Nelle pieghe silenziose dell'eternità, dove i secoli si fondono come colori su una tela senza tempo, una figura solitaria camminava sulle rive increspate della Senna. Era il 1789, una notte in cui il cielo sopra Parigi era un calderone ribollente di promesse e rivolte. Ma lei, la guardiana, non apparteneva a quel tempo né a quel luogo. Era un'osservatrice, un'eco tra le epoche, incaricata di preservare la fragile sequenza degli eventi.
Vestita in un abito che sfidava le definizioni di forma e moda, tessuto con i fili del momento presente e del passato lontano, si muoveva invisibile tra i cittadini che clamorosamente chiedevano libertà sotto il bagliore delle torce. I suoi occhi, due pozzi profondi di conoscenza e segreti, erano fissi su un giovane ufficiale che non aveva ancora inciso il suo nome nella storia con la spada o con la corona. Napoleone. Ancora solo un eco del potere che sarebbe stato.
Poteva sentirlo, quel singolare ticchettio fuori sincrono con il ritmo del mondo. Un'anomalia, un distacco nel tessuto della realtà che solo lei poteva percepire. Era sottile, come il sibilo di un vento distante, ma era lì. Un filo stava per spezzarsi, e con esso, il corso della storia poteva andare alla deriva.
Si chinò verso il fiume, il riflesso della luna spezzato dalle onde come una promessa infranta. Un sussurro di acqua contro la pietra, una preghiera per ciò che avrebbe potuto essere. L'epidemia non era prevista, non era parte della narrazione accettata, eppure eccola lì, un'ombra nella notte, attendendo di ingoiare il futuro.
Il suo compito era chiaro. Doveva trovare la fonte di questa discrepanza, un incendio nascosto che, se lasciato libero, avrebbe potuto ridurre la storia in cenere. Perché lei era la guardiana del tempo, e il tempo era il suo da proteggere.
Era giunta l'ora di agire. La guardiana del tempo sospirò, il suo respiro una nebbia che si intrecciava con le brume parigine. La sua figura sfiorò il pavé umido, lasciando dietro di sé solo il lieve tremore dell'aria che avvolge chi è sul punto di svanire.
Con la precisione di chi ha compiuto tale gesto per secoli, estrasse da una tasca nascosta nel suo abito un artefatto che avrebbe potuto sembrare un orologio a chiunque altro. Ma non era un semplice misuratore del tempo; era il suo strumento di lavoro, il suo compasso attraverso le epoche. Un delicato click, un piccolo quadrante che ruotava, e le immagini di Parigi cominciarono a dissolversi come neve al sole.
Nel battito di ciglia che ci vuole perché un secondo diventi passato, si trovò in una Firenze dove la magnificenza del Rinascimento era macchiata dalla stessa oscura malattia che aveva scorto a Parigi. Le strade erano desolate, le botteghe chiuse, un silenzio opprimente si era abbattuto sulla città dell'arte, un silenzio solo rotto dai singhiozzi di chi ancora sperava.
In un vicolo isolato, un uomo stava piegato su se stesso, tremante, mentre la malattia lo divorava dall'interno. Era un poeta, uno di quei rari spiriti il cui tocco aveva il potere di cambiare il mondo con la sola forza delle parole. La guardiana lo osservò, il cuore pesante. Avrebbe potuto intervenire, sì, ma a quale prezzo? Il suo codice era chiaro: non alterare, solo osservare. Eppure, ogni fibra del suo essere lottava contro quella regola mentre la malattia consumava la città.
La realtà attorno a lei vibrò leggermente, un segno che qualcun altro aveva attraversato il velo del tempo. Era impossibile, pensò, chi altro avrebbe potuto...
"Chi sei?" la voce che interruppe i suoi pensieri era maschile, vibrante di autorità e incredulità. Si girò per trovarsi di fronte a un uomo dalla postura eretta, gli occhi pieni di interrogativi e di un'intelligenza acuta. "E cosa sei?" aggiunse, osservandola con una curiosità che trascendeva l'ordinario.
La guardiana del tempo era di fronte a una scelta. Rivolgersi a questo estraneo potrebbe frantumare i protocolli che aveva giurato di rispettare. Ma le circostanze erano lontane dall'ordinario, e forse, per prevenire la distruzione di ciò che conosceva e amava, doveva osare infrangere le regole.
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Il vaccino crono-universale
Historical FictionIn un'epoca dove la realtà è un intricato tessuto di momenti storici, vi è chi si erge a custode dell'ordine cronologico dell'universo. La Guardiana, un'entità che vaga nascosta tra i secoli, è stata testimone di imperi che sorgono e cadono, di rivo...