“Eravamo qui, ricordi?” disse lui accarezzandomi i capelli e sistemandoli dietro l’orecchio dopo avermi dato un bacio dolcissimo.
“Si, ora ricordo benissimo” risposi io.
Poi mi strinse a sé e le mie braccia si avvolsero intorno al suo possente collo e ci baciammo intensamente questa volta come se fossimo due calamite…oramai non riuscivamo a staccarci ed era un mix di dolcezza e passione che non riesco a descrivere. So solo che noi due eravamo coinvolti al 100%, in piedi in una vasca da bagno...con la musica di sottofondo e il nostro cuore andava allo stesso ritmo. La vasca non era gigantesca, perciò, ogni minimo movimento veniva ponderato in base allo spazio disponibile. Cambiammo posizione, si avete capito bene..Charles era così preso e anche io lo ero, ma aveva lui il controllo e la forza di sollevarmi dalle gambe e ruotare per essere io quella ad avere le spalle al muro adesso. Il tutto era così passionale che paradossalmente fu anche troppo delicato e preciso nei movimenti per lo spazio a disposizione..ma d’altronde stiamo parlando di un pilota di formula 1 che normalmente deve ponderare in frazioni di secondo spazi, tempi e manovre..quindi era più che ovvio che fosse semplicemente perfetto.
Io però, per quanto fossi presa lui, dalle sue labbra, dal fatto che le mi gambe fossero aggrappate al suo corpo, non mi sentivo più tanto a mio agio in quella posizione..i pensieri “e se peso troppo?”, “e se si starà facendo male a tenermi tutto questo tempo?” si facevano sempre più insinuosi nella mia testa e più li scacciavo perché volevo avere e pensare solo a Charles e a godermi il momento con lui, più loro dimostravano la loro prepotenza. Così trovai velocemente una soluzione prima che fosse troppo tardi: senza distaccarmi da lui o senza distogliere più dei ¾ del mio coinvolgimento, decisi di impiegare la restante parte nella ricerca di un posto dove poter appoggiare almeno una gamba e ammortizzare il peso (il tutto senza aprire nemmeno un occhio e dimenticando stessi in una misera e piccola vasca). Ad un certo punto, trovai un appoggio e mi tranquillizzai perché mi sentivo più “leggera”.
Tutto questo durò solo 5 secondi prima che Charles mi prese la gamba, senza distrarsi dalla sua principale attività, per rimetterla al suo posto. Ovviamente io cercai di oppormi e il tutto finì che l’acqua della doccia iniziò a scorrere di colpo su di noi e finimmo per essere fradici. Ebbene sì, io avevo appoggiato il mio piede sul lavabo della doccia e tra i vari movimenti per “combattere” Charles, involontariamente aprii l’acqua che, giustamente, iniziò a scendere.
Rimasimo un attimo scioccati dall’accaduto, ma fu molto divertente e Charles mi fece rimettere i piedi a terra o meglio nella vasca e continuammo a guardarci ridendo come due scemi. Naturalmente i nostri vestiti ben presto divennero inzuppati di acqua e non lo so come, ma continuando a guardarci e a sorridere, ci leggemmo nella mente perché ad un certo punto l’acqua per noi cessò di esistere, nonostante scorresse ancora. Eravamo di nuovo solo noi, la vasca e la musica. L’acqua, nel frattempo, aveva fatto aderire la sua maglietta al suo corpo e si intravedevano tutti i profili del suo petto, non so dire se anche la mia maglietta avesse lo stesso effetto su di me, ma fu irripetibilmente magnifico quando guardai le sue mani avvicinarsi al mio corpo con lo scopo di togliermi ciò che indossavo. Non mi opposi e lo lasciai fare..andava tutto a rallentatore o forse solo nella mia testa era così, ma ero persa nei suoi occhi e mi incantava il modo in cui lui mi guardava, mi sentivo una strafiga pur sapendo di non essere mai paragonabile alla sua bellezza, ma lui era in grado di farlo. Senza mai smettere di mangiarmi con gli occhi, mi tolse la maglietta piano piano avendo cura di me e dei miei capelli, poi andò avanti e passò ai pantaloncini che sbottonò abbassandosi anche lui per poi poterli sfilare. Le emozioni erano a mille..ed io ero in intimo (per fortuna decente), gocciolante di acqua davanti a lui che era quasi in ginocchio davanti a me sempre e comunque con lo sguardo su di me. Sussultai quando mi iniziò a dare dei piccoli bacini poco sopra l’inizio dello slip e di fatto mi resi conto che lui sorrise....
…finchè non ritornò da me, mi diede un bacino un po’ ovunque fino a risalire e non scherzo se dico di aver avuto i brividi per tutto il tempo. Ogni suo bacio era una carezza, delicato ma intenso. Quando tornò su, mi disse “Sei perfetta”. Il cuore mi arrivò in gola, gli sorrisi e d’istinto lo baciai e allo stesso tempo cercai di sfilargli la maglietta a mia volta. Credo di aver avuto una visione divina con lui che tolta la t-shirt, si sistemava i capelli bagnati e continuava a guardami sorridente, ma desideroso di continuare…la musica poi di sottofondo dava anche il suo contributo. Ritornata sui miei passi perché è prassi che con lui ogni tanto mi perdo, sbottonai anche io i suoi pantaloncini e andai giù per essere più comoda. Non scenderò nei particolari, ma vi dico solo che il suo amico lì era pronto e quando guardai Charles, che comprese il mio stupore, mi disse “se lo desideri, lui è tuo”
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Around the World - In giro per il Mondo
FanfictionCiao! Quella che stai per leggere racconta la storia di un rapporto tra una ragazza normale e un pilota di F1, nonché Charles Leclerc come puoi ben notare dalla copertina. I due si incontrano per caso ed in circostanze assai strane una sera in un lo...