Skibidi Toilet - Il Libro

Capitolo 2: Un Attacco... Gigante

Era pomeriggio, e Giacomo era sdraiato sul divano di casa sua a guardare il telegiornale. Voleva solo vedere se c'erano notizie sugli skibidi toilets, e beh... c'erano. Appena apparve l'immagine del gabinetto, Giacomo alzò il volume per sentire cosa dicesse la giornalista - Gli skibidi toilets, così chiamati dalla polizia, stanno di nuovo attaccando. Nel parcheggio di Gustavio III, uno skibidi toilet gigante sta attaccando, accompagnato da altri meno grandi di lui -. Giacomo subito si alzò e si preparò per uscire. Voleva vedere più da vicino quello che stava succedendo, anche perché il parcheggio era vicino a casa sua. Però spense la TV prima che la giornalista potesse avvertire di rimanere in casa per evitare di incontrare skibidi toilets in giro. Giacomo aprì la porta della sua stanza. Abitava in un condominio. Incontrò subito degli skibidi toilets, tre per la precisione. - E voi che ci fate qui!? - disse sorpreso Giacomo. Non provò minimamente a fermarli, corse subito per le scale ma ce n'erano altri. Aveva skibidi toilets sia davanti che dietro, era obbligato a contrattaccare. Ma come? L'ultima volta che ne ha visto uno, questo lo aveva messo quasi KO! Provò a bloccare con le mani i due sulle scale, e poi a spingerli giù. Ma non era abbastanza forte. Allora mise prima entrambe le mani su uno per spingerlo, e poi sull'altro per fare la stessa cosa. Rotolarono giù dalle scale e rimasero sdraiati, non potendo alzarsi. Però uno degli skibidi che aveva dietro gli diede un colpo, facendo cadere anche lui dalle scale. Si schiantò addosso agli skibidi toilet caduti, e poi anche quelli sopra si buttarono addosso al ragazzo. Giacomo era molto dolorante, però riuscì a rialzarsi e a continuare le scale. Era solo al secondo piano, quindi quella era l'ultima rampa di scale, ma, nel corridoio prima della porta d'uscita, c'erano ben sei skibidi toilet. Non poteva gestirli, lui non sapeva nemmeno combattere dopotutto. Però, come ha fatto prima, sapeva usare l'intelligenza; quindi, pensò di intrappolarli nel seminterrato. Purtroppo gli skibidi toilet lo videro subito e si diressero verso di lui per attaccarlo. Il corridoio non era molto spazioso, non era facile evitarli. Quando fece la curva, aprì la porta del seminterrato, ma non riuscì ad entrarci e a farsi seguire dagli skibidi. Poi si mise al muro, ma gli skibidi toilet gli vennero incontro, senza riuscire ad attaccarlo perché Giacomo riuscì a dare loro un pugno che li stordì per un attimo. Cominciò a scendere le scale del seminterrato, e quando gli skibidi si risvegliarono, lo seguirono giù. E dopo aver fatto tutto il giro, Giacomo risalì le scale, lasciando gli skibidi toilet a terra. Per sicurezza Giacomo chiuse la porta a chiave e se ne andò.

Aperta la porta di casa, cominciò a dirigersiverso il parcheggio, ma già in lontananza riusciva a vedere uno skibidi toiletenorme. E aveva una faccia familiare. Mentre lo guardava, uno skibidi gli diedeuna testata alle gambe, facendolo cadere a terra. Da seduto cominciò a prenderea pugni lo skibidi toilet, e come il nemico sembrò dolorante, Giacomo si alzò ecorse via. Ma ce n'erano altri in strada. - Non è possibile! - pensò Giacomo. Anzichéaffrontarli decise di fare il giro largo e di passare da destra, piuttosto cheandare dritti verso il parcheggio. Per fortuna da quella parte non c'eranoskibidi toilet, evidentemente non gli era stato ordinato di stare lì. Giacomocontinuò a camminare, e più si avvicinava, più la faccia dello skibidi toiletgigante gli sembrava familiare. Dopo un po' arrivò lì, ma c'erano altri skibiditoilet che bloccavano l'accesso. Ma Giacomo spostò semplicemente le loro testee corse oltre di loro. Quel parcheggio era un po' strano: ci si accedeva conuna rampa (solo per macchine) che portava a un piano sottostante, ma ilparcheggio era all'aperto, non era sotterraneo. Era solo un po' sotto illivello del mare. Aveva una forma rettangolare e aveva moltissimi posti.

C'erano tante persone che guardavano gli skibidi toilet avvicinarsi. Evidentemente tutti quanti si erano persi la parte in cui la giornalista avvertiva di rimanere in casa. C'era uno skibidi toilet enorme, più alto del parcheggio, e anche sei skibidi toilet grandi, però comparati a quello enorme sembravano piccoli. Dopo il rapimento dei poliziotti, le forze militari e di polizia si erano indebolite, infatti non stavano facendo niente. Intanto lo skibidi enorme si stava avvicinando alle persone per attaccarle con la testa da lì, mentre, di nascosto, gli altri sei stavano risalendo la rampa per attaccare da vicino. Lo skibidi toilet enorme non poteva risalire, era troppo largo per la rampa. Giacomo aveva appena notato le macchine distrutte nel parcheggio quando lo skibidi enorme diede una testata a un gruppo di cinque persone. E in quel momento notò anche che la faccia dello skibidi era quella di Mark. Mark era quello che Skibidi Scienziato ha trasformato nello skibidi toilet più grande del momento. Skibidi Mark attaccò di nuovo, verso Giacomo questa volta, ma lui riuscì ad evitarlo. E continuarono così, Skibidi Mark attaccò da un lato e poi dall'altro. Però stavano arrivando gli altri sei skibidi toilet da sinistra, e Giacomo non li notò. Per fortuna erano lontani da lui, ma prima o poi sarebbero arrivati anche da Giacomo. I sei cominciarono ad attaccare le persone a sinistra che non riuscirono a salvarsi e molto probabilmente morirono, mentre Skibidi Mark continuava ad attaccare Giacomo e gli altri a destra. Concentrato a schivare gli attacchi di Skibidi Mark, Giacomo non si accorse degli altri sei skibidi toilet grandi, e si avvicinarono a lui. Caricarono tutti un colpo secco e spinsero giù tutta la folla di persone, compreso Giacomo. Tutti morirono. Può sembrare assurdo che in sei abbiano buttato giù un'intera folla di persone, ma erano grandi quasi il triplo di un essere umano! Era finita, bisognava abbandonare per sempre quella parte della città, ormai infestata dagli skibidi toilets. E anche se la polizia o i militari avessero provato ad attaccare non sarebbero riusciti a fermarli.

Dopo un po' arrivarono degli elicotteri della polizia che cominciarono a sparare a Skibidi Mark. Per lui però gli spari erano come moscerini, e come uno degli elicotteri si avvicinò, lo mangiò. Per fortuna arrivarono anche dei carri armati che lo spararono, e nonostante gli facesse male, Skibidi Mark non subì nessun grave danno. Non si poteva fare niente, era immortale. A quel punto i carri armati spararono a quelli più piccoli, e così fecero gli elicotteri. Sparando lo stesso skibidi contemporaneamente riuscivano quasi a distruggerlo. Ma non era abbastanza. E mentre sparavano, gli elicotteri si abbassavano, venendo mangiati da Skibidi Mark. I carri armati se ne andarono. Poi la polizia chiuse sia il parcheggio che il quartiere con grandi sbarre di ferro in modo che gli skibidi non potessero uscire o sfondare ciò che li teneva chiusi. Quegli skibidi toilet vennero abbandonati e rimasero vivi.

Intanto Skibidi Scienziato stava guardando l'intera scena da delle telecamere invisibili ed era contentissimo di come era andato il suo nuovo piano. - Non poteva andare meglio! - esclamò Skibidi Scienziato. Il suo attacco aveva avuto molte vittime ed era riuscito proprio come voleva lui. Adesso però aveva bisogno di altre persone, quindi decise di aprire dei ristoranti, dove al posto delle sedie ci sono dei Trasformatori WC. Così chiunque sarebbe venuto a mangiare si sarebbe trasformato in uno skibidi toilets. Poi Skibidi Scienziato cominciò a spiegare il suo piano - Dopo aver fatto il carico di skibidi toilet, potrò fare l'attacco più grande della storia! E con tutta l'energia che otterrò dalle trasformazioni, potrò creare uno skibidi toilet in grado di volare senza aver bisogno di jet pack o roba simile! - poi aggiunse cattivo - Male_07, non puoi fermarmi! I miei skibidi toilet sono troppo forti, e io sono geniale! -. Effettivamente aveva ragione. Elaborava dei piani fantastici e niente e nessuno poteva fermare i suoi skibidi toilet. Forse non c'era più speranza.