza troppi giri di parole-E per questa tua mancanza devi farti assolutamente perdonare-mi morde il labbro inferiore stuzzicando ogni neurone del mio cervello. Lo afferro per la mano varcando la porta d'ingresso. Lo trascino su per le scale, fino al secondo piano dove c'è la camera padronale, la mia camera tutta in legno bianco, con il letto matrimoniale al centro della stanza e la vetrata che da sul terrazzo, quello che affaccia sul mare. Fuori è pieno giorno. Le tende bianche svolazzano per via di un leggero vento caldo.

Ci togliamo via ogni abito che copre i nostri corpi accaldati . Si sistema nudo e voglioso nel mezzo del materasso ricoperto dalle lenzuola arancioni. Lo sovrasto delicatamente col mio peso incastrandolo sotto di me. Lui col suo viso angelico dai lineamenti perfetti e la carnagione delicata e io scuro e dai tratti decisi. Lui che di angelico ha solo il viso. Io che deciso lo sono solo quando so cosa voglio.

Prima che possa dirmi una qualunque altra parola , gentile o stupida che sia, lo possiedo con tutta l'eccitazione che mi scorre nelle vene. Mi bacia con le sue labbra rosse e carnose solo quando riesce a non tenerle schiuse alla ricerca di fiato.

Lui è mio. E io sono suo.

Siamo felici. E liberi.


GRAZIE A CHI HA SPESO QUALCHE MINUTO DELLE PROPRIE GIORNATE A LEGGERE QUESTA FAN FICTION

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GRAZIE A CHI HA SPESO QUALCHE MINUTO DELLE PROPRIE GIORNATE A LEGGERE QUESTA FAN FICTION. SPERO VI SIA PIACIUTA ANCHE SOLO UN PO' O CHE VI ABBIA TENUTO COMPAGNIA. 

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