Capitolo terzo

31 3 0
                                    

Non riuscivo a comprendere pienamente Zayn, e credo che mai l'avrei capito fino in fondo,ma a me cosa importava? Insomma sprecavo il mio tempo con lui solo ed esclusivamente per le ripetizioni. Ammetto che fino a quando non iniziava a fare il bipolare del cazzo era simpatico. Forse.

Ero tornata a casa e decisi di chiamare la mia migliore amica, che non sentivo ormai da questa mattina, sicuramente stava con Harry. Li vedevo affiatati come coppia, e credo che ormai ci manchi poco al giorno del loro fidanzamento.

April aveva avuto molti fidanzati, forse tutta la squadra di football. I miei fidanzati, invece, si potevano contare sulle punte delle dita.

Velocemente cliccai sulla cornetta verde e iniziai a chiamare. Dopo un paio di squilli mi rispose tutta euforica.

"Com'è andata la giornata con Malik?" ammiccò.

"Come fai a saperlo?" sospirai mentre April rideva di gusto.

"Harry, ma comunque sia, la sai la grande novità?" quasi urlò

"Ti sei messa con Harry?" tentai di indovinare.

"Non me l'ha ancora chiesto!-sbuffò-comunque sia .. i miei mi hanno dato il permesso di usare la casa in montagna per festeggiare il mio compleanno" disse euforica " Ma questa volta voglio invitare poche persone, solo gli amici intimi"

Ciò vuol dire tutta la scuola.

"Allora credo che non verrò" alzai gli occhi al cielo.

"Finiscila, avevo pensato a te ed Harry, ma poi ho iniziato a pensare che Harry cercherà di stare solo con me , e quindi inviterò anche Zayn per tenerti compagnia" immaginavo il sorriso di April.

"Mi prendi in giro?" strabuzzai gli occhi.

"Ho già inviato gli inviti mia cara"

Non risposi e riattaccai.

Ci mancava solo questa: una sola casa ed io in compagnia di Zayn.

Di bene in meglio!

Con April ci avrei parlato in un altro momento. D'un tratto mi vennero a bussare alla porta. Mia madre.

"Mamma che vuoi?" urlai

"Io e tuo padre andiamo ad una cena di lavoro, se hai fame mangia, sennò niente" madre molto premurosa la mia.

"Okay" alzai gli occhi al cielo mentre lei usciva di casa assieme a mio padre. Che famiglia la mia! I miei non c'erano mai, avevo un fratello maggiore, ma si era arruolato nell'esercito ed adesso era in giro per il mondo. In casa mia c'ero sempre e solo io, naturalmente a studiare!

L'incontro con Zayn mi aveva fatto venir voglia di suonare. Suonavo la chitarra ormai da molti anni, ma per volere di mia madre. Avrei voluto tanto prendere le lezioni di pianoforte, amavo il suono che produceva.

Molto lentamente mi avvicinai ad una grande custodia nera adagiata sulla mia scrivania e ne estrassi la mia chitarra. Era di un marrone chiaro, quasi gialla, adoravo quel colore e soprattutto il suo odore, odorava di me: dell'amore e della passione che ci mettevo mentre suonavo.

Mi sedetti sul mio comodo letto a baldacchino e iniziarono a fuoriuscire da quel semplice strumento a corta innumerevoli note.

----------

La mattina seguente mi svegliai molto presto, all'alba. Non avevo molto sonno ed oggi mi sentivo molto eccitata, avremmo avuto l'ultimo compito di matematica e volevo dare il meglio, insomma il mio più grande obbiettivo era prendere una bella A.

I'm sick of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora